Un segreto per Flavia de Luce
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Antipatico
Personaggio sherlockiano e come tale antipatico. Una bambina di appena 11 anni esperta di chimica. Specializzata in veleni (e la cosa potrebbe essere già sufficientemente inquietante) sfrutta le sue capacità per sviluppare una pellicola cinematografica, ma dubito che un qualsiasi altro esperto di veleni ne sia in grado. Conosce la musica classica per mezzo della sorella maggiore Feely, naturalmente conosce la mitologia greca, la filosofia classica ed è arguta come poche. Insomma, la sorella spocchiosa che nessuno vorrebbe avere.
Rimprovero l'autore il paragone che fa per bocca della bambina in cui lei commenta il momento distaccato che ha vissuto durante il funerale della madre. Pensa che avevano ragione le sorelle maggiori nel dirle che lei era stata adottata poiché a quel punto la vicinanza tra lei e la madre sarebbe stata la stessa che intercorre tra un asino e la luna. Come fratello di una bambina adottata preferisco non commentare tale obbrobrio specialmente quando al giorno d'oggi, purtroppo, accade che madri biologiche si sbarazzino dei propri figli.
Mentre da un lato c'è la bambina cinica e razionale che non piange al funerale della madre, dall'altro intrattiene improbabili conversazioni con una gallina (chiamandola stupida oca ) degna di un novello Banderas.
Per la sua saccenza attribuita alla bambina c'è da dire che il romanzi è ricco di contenuti che mi hanno dato diversi spunti per approfondimenti e di questo sono grato all'autore. Primo fra tutte queste curiosità è che il vetro è liquido. Subito confutato visitando alcuni siti scientifici.
Per concludere abbiamo un finale senza finale, sembra di aver letto la scenografia di un telefilm per ragazzi. Senza un inizio (e questo ci può stare se il romanzo è un seguito di un altro) e senza una fine probabilmente per creare l'attesa di sapere che fine fa la piccola Flavia.