Come sposare un milionario
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Orgoglio e Pregiudizio
Nonostante il titolo un po' infelice, che spero sia stato scelto esclusivamente quale omaggio al famoso e omonimo film e non come velata ironia su Orgoglio e Pregiudizio (da anni si combatte il fastidioso commento di qulche lettore che ritiene i libri di Jane Austen dei meri manuali su come accaparrare il ricco belloccio di turno!!!), questo libro è stata una lettura frizzante e briosa.
Dopo aver letto numerose variation in chiave moderna di Orgoglio e Pregiudizio, devo ammettere che questa versione presenta non pochi difetti.
Non ho amato alcune scelte sulla trama che presenta diverse scene molto distanti dall'originale.
E chi avrebbe mai pensato di leggere di una Catherine De Bourgh amabile e dispensatrice di buoni consigli nonché modello da imitare?
Ammetto di aver pensato a volte che la scrittrice avesse letto solamente un riassunto di Orgoglio e Pregiudizio e pertanto non aver compreso l'ironia di alcuni personaggi, altrimenti non si spiegherebbe questo personaggio.
La scena della fuga di Lydia (originariamente per sposare Wickham), viene ompletamente stravolta e perde di importanza. Anche lo stesso comportamento di Wickham, qui Jasper (vai a capire perché ha tenuto tutti i nomi tranne questo), benché degno del suo originale, risulta essere, a mio avviso, sottotono.
Tuttavia, questa Liz mi è piaciuta. Curiosa (beh, fa la giornalista) pungente e a volte un po' fastidiosa, èanche brillante e divertente.
Darcy è sempre Darcy. Anche nelle vesti di un neurochirurgo rimane sempre affascinante.
Tutto sommato è sempre uno splendido piacere ritrovare la famiglia Bennet al completo e rivivere la loro storia che tanti scrittori amano e omaggiano con vesti nuove e personali.
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il ritorno della famiglia Bennet
Finalmente un romanzo che offre una lettura in chiave contemporanea di Orgoglio e Pregiudizio senza perderne l'essenza: ovviamente non è paragonabile al capolavoro della Austen, ma mi è sembrata una rivisitazione interessante sia per l'adattamento nella società moderna, che per lo spirito di anticonvenzionalità ma anche e soprattutto per lo stile di scrittura: brioso, frizzante e molto ironico.
Il libro, seppur lungo, non stanca assolutamente anzi non si vorrebbe arrivare mai in fondo per non doversi separare dalle sorelle Bennet e dalle loro fantastiche avventure.
Troviamo la famiglia Bennet che vive nella Cincinnati nei giorni nostri ma che non ha perso le caratteristiche che aveva nell'originale: il padre sarcastico e cinico, la madre spendacciona e sempliciotta, e le 5 figlie che però sono un po' più grandi di come le avevamo lasciate: Jane quarantenne single alla disperata ricerca di un figlio, Lizzie giornalista rampante che vive a NY e che tira avanti la famiglia, Mary chiusa e introversa vive per lo studio, Kitty e Lydia le più piccole, le più svampite, fanatiche di Cross Fit. La famiglia non versa nelle migliori condizioni economiche quando conosce a una grigliata del 4 luglio, Chip Bingley giovane medico reduce dal programma TV "Scapolo d'oro" e l'amico di lui, Darcy, altezzoso, arrogante neurochirurgo in carriera. Da quel momento in poi ne accadranno di cotte e di crude in pieno stile della famiglia Bennet.
Il libro tocca argomenti attuali e importanti: l'inseminazione artificiale, i diritti lgbt, i pregiudizi razziali e perché no anche il mondo dei reality show. La cosa divertente è che però lo fa in chiave ironica ma senza perdere di vista lo spirito originario del libro e della famiglia Bennet. Forse un pochino deludente il finale, ma il libro nell'insieme vale assolutamente la pena di leggerlo, al momento resta l'unica rivisitazione che mi sia piaciuta di uno dei mie romanzi preferiti.