Una casa perfetta
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Orrido horror
Io inizierò a scrivere libri.
Veramente.
Sono una lettrice accanita,ma non di quelle che nascondono velleità da romanziera.
Io non so scrivere e non voglio farlo.
Ma da domani inizio.
Perché se una casa editrice decide di pubblicare uno SCEMPIO del genere non vedo perché non debba pubblicare me!
Veniamo al dunque:’sti due tizi con la figlioletta carina traslocano in una casa nuova.
E la moglie inizia ad andare fuori di testa.Stress da trasloco si ipotizza?
(Bah…io ne ho fatti sette e sono ancora sana di mente).Comunque …..perché la tipa sembra impazzire?
Un asse del parquet rotto,una stanza che puzza di pipi’di gatto,una macchiolina di sangue sulla federa del cuscino,sospetta infestazione di cimici.
Uuuuuuuuh che paura!C’è davvero da diventare matti per queste cose non trovate??
Tutta sta tiritera dura per il 95%delle pagine.Poi arriva il finale.Horror,inaspettato ma soprattutto illogico!
(Ovviamente non posso dirvi come finisce,perché se vi venisse la malsana idea di spendere i vostri euro per comprare sto mucchio di fogli (non mi piegherò a chiamarlo libro!)vi rovinerei la sorpresa (?)).
Non la tiro a lungo.Fidatevi di me e state lontani da sta robaccia.
P.s.:Come prima mia opera letteraria proporrei “Ode al piumone”:
Mio caro piumone,
tu sei un vero tesorone,
quando mi stendo sul lettone
e mi scaldi come un termosifone.
Che dite lo trovo un editore?Secondo me diventa un bestseller!
Indicazioni utili
Una casa claustrofobicamente "perfetta"
Un libro che ho letto tutto d'un fiato, mentre mi calavo progressivamente nella storia.
Tutti, dentro di noi, siamo sempre alla ricerca della casa, del luogo che consideriamo “perfetto per noi”, il nostro rifugio da cui guardare il mondo. Molto spesso non è sicuro come vorremmo.
È stato così che, dopo aver visto il booktrailer (che trasmetteva l’inquietudine che si prova con un film horror), mi sono lasciata entusiasmare dalla trama di questo libro horror-thriller di Ben H. Winters dal titolo “Una casa perfetta”.
Una famiglia si trasferisce in quella che crede essere la casa perfetta. Sembra la perfetta ambientazione di un film horror. Ce ne sono tanti in giro, ma i film sono sempre meno inquietanti di un romanzo, le cui parole entrano nella nostra mente per incontrare le nostre paure e fondersi fino a diventare degli incubi tremendi.
Ben H. Winters ha fatto un ottimo lavoro nella stesura di questo libro che ho trovato perfettamente claustrofobico. Ci si immedesima nella vita dei personaggi, nei loro desideri, comprensibilmente umani, e nelle loro paure che nascono dai dubbi, dalle insicurezze, dagli angoli più reconditi della nostra mente.
Il seme del dubbio è presente in ogni parola, in ogni descrizione, in ogni non detto. Ci si chiede se sia la realtà o un incubo.
La scrittura perfettamente semplice con cui Winters ha scritto questo libro segue le tecniche della suspense, grazie ai non detto, agli indizi anticipati o disseminati casualmente fra le pagine. Il lettore si immerge progressivamente nella vita all’apparenza serena e normale di una famigliola, composta di tre persone, padre, madre e figlioletta (tre anni e mezzo, ma ne dimostra di più in alcuni atteggiamenti sorprendenti). È così, attraverso tutti gli aspetti e le necessità del quotidiano, che l’apparente tranquillità di Alex, Susan e Emma inizia a cambiare progressivamente. Il lettore è perfettamente inserito nella storia, narrata da Susan, moglie di Alex e madre di Emma. Tutto procede in modo dinamico, tanto che le pagine scorrono, senza che il lettore se ne accorga, mentre l’inquietudine aumenta, insieme ai dubbi e ai vari risvolti della storia che appaiono dei riusciti colpi di scena.
Si scivola dalla normalità in un’agghiacciante situazione claustrofobica, dove la casa avvolge minacciosamente chi ci vive. Se amate il genere horror classico, in questo romanzo moderno, ma dello stesso genere, troverete tutti gli ingredienti e le tecniche narratologiche che ne fanno un ottimo e inquietante libro dall’ambientazione claustrofobica.