Narrativa straniera Letteratura rosa Il profumo delle foglie di tè
 

Il profumo delle foglie di tè Il profumo delle foglie di tè

Il profumo delle foglie di tè

Letteratura straniera

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Londra, anni Venti. Gwendolyn Hooper, giovane donna inglese appena sposata, si trasferisce nella lontana isola di Ceylon per raggiungere il marito. Ma l’uomo che le viene incontro nella piantagione di tè non è lo stesso di cui si era innamorata in Inghilterra tempo addietro. Distante e indaffarato, Laurence trascorre le giornate nella piantagione, lasciando la sua sposa da sola a occuparsi della casa, della servitù e delle nuove incombenze. La grande casa coloniale, agli occhi di Gwendolyn, appare un luogo misterioso, con porte chiuse a chiave e indizi di un torbido passato: in un baule polveroso è nascosto un vecchio velo da sposa ingiallito e le ombre del giardino celano una piccola tomba… Quando Gwen rimane incinta, suo marito è finalmente felice e tutto sembra andare per il verso giusto, ma c’è poco tempo per festeggiare. Al momento del parto la neomamma dovrà prendere una decisione terribile, di cui non potrà fare parola con nessuno, neanche con Laurence. Quando, infine, arriverà il momento della verità, Gwen sarà in grado di spiegare che cosa ha fatto e perché?



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Il profumo delle foglie di tè 2018-09-13 17:24:53 sonia fascendini
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sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    13 Settembre, 2018
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Bello e intrigante

Gwen è una ragazza inglese degli inizi del 1900. Lei è il perfetto prototipo di quello che dovrebbe essere una ragazza di buona famiglia. Mediamente istruita: quel tanto che basta per non sfigurare in società, ma non troppo così da non imbarazzare il marito. Carina, vestita all'ultima moda, ma allo stesso tempo pratica e se necessario capace di essere parsimoniosa. E soprattutto obbediente e programmata a compiacere comunque e sempre il marito, anche se l'obiettivo viene raggiunto con mezzi non del tutto ortodossi. Il romanzo inizia con Gwen a bordo della nave che la sta portando a Ceylon, dove il neomarito l'ha preceduta. Tutto è programmato: il marito si occuperà della piantagione di tè e lei gestirà la casa e il prima possibile inizierà a riempirla di bambini. L'idillio dura il tempo della prima gravidanza. Al momento del parto qualcosa le cambia la vita, Malconsigliata dalla vecchia balia del marito, impossibilitata a chiedere un parere a qualcuno compie una scelta, oggi impensabile, ma in linea con quanto la sua educazione le ha insegnato. Bel romanzo, che io non inserirei proprio tra quelli rosa. La storia d'amore è solo accennata, mentre tutta la storia di contorno è ricca e dettagliata. Su tutto le descrizioni dei colori e dei paesaggi dell'isola di Ceylon. Qui non ci sono mezze misure: i colori e la natura sono opulenti e sgargianti, i profumi e i sapori hanno una dolcezza quasi stucchevole e un aroma speziato che stordisce. Ma basta distogliere lo sguardo da tutta questa bellezza per vedere ben altro: le condizioni lavorative al limite dell'inumano dei coltivatori di té, la crisi economica internazionale col crollo della borsa del 1929 e la necessità dei grandi proprietari terrieri di rivedere il loro modo di gestire gli affari. Ancora, in primo piano le donne inglese trapiantate in questo paradiso terrestre senza nessuna preparazione. Lasciate sole dai mariti, incomprese persino dai medici che sottovalutano depresioni e probemi psicologici anche di grave entità. La prosa è semplice, pur senza essere povera. Le vicende, anche complesse si susseguono con calma, senza grossi scossoni, ma sena risultare mai noiose o scantate.

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