Vaticanum. Il manoscritto esoterico

Innanzitutto lo preciso, è stato veramente un buon libro, un ottimo libro.
Però io mi sarei aspettato un thriller come descritto nella copertina, ovvero incentrato nelle mura del Vaticano, da cui prende anche il nome il libro.
E' tutto circoscritto alla sequenza: Enigma - Risoluzione - Viaggio verso il nuovo omicidio - Enigma - ....
Il titolo del libro non c'entra NIENTE con la storia in sè, che vede il Vaticano partecipe solo nei primi capitoli, giusto per trovare il primo cadavere e andare in Irlanda al secondo omicidio. In effetti il titolo originale della storia non era "Vaticanum", bensì, tradotto in italiano, "L'ultimo segreto", che non c'entra assolutamente nulla col titolo che possiamo trovare noi.
Davvero deludente, mi sarei aspettato una storia simile ad Angeli e demoni, che in assoluto rimane tra i miei preferiti, e invece no.
Comunque è un libro che mi ha intrigato molto, specie per il contenuto, anche se non tanto.

Ho cominciato a leggere questo libro con qualche sincero dubbio sulla sua qualità.
I primi capitoli sono risultati piuttosto pesanti, poi la storia cresce meglio e si struttura una vicenda anche abbastanza avvincente, ma ho degli appunti ENORMI:
- la poliziotta italiana (stereotipatissima) che ha le stesse reazioni che avrebbe mia nonna
- la ciclicità di alcune situazioni con il classico barretto dove i protagonisti si ritrovano a parlare
Questi sono due punti che in alcuni momenti mi hanno fatto odiare questo libro!
Per il resto credo che dal punto di vista della scrittura l'autore abbia puntato più sul contenuto storico che su quel che accadeva ai personaggi e tecnicamente è stato abbastanza fluido: non ci si può attendere un Dan Brown che di questo settore è un mostro, ma va comunque bene, è un libro che va letto durante i lunghi viaggi o in riva al mare.

ok, è tutto vero, ma è scritto così così! non è avvincente, è tutto un versetto della bibbia, perciò non è più un romanzo, è proprio una bibbia! interessante di sicuro, ma un pò pesantuccio! il codice da vinci spiega alcune di queste cose in modo più appropriato! una cosa che ho odiato di questo libro è l'anonimato dei protagonisti: lo storico Tomas, la poliziotta italiana e quello israeliano. non si è dato abbastanza spessore a queste figure, che sembrano messe li solo per poter scrivere tutti i versetti detti da un'altra voce anzichè dalla bibbia! non mi è piaciuto molto...ma notevole come contenuti.

Davvero una sorpresa questo libro scritto con molta chiarezza e piacevolezza per i contenuti storici e nello stesso tempo tengono il lettore molto attaccato al racconto per i colpi di scena che avvengono.
Il finale è un vero thriller e in generale leggendo ho scoperto cose che non sapevo riguardo a avvenimenti storici citati nel libro e quindi posso solo giudicare molto positiva lalettura.

Il libro mi è sembrato, un pò nel modo con cui viene presentato, una copia del "Codice Da Vinci" e filone di libri simili, che tentano in tutti i modo di mettere in cattiva luce la Chiesa. Oltre a ciò il libro ha un protagonista, Tomas, che risulta molto irritante, perché con le sue convinzioni cerca di demolire quelle altrui, ossia di Valentina. Così facendo però dimostra un metodo di ragionamento che più volte, pur di dimostrare ciò che vuole, è contradditorio. Senza contare che anche Valentina stessa risulta, coi suoi scatti d'ira e i classici stereotipi sugli Italiani, fastidiosa, proprio perché s'arrabbia senza preavviso e ion particolare senza motivo. Solo il colpo di scena finale riesce a non essere altamente irritante.

L'idea è stimolante anche se già sviluppata da altri autori e la trama è avvincente.
Gli argomenti apparentemente scientifici portati per sostenere le tesi "sconvolgenti" del protagonista (sedicente esperto storico) però sono parziali e datati, in particolare dove sembrano più documentati.
Dove però trovo più debole il romanzo è nell'assoluta mancanza di spessore dei personaggi, che sembrano stereotipi se non addirittura macchiette (il "professore" che sa tutto e pontifica continuamente però sa combattere come un agente segreto, la giovane poliziotta superficiale e influenzabile, gli investigatori sempliciotti, il sicario robot, ecc).
nel complesso leggibile e dimenticabile.

Due libri in uno. Il saggio sulla vita di Gesù di Nazaret e il thriller, le cui vicende trasportano i personaggi in giro per il mondo fino a Gerusalemme per riuscire a scoprire l'assassino di tre omicidi.
Due libri a braccetto che si sostengono e, spesso, si intralciano l'un l'altro impedendo alla trama di dipanarsi in maniera fluida ed avvincente. Le citazioni bibliche, precise e dettagliate (anche se scelte ad hoc) offuscano alcune volte lo svolgersi delle vicende del thriller, rallentando troppo le scene. I personaggi, anche quelli che ricoprono cariche importanti (docenti universitari, ispettori ecc..), sembrano avere in alcuni dialoghi, conoscenze poco più che elementari, rendendo il tutto poco credebile. In sintesi due libri che non fanno per uno, da leggere solo per il gusto di poter smettere!

L'autore è uno di quelli che quando tocca un argomento lo fa vivere riuscendolo a trasformare in una storia che rapisce il lettore. I riferimentii teologici a volte sono parziali e la scelta è funzionale all'intreccio della storia ma per un romanzo di fiction è un "peccato" assolutamente perdonabile. La lettura è veramente piacevole, consiglio a tutti di passare qualche ora con personaggi interessanti immersi in un impresa affascinante.

Senza dubbio travolgente, sconvolgente. Tratta le tematiche teologiche mettendo a nudo e permettendo a tutti di conoscere la religione cristiana cosi come è, attenendosi sempre a fonti storiche e scientifiche vere a auliche. Non mette in discussione chi ha fede, ne denuncia la mancata esistenza di Dio, svela solo ciò che spesso comodamente è celato. Tutto ciò testi, Bibbia, scoperte scientifiche e analisi storiche alla mano. Il tutto condito con una trama che rapisce. Fantastico. Ognuno dovrebbe averne una copia.