Narrativa straniera Letteratura rosa Il suono del silenzio
 

Il suono del silenzio Il suono del silenzio

Il suono del silenzio

Letteratura straniera

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La trama e le recensioni di Il suono del silenzio, romanzo di Joe Simpson edito da Corbaccio. Quando la mano di lei sfuggì alla sua presa, Patrick capì che niente sarebbe stato più come prima. Intrappolato in parete durante una bufera di neve, era stato costretto a combattere per la sua vita, ma aveva perso il suo amore. Da allora vive in un rifugio, cerca quella solitudine che gli consente di non distaccarsi dai suoi ricordi. Occasionalmente aiuta le guide del luogo, ma rifugge da ogni rapporto umano. Fino a quando non gli capita di ospitare una giovane alpinista in difficoltà: una bufera le impedisce di tentare la cima o di scendere a valle e i giorni di convivenza forzata incrinano quella corazza di ghiaccio che Patrick ha costruito intorno al proprio cuore. E insieme al dolore che riemerge prepotentemente, si fa strada piano piano anche un sentimento diverso, ma solo quando la montagna svelerà infine, in modo del tutto inatteso, il segreto che lo ha oppresso per anni, Patrick potrà ricominciare a sognare l’amore e la felicità.

Joe Simpson, nato nel 1960, si è dedicato fin da giovanissimo all’alpinismo, compiendo diverse prime ascensioni nelle Ande e nel Karakorum. Dopo l’incidente del 1985, benché i medici gli avessero detto che non gli sarebbe più stato possibile, ha ripreso ad arrampicare. Attivista di Greenpeace, ha compiuto spettacolari scalate di monumenti urbani per attirare l’attenzione del pubblico sui problemi dell’ambiente. Oltre a La morte sospesa, da cui nel 2003 è stato tratto un film, ha scritto numerosi altri libri fra cui, tradotti in italiano, Ombre sul ghiacciaio, Questo gioco di fantasmi, Il richiamo del silenzio, Sospeso nel vuoto.



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Il suono del silenzio 2012-07-06 07:21:05 Foschia75
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    06 Luglio, 2012
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A cosa porta l'Amore....

Come avrete capito leggendo la trama, questo è un libro davvero struggente.
E' proprio vero che a volte veniamo attratti inspiegabilmente dai libri e fino a quando non li abbiamo chiusi non ci rendiamo conto del perché..... e questa per me è una di quelle volte. Qui i messaggi sono forti e molteplici, di quelli che ti fanno venire la pelle d'oca e scendere una lacrima sul finale. L'ho chiuso e sono rimasta lì per diversi minuti a riflettere, sul potere dell'amore e sulle cicatrici indelebili che questo sentimento lascia anche a distanza di venticinque anni, senza pace.


Le ferite del corpo guariscono, ma la mente non dimentica mai.


E su questo pensiero (che purtroppo condivido in pieno) che si basa tutta la storia. L'amore, la perdita e il riscatto dal tormento dei ricordi. I fantasmi del passato che non ci lasciano un solo giorno e si convive con i sensi di colpa fino a diventare la nostra invisibile, pesante coperta....
Quello che succede nella prima parte del romanzo è qualcosa che segnerà per sempre la vita di un uomo innamorato delle montagne, della luce che ti avvolge sulla vetta, del potere che la montagna ti trasmette se tu sei in grado di accettarlo umilmente. Ma una notte tutto cambia.... e la mattina successiva non riesci più a vedere con gli stessi occhi, perché la forza della natura e delle stesse montagne che tanto ami ti ha strappato quello a cui tenevi di più: l'amore, e con esso la luce, i colori, i rumori..... ti rimane il silenzio, quello assordante che ti riempie i recessi più profondi dell'anima, quello che torna ogni notte, per ricordarti che in un attimo in montagna tutto cambia, soprattutto la vita che davi per scontata. Venticinque anni, in montagna sono una manciata di tempo, le stagioni si alternano, la neve cade e il vento spazza le cime con la stessa cadenza, vivi nello stesso posto dove hai perso tutto in un attimo perché hai paura di dimenticare..... sei talmente anestetizzato dal dolore da non accorgerti che la vita va avanti, che se ami devi lasciarne andare il ricordo, il rimorso diventa l'unica compagnia che ti tiene in piedi. Patrick ha fatto una promessa a sé stesso, è rimasto lì a vivere come un'eremita per onorarla, e ogni anno allo sciogliersi del ghiacciaio da venticinque anni, fa del suo meglio per portare a termine quello per cui è rimasto, che lo tiene ancorato all'amore, quello vero che ti rende cieco davanti alla cruda realtà. Fino a quando, nella sua vita arriva un lieve raggio di sole, che con la sua luce cerca di illuminare la fredda e scura esistenza di Patrick. Ma lui sulle prime sembra non notarlo, continua la sua vita di volontario al rifugio come fosse una missione..... salvare le persone, come se ogni volta riuscisse a salvare quello che ha perso in una manciata di secondi. L'amore vuole dargli una seconda possibilità, sarà in grado di rianimare la parte congelata del suo cuore? Per farlo avrà bisogno di qualcuno che riesca a scaldare quella parte buia di lui dove nessuno è mai riuscito ad arrivare, ma sarà necessario capire cosa lo tiene legato alla stessa montagna che gli ha preso tutto quello in cui credeva. E nell'ultimo capitolo, quando meno te lo aspetti, Joe Simpson ti lascia senza parole, attonito davanti alla dimostrazione più struggente e potente dell'amore. In quelle ultime righe, ho visto cosa può diventare un uomo (seppur in un romanzo) davanti ad una promessa d'amore, onorata con vera maniacale dedizione.
Il suono del silenzio è un romanzo dove traspare l'amore dell'autore per la montagna, riuscendo a trasmettere il potere di una passione, con descrizioni davvero magistrali. Colori, rumori, odori, descritti con una dovizia di particolari quasi da pagine del National Geographic. Se ti soffermi un attimo, puoi sentire il vento gelido sulla faccia, guardarti intorno e percepire la sensazione di vulnerabilità che ti incute la magnificenza delle montagne, e puoi percepire il silenzio rotto ogni tanto dal verso di un uccello. Quel silenzio può essere la compagnia migliore come il peggior nemico.


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