Un quieto orrore
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Due genitori a confronto
Sonora è un detective della omicidi. Separata, vive con due figli adolescenti. Come molte donne si barcamena tra una carriera che vorrebbe più splendente di quanto sia, una vita sentimentale che decolla a fatica, un fisico meno attraente di quanto vorrebbe, una casa che non si autopulisce e i sempre presenti sensi di colpa verso i figli. Insomma una di noi. La sua vita familiare entra in qualche modo in ogni singola pagina del libro, non in modo particolarmente invadente, ma è una costante della trama. A fianco, quasi sullo stesso piano le indagini che la donna conduce sula scomparsa , e poi il ritrovamento del cadavere di una ragazzina. Inizialmente si pensa a un incidente collaterale avvenuto nel tentativo di rubare il cavallo su cui montava la ragazzina al momento della scomparsa. Le indagini, quindi ci portano nel mondo piuttosto spietato degli allevatori di cavalli e in quello del commercio degli equini come carne da macello. Andando avanti le indagini su concentrato su più sospettati ognuno dei quali ugualmente credibile. Un finale inaspettato porta invece in una direzione del tutto diversa e molto più crudele di quelle ipotizzate durante tutto il romanzo. Non conoscevo questa autrice e ho trovato interessante la sua idea di base. Non mi piace moltissimo invece il suo stile tranquillo e soft. Tutto si svolge in modo chiaro e lineare, ma con ben pochi scossoni o momenti di attesa. Al limite qualche leggero alito di vento lungo un sentiero largo e dal fondo ben levigato.
Indicazioni utili
- sì
- no