Un marito fedele
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Che fatica!
Libro scritto su due piani in cui la voce narrante dell’ex poliziotto che ha indagato sul crimine spiega a sua figlia tutta la dinamica dei fatti, Un marito fedele è la narrazione di una storia familiare con un epilogo tragico in cui tutti i personaggi si lasciano sopraffare dagli eventi senza avere la forza né la lucidità necessarie per riuscire a considerare le alternative che una vita rinnovata può offrire loro.
Se dovessi definire con una parola il libro, la prima che mi verrebbe in mente sarebbe PASTICCIO...se la prima parte risulta fiacca, nella seconda è come se i due autori (Anna Ekbger è, infatti, uno pseudonimo che cela due autori) abbiano voluto mettere sul fuoco tutto ciò che non ci è stato raccontato nelle 200 pagine iniziali.
Ci ritroviamo così a leggere di continui capovolgimenti di fronte, omicidi tentati e riusciti, assurdi occultamenti di cadaveri...
Così, arrivati a fine lettura, questo libro ci lascia la sensazione di aver letto troppo e nulla allo stesso tempo; quello che posso affermare con assoluta certezza è che qui tutto abbiamo, meno che un thriller.
Cosa mi ha spinto a finirlo? Forse lo stile di Ekberg che rimane tutto sommato godibile.
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