Urla nel silenzio Urla nel silenzio

Urla nel silenzio

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Cinque persone circondano una fossa vuota. A turno, ognuno di loro è costretto a scavare per dare sepoltura a un cadavere. Ma non è il corpo di un adulto, è troppo piccolo. Una vita innocente è stata sacrificata e un oscuro patto di sangue è stato siglato. E il segreto delle cinque persone sarà sepolto sotto quella terra. Anni dopo, la direttrice di una scuola viene uccisa brutalmente: è il primo di una serie di agghiaccianti delitti che stanno insanguinando la regione di Black Country, in Inghilterra. Nel corso delle indagini, ritorneranno alla luce anche i resti del corpicino sepolto tempo prima da quel misterioso gruppo di persone. La detective Kim Stone viene chiamata a indagare per fermare il killer prima che colpisca ancora. Ma per farlo, dovrà confrontarsi con i demoni del proprio passato...



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Urla nel silenzio 2017-02-25 09:26:02 Sordelli
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Sordelli Opinione inserita da Sordelli    25 Febbraio, 2017
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Il passato prima o poi ritorna

Alcune morti misteriose, apparentemente slegate, sono invece legate da un filo sottile ed un passato sporco che si è cercato di nascondere a lungo. La detective Stone però, riporta a galla pian piano "gli scheletri nell'armadio", infrangendo un po' regole, burocrazia e tempi d'ufficio. Sono forse questa sua irriverenza e disprezzo per le regole a darle una marcia in più, a permetterle di spingersi laddove altri si sarebbero arrestati. Il suo essere così ostinata, il suo fiuto e il suo passato, le permetteranno di vedere la verità dove gli altri vedono solo....dei cadaveri.
Lo stile della Marsons è scorrevole, il che ha reso questa lettura veloce e piacevole nonostante i contenuti siano tutt'altro che soft; i dettagli a volte sono particolarmente crudi, ma questo non mi ha disturbata.
Il romanzo nel complesso mi è piaciuto, l'ho letto volentieri e non vedevo l'ora di arrivare alla fine; interessante la storia della detective Stone (mi chiedo se la scelta del nome sia casuale o se vuole rimandare apertamente alla sua freddezza, che è come quella della pietra), tuttavia ho trovato il suo essere così glaciale e distaccata un po' estremi; inoltre alcuni passaggi sono piuttosto scontati e non ho faticato a prevedere chi fosse il colpevole.
L'unico colpo di scena, di cui non posso svelare nulla, viene rivelato alla fine e l'ho trovato molto interessante ed ingegnoso specie per al scelta "psicologica"; non mi è concesso aggiungere altro =)
Come dicevo sopra, nel complesso il romanzo, pur con qualche difetto, mi è piaciuto ed è possibile che in futuro leggerò il seguito.
Lo consiglio a chi ama i thriller non troppo impegnativi, per una lettura inquietante, ma easy.

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Urla nel silenzio 2016-09-25 06:55:35 Marta*
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Marta* Opinione inserita da Marta*    25 Settembre, 2016
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MENTI DEPRAVATE

Quando ho deciso di leggere Urla nel Silenzio non mi aspettavo di incontrare nulla del genere.
Un thriller psicologico che mi ha spiazzata più volte lungo il procedere della lettura tanto da costringermi a procedere con calma, concedermi delle pause per riflettere, per tentare di comprendere, per realizzare quanto la psiche umana sia volubile, profonda, pericolosa e anche immensamente depravata. Quello che mi ha maggiormente impressionata, durante la lettura di questo romanzo, è il modo in cui l'empatia verso le vittime cresce poderosa e potente in una maniera quasi inarrestabile. L'autrice non si limita a raccontare, ma entra letteralmente nella mente del mostro, mettendo in risalto la sua insanità mentale e rendendoci spettatori chiave di un progetto che, pagina dopo pagina, si renderà sempre più chiaro e doloroso nei suoi intimi particolari.
Fiore all'occhiello di questo romanzo è indubbiamente la sua protagonista femminile: Kim Stone. E’ una donna con un passato doloroso e difficile alle spalle che ha irrimediabilmente forgiato il suo carattere, temprato la sua solitudine e la sua naturale incapacità di socializzare. La storia ci viene narrata principalmente da Kim, che iniziamo così a conoscere in tutte le sue sfumature e fragilità, entrando a contatto con la sua quotidianità e con quel suo difficile passato.
Ci troviamo di fronte ad una protagonista femminile di assoluto spessore, capace di catturare l'attenzione del lettore fin dalle prime pagine, provocando un'inevitabile empatia che si insinua potente e crescente nel progredire della narrazione. La detective Stone, insieme ad una squadra investigativa variegata e ben delineata in presenze e caratteri, si trova davanti al difficile compito di mettere insieme i pezzi (a volte letteralmente) di un puzzle che lega un passato ed un presente intriso di abusi e violenze, silenzi e bugie costruiti in rimpianti troppo difficili da affrontare. Passato e presente si trovano ad alternarsi spontaneamente tra le pagine insieme ad un susseguirsi estremo di nuovi indizi e elementi nascosti, capaci di instillare nel lettore quel possessivo tarlo del dubbio. Presente che costringerà inevitabilmente la nostra protagonista a riaprire vecchie ferite mai cicatrizzate e lontani ricordi ancora oggi troppo dolorosi da affrontare!
Urla Nel Silenzio è un thriller psicologico di forte impatto emotivo in grado di coinvolgere il lettore in una caccia al mostro condotta fino all'ultimo respiro. Quello che ci troviamo davanti, fin dalle prime pagine, è un romanzo ben costruito, potente e costantemente sorretto da un ritmo progressivo e crescente in grado di condurre il lettore al centro esatto di una scena mutevole ed emozionante.

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Urla nel silenzio 2016-06-01 13:14:50 silviapaviotti
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silviapaviotti Opinione inserita da silviapaviotti    01 Giugno, 2016
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Oscenità

Un serial killer mostruoso, vigliacco e malato, con le caratteristiche del perfetto sociopatico.
Una detective forte e brillante ma con un passato che scopriremo davvero solo alla fine. Le vittime sono ragazzine di un tempo passato e adulti (persi e bugiardi) del presente. Come se non fosse già difficile il caso che le si delinea davanti, Kim deve anche guardarsi le spalle e non lasciare che i propri fantasmi interferiscano.
La trama è molto ben strutturata, i personaggi sono credibili e ben delineati. Non ho amato molto i framezzi dell'antagonista perchè non mi hanno fatto entrare nella sua mentalità, anzi, mi hanno infastidita; avrei preferito l'intervento di uno psicologo esterno a spiegare perchè "John Doe" ha agito in determinati modi.
Lo stile non è curato, non ci sono termini tecnici nè riferimenti al lavoro del detective; inoltre, verso la fine ho notato la costante ripetizione di alcuni termini (es. "Alzò gli occhi al cielo") che fanno davvero innervosire.
In complesso però è stata una lettura piacevole, ottimi colpi di scena e trama interessante.

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Urla nel silenzio 2016-04-26 16:35:22 cesare giardini
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cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    26 Aprile, 2016
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Un buon esordio di una nuova scrittrice

Il romanzo, un thriller opera prima dell’esordiente Angela Marsons, rende onore all’autrice, perché ben costruito, con le giuste atmosfere ed una protagonista, la detective Kim Stone, che probabilmente troveremo in altre indagini nelle prossime opere. E’ un personaggio particolare, anticonformista, ribelle quanto basta, amante della verità ad ogni costo e delle motociclette veloci. Ha un passato turbolento, di abbandono, adozioni, orfanotrofi, un passato che l’ha indurita negli atteggiamenti e nel prendere decisioni autonome, ai limiti dell’illegale, ma sempre con la convinzione di fare la cosa giusta per la soluzione dei casi e la scoperta dei colpevoli. Ed è molto complesso il caso su cui indaga. Ossa di adolescenti trovate sepolte in un campo, nei pressi di un orfanotrofio ormai in disuso, una cerchia di possibili assassini, che vengono a loro volta eliminati, una pesante cappa di sospetti sul personale dell’istituto e su strani personaggi che fanno da contorno e che sembrano al di fuori di ogni coinvolgimento. Attenzione a non perdere il filo, altrimenti può capitare di non rendersi bene conto di chi ammazza chi, anche perché il filone del racconto non è unico e gli ammazzati sono parecchi. La trama narrativa può apparire a tratti dispersiva, ma la tensione emotiva pervade ogni pagina, sottolineata da certe cupe e grigie atmosfere della campagna inglese e dall’incombente presenza dell’orfanotrofio, sede di segreti inconfessabili e di soprusi malcelati. Primeggia la nostra detective, instancabile e sagace, che non esita ad esporsi in prima persona ad ogni rischio, anche a quello della vita. In sostanza una lettura piacevole, con la speranza di trovare nel prossimo romanzo della Marsons una attesa conferma.

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Consigliato a chi ha letto...
Letteratura poliziesca in genere
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Urla nel silenzio 2016-02-04 10:14:31 cuspide84
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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    04 Febbraio, 2016
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UNA NUOVA DETECTIVE DA LEGGERE

Kim Stone è un detective con un passato non facile alle spalle, ha un bel caratterino, non si ferma davanti a niente e nessuno, il suo team la adora, i colleghi di altri settori un po' meno, causa lingua estremamente tagliente e fascino da vendere, ma è una donna con gli attributi, e nel suo ambiente è questo che conta.

Quando un omicidio si rivela essere la classica goccia che fa traboccare il vaso, il suo lavoro la porta ad affrontare quello che negli ultimi trentanni della sua vita ha cercato in tutti i modi di nascondere negli angoli più remoti della sua mente: la sua vita di bambina maltrattata e relegata in una specie di orfanotrofio, o casa di passaggio da una famiglia all'altra che dir si voglia.

Quattro cadaveri, tre scheletri e una possibile altra vittima sono tutti legati tra di loro e portano tutti nello stesso posto: Black Country.

Chi ha ucciso in passato? Chi ora sta togliendo di mezzo ogni possibile testimone? Che cosa nascondevano quelle persone da dover chiudere loro la bocca per sempre?

Primo libro della serie che vede come protagonista Kim Stone promosso a pieni voti; scritto in maniera impeccabile, per gli amanti del genere ecco aggiungersi un'altra detective da tenere d'occhio; ritmo sempre sostenuto, mai banale, personaggi che iniziano a delinearsi e a scoprirsi piano piano, che dire... finale con un che di inaspettato, non tutto è come sembra e la trama è pensata molto bene, con alcuni intrecci decisamente diversi a quelli cui siamo ormai abituati.

Buona lettura!

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