I giorni del tè e delle rose
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Amore al profumo di tè
Il quartiere di Whitechapel a Londra significa da sempre povertà. Vicoli pericolosi e debolmente illuminati. Operai che vivono alla giornata, scaricando casse dalle chiatte sul Tamigi. Donne dalle mani arrossate per cui uno scellino fa la differenza tra un’aringa o un tozzo di pane. Ma nel 1888 significa anche coraggio, quello dei lavoratori del porto che si battono nelle prime lotte sindacali. E paura, per un terribile assassino che si aggira di notte e uccide le donne con agghiacciante ferocia.
Sulle rive del fiume però ci sono anche due giovani innamorati. Nei loro occhi arde l’ambizione di chi immagina un futuro migliore. La determinata energia di un’età che non ha paura di rischiare e far valere le proprie idee. E l’amore di chi è cresciuto insieme e divide per due ogni sogno e ogni sacrificio. Ma la vita non sempre concede spazio ai sogni. A volte separa e conduce lontano, fino all’altro capo dell’oceano, per sfuggire a un terribile pericolo e inseguire un imprevedibile destino.
Quella che ci propone Jennifer Donnelly non è una semplice storia d’amore ma un’avventura davvero coinvolgente, caratterizzata da un intreccio indubbiamente complesso e ben congegnato. Tensioni irrisolte, intrighi e colpi di scena sono astutamente studiati per non far calare l’attenzione del lettore nonostante la corposa mole del romanzo. Tanti i personaggi a contorno e i riferimenti storici che trovano il proprio spazio nella storia non come semplici tappabuchi ma per dare corpo ai sentimenti della vita - amicizia, egoismo, solidarietà, avidità - e per raccontare la realtà dell’epoca, approfondendone soprattutto gli aspetti sociali.
Non si tratta però di un romanzo storico. È un romanzo d’evasione, scritto in modo semplice, scorrevole e accattivante, connotato da un'appassionata cura nella descrizione del contesto e delle emozioni, che si susseguono in un'inarrestabile corsa verso il successo, la vendetta, l’amore. Profumato e avvolgente come una buona tazza di tè aromatizzato alla rosa.
Per chi cerca un buon romanzo d’intrattenimento, e non si accontenta di poco.
Indicazioni utili
Fiona
Londra, 1888. Fiona Finnegan, operaia alla Burton Tea Company, la maggiore società di importazione e lavorazione del tè, è povera ma spera nel futuro, confida nella possibilità di abbracciare una vita; sogno che può realizzarsi con l’apertura del tanto agognato negozio di tè, esercizio commerciale che, almeno ab initio, avrebbe avviato con Joe, esperto venditore nonché ladro del suo cuore. Ed è così che ogni giorno i due ragazzi risparmiano, aggiungono alla loro latta monetine su monetine, sperano e lottano per concretizzare il loro obiettivo. Nel contempo Fiona, così come il fratello Charlie, contribuisce all’economia della famiglia in cui vive, siamo infatti in un’epoca in cui gli uomini lavorano dalla mattina alla sera, in cui iniziano ad affermare i loro diritti in detto ambito e dove i figli sono numerosi tanto che ogni apporto è prezioso per poter andare avanti.
Ecco perché il tradimento di Joe, che ha iniziato a lavorare a Withechapel presso il padre della rivale per eccellenza della protagonista, seguito dalla morte dei suoi cari in circostanze tanto misteriose quanto inspiegabili, non è soltanto una delusione, ma un vero e proprio colpo al cuore. Per la temeraria Finnegan non resta altro che cercare fortuna altrove, salpare per il Nuovo Mondo e tentare la sorte.
Sullo sfondo, misteriose morti si susseguono, i corpi di innumerevoli prostitute vengono rinvenuti privi di vita; uccisi nei modi più disparati da Jack lo Squartatore, killer senza scrupoli che con il suo mietere vittime diffonde il terrore in questa Londra di fine ottocento.
Primo capitolo di una saga familiare ambientata a cavallo tra due secoli – 1800 e 1900 – “I giorni del tè e delle rose” è uno scritto che con una penna ricercata, precisa e puntuale, cattura il lettore non solo per l’aspetto emotivo dettato da questa eroina che di punto in bianco vede sgretolarsi ogni certezza, ogni sicurezza, ritrovandosi sola ed abbandonata, ma anche da quel che la circonda, da quella volontà mixata alla passione, al riscatto, all’avventura, alla tragedia, alla gioia di vivere, alla consacrazione delle proprie idee che le è propria. Fiona è mossa dal desiderio della rivincita, non tanto su chi le ha fatto del male, bensì sulla vita stessa che l’ha privata dall’oggi al domani degli affetti più preziosi. Peculiarità queste che la fanno apprezzare dal pubblico che naturalmente tende ad immedesimarvisi. Il tutto è avvalorato da un connubio di personaggi vivi, concreti che magistralmente sono incanalati in una realtà storica solida e ben ricostruita.
La narrazione è infine, accattivante, equilibrata e distribuita in modo logico e lineare talché proseguire nel conoscere delle vicende viene spontaneo. Quello che avete davanti è un romanzo stratificato, caratterizzato da elementi tipici del romance ma anche da altrettanti appartenenti allo storico, è un elaborato dove è possibile trovare l’emozione ma anche la riflessione sulla condizione umana.
In conclusione, l’opera si dimostra essere un prodotto adatto a tutti i lettori che amano mettersi in gioco.