Visitation street
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La vita scorre, anche senza June
Affresco corale e popolare del quartiere di Red Hook, ovvero l'ex zona portuale di Brooklyn ormai caduta in disgrazia.
Un intrecciarsi di esistenze attorno alla sparizione di una giovanissima del posto. Più che sulle indagini l'autrice si concentra su alcune figure residenti in quel luogo dimenticato dai più. C'è Val con i suoi sensi di colpa, Jonathan che affoga nell'alcol i dolori del passato e i suoi fallimenti, il solitario Cree che vorrebbe fuggire ma non trova il modo, quindi Fadi, ovvero il proprietario dal cuore d'oro del mini-market e infine l'enigmatico quanto talentuoso writer Ren.
Tutti personaggi tormentati in cerca di un barlume di felicità che sembra regolarmente ignorarli. C'è una gran voglia di riscatto, oltre che di essere accettati e non più giudicati, mentre la solidarietà pare ancora esistere, isolata magari, eppure pervicace nel sostenere anime alla deriva non rassegnate all'emarginazione.
Il romanzo è piuttosto ritmato, forse ha l'unico difetto di mettere sul piatto parecchi argomenti/personaggi e non svilupparli sempre bene.
Ivy Pochoda dà voce ai ceti meno abbienti con buona dose di originalità, a mio modesto parere "Visitation street" è da ritenersi un debutto più che incoraggiante.