Il caffè dei piccoli miracoli
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Al settimo cielo
Commedia brillante, ambientata a metà fra Parigi e Venezia, e già solo per gli sfondi merita attenzione, perché è bello perdersi nelle vie di una e nel dedalo delle calli e dei ponti dell’altra. Per ritrovare di fatto se stessi. E’ quello il vero senso di ogni viaggio. La storia è fresca, giovane, da innamorati ed ovviamente con un lieto fine. In ogni commedia che si rispetti c’è un momento in cui i vari personaggi si ritrovano tutti insieme conoscendo soltanto un unico aspetto della situazione in cui sono coinvolti. Anche in questa ci sono scene davvero divertenti e non mancano gli equivoci che mettono pepe ed allegria in una storia già di per sé bella. Meraviglioso il racconto delle quattro settimane a Venezia, vissute all’insegna della bellezza del momento. Perché è vero che l’universo ha un’anima ed è meraviglioso quando le coincidenza della vita ci portano al nostro destino.
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L'elogio della lentezza
Ho appena finito di leggere questo splendido romanzo, con personaggi molto simpatici e dal tono spiritoso, ma anche romantico. Lo stile è frizzante. Ambientato all'inizio a Parigi ma poi soprattutto a Venezia, con affascinanti descrizioni della città lagunare in tutti i suoi angoli che fanno venir voglia di riscoprirla. È l’elogio della lentezza, in quanto Nelly, la protagonista, una giovane assistente universitaria, prende la vita con molta calma, non salirebbe mai su un aereo e decide di trascorrere ben quattro settimane a Venezia, contrariamente alla maggioranza dei turisti che vi passano un giorno o due, sulle orme di un mistero legato a sua nonna. Lo consiglio caldamente a tutti, per me è stata una lettura appassionante. Complimenti all'autore!
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Tre misteriosi ingredienti dell'amore
Un altro romanzo rosa per il giovane Nicolas Barreau dal titolo significativo: Il caffè dei piccoli miracoli, prodromo certo ad una narrazione fresca e simpatica. Il romanzo ha una protagonista femminile alquanto singolare: si chiama Nelly Delacourt, e:
“Nelly amava la lentezza. Anziché correre camminava e rifletteva sempre a lungo prima di prendere una decisione.”
Inoltre ama i libri, è una sognatrice ad occhi aperti e sta scrivendo la tesi di dottorato con il professor Daniel Beauchamps, è una che:
“quando rideva la stanza si riempiva di luce”.
In realtà si chiama Eleonore Delacourt, ma un nome così pomposo ed impegnativo non si confà alla sua personalità e tutti la chiamano affettuosamente Nelly. E’ segretamente innamorata del suo professore, del quale è assistente. Diffida istintivamente degli uomini troppo belli, e soffre di una grave patologia che si trascina sin dalla sua infanzia: ha una paura folle degli aerei. Mai e poi mai salirà su un aereo! E così perde l’occasione della sua vita: andare a New York con il suo segreto innamorato, che si consola facilmente. Così:
“perde la bussola e ha bisogno di coordinate”.
E le trova: in un libro con una strana dedica:
“Omnia vincit amor”,
appartenuto a sua nonna, e in un anello di granati donatele che, guarda caso, ha le stesse parole incise all’interno. Nelly, allora, decide di saperne di più e parte per Venezia, perché:
“a volte nella vita le cose, semplicemente, accadono. Cose come una brutta influenza e una frase enigmatica trovata dentro un vecchio libro della nonna, con accanto una certa citazione in latino…..”.
E così tra una passeggiata in una calle e l’altra, un incontro imprevisto con un affascinante veneziano, e un racconto di mongolfiere e di amori appena sbocciati, la giovane protagonista si apre alla vita.
Gli ingredienti di questo libro sono evidenti: un soffuso romanticismo di altri tempi, l’immaginazione tipica della commedia rosa, e un pizzico di magia; il tutto ambientato in città suggestive e poetiche. Lo stile è fresco, giovanile, brioso, induce il lettore a sognare e a perdersi nei meandri rosa dell’amore. Una bella lettura per una storia d’amore intensa e ricca di misteri, fuggevole e a lieto fine, su cui imperano le bellissime descrizioni della Serenissima, quasi seconda protagonista del romanzo. Un libro che, pur non essendo particolarmente impegnativo, affascina e convince.
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OMNIA VINCIT AMOR
La protagonista di questo nuova commedia romantica di Nicholas Barreau è Eleonore Delacourt, che lavora come assistente del professore di filosofia, Daniel Beauchamps, all’Università della Sorbonne a Parigi.
La ragazza è segretamente innamorata del professore da quasi un anno, ma lei non vuole parlare chiaramente all’uomo e preferisce restare nell’ombra e continuare a lavorare al suo fianco.
Nelly è una ragazza di venticinque anni che risulta quasi da subito un personaggio antipatico, che non agisce ma che preferisce rimanere ferma e aspettare che magari sia il professore, un giorno, ad accorgersi di lei.
Peccato che Daniel, la consideri solo come una valida collaboratrice e niente altro.
La protagonista ha tantissime paure, come quella di volare, diffida dagli uomini troppo belli perché a suo dire sono troppo presi da se stessi ma è anche una ragazza molto romantica e che ama i libri.
Il suo amore per i libri nasce dal fatto che la madre aveva una libreria e le ha trasmesso questa sua grande passione.
La ragazza crede anche nei presagi e nei segni del destino, Nelly ha vissuto con la nonna da quando i suoi genitori sono venuti a mancare ed è proprio lei che le ha regalato un anello al quale è molto affezionata e che al suo interno ha una scritta in latino, "Omnia Vincit amor”.
Ma un giorno le cose cambiano quando in un vecchio libro della nonna trova una frase e quella stessa scritta in latino e per la prima volta in vita sua, decide di cambiare la sua vita e di inseguire la verità e forse di trovare anche la sua felicità.
In questo romanzo l’autore, ha voluto parlarci di due città in assoluto tra le più romantiche del mondo, Parigi e Venezia e ci ha voluto raccontare una storia d’amore ad alto tasso di dolcezza.
La protagonista fin dall’inizio non si fa di certo amare, è una ragazza piena di paure e insicurezze sebbene abbia un lato molto romantico e sognatore.
Nel corso della storia però Nelly cambia e supera i suoi limiti forse le voleva proprio uno stimolo per riuscire a dare una svolta alla sua vita e iniziare a viverla da protagonista e non solo da spettatrice.
Ho rivalutato il suo personaggio soprattutto nella parte finale della storia e ho tifato per lei affinchè trovasse il coraggio di affrontare le sue paure.
Un libro che fa sognare chi ha un cuore romantico e a chi crede alle storie d’amore che possano avere solamente una conclusione, il lieto fine.