Una donna non dimentica mai
Letteratura straniera
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Senza perdono.
C’è una sensazione di claustrofobia nelle pagine di “Una donna non dimentica mai”, secondo lavoro pubblicato dalla coppia svedese Eriksson-Sundquist. Per questo una doverosa premessa: il romanzo, anche se autoconclusivo, fa parte di una trilogia: le vicende ed il contesto sono differenti, ma per apprezzarne la lettura è necessario leggere il primo romanzo “La stanza del male”, in quanto i personaggi hanno un profilo psicologico delineato che in "Una donna non dimentica mai" viene dato per acquisito.
La trama della vicenda è decisamente intricata, il nodo centrale è un episodio di bullismo avvenuto venticinque anni prima nel liceo di Sigtuna ai danni di una giovane e misteriosa ragazza di nome Victoria Bergman. Da qui emergono una serie di collegamenti e uno scenario di violenze sessuali perpetrate tra le mura domestiche ai danni di alcune delle studentesse. Il romanzo è un rimando costante ad episodi del passato della vita della protagonista, che si vanno a mischiare con le indagini in corso su delitti fuori dall'ordinario le cui vittime hanno stranamente, una connessione più o meno diretta con questa scuola, a dimostrazione del fatto che la vedetta, anche a distanza di anni può colpire con una forza inaspettata e brutale da lasciare sgomenti.
Questo libro è fortemente legato all'universo femminile, nelle sue mille sfaccettature. Le protagoniste sono due donne Sofia Zetterlund,, psicologa e profiler dalla personalità ambigua e ambivalente e Jeanette Kihlberg, commissario della polizia di Stoccolma con un figlio problematico, un matrimonio alla sfascio e una carriera resa difficoltosa da un ambiente fortemente maschilista.
Un thriller di denuncia, che pone in risalto l'universo femminile come vittima prescelta per uno scenario violento e raccapricciante.
Violenza fisica.
Violenza sessuale.
Violenza psicologica.
Violenza morale.
In ogni caso sempre e solo violenza.
Quando il male segna l’esistenza di una donna, indipendentemente dalla sua età anagrafica, la segna per sempre ed è impossibile voltare pagina e far finta che nulla sia successo. Bisogna convivere ogni giorno con un peso che schiaccia il cuore. Solo una donna può sopportare questo.
"Non ci sono buoni motivi per ricominciare, aveva detto lui. Tu sei sempre appartenuta a me e lo sarai per sempre. Lei percepiva questo aspetto come se fosse due persone diverse.
Una a cui lui piaceva e una che lo odiava."
Non il solito thriller... Consigliatissimo!