Un corpo sulla spiaggia Un corpo sulla spiaggia

Un corpo sulla spiaggia

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Luglio è arrivato. Il caldo opprime ormai da giorni la cittadina di Maardam. Ancora poche ore di lavoro, e per l’ispettore di polizia Ewa Moreno le tanto sospirate ferie non saranno più un miraggio. Non solo: Ewa ha un nuovo affascinante fidanzato, Mikael Bau, che l’ha invitata nella sua casa estiva di Port Hagen. Ma a quanto pare non è così semplice «staccare la spina»: dall’interrogatorio di un pericoloso criminale emergono accuse infamanti proprio all’indirizzo della polizia. Come se non bastasse, l’ispettore si ritrova implicata nella scomparsa di Mikaela Lijphart, una diciottenne il cui destino si intreccia drammaticamente ai fantasmi di un’altra estate lontana, quella del 1983: la morte misteriosa di una ragazza, Winnie Maas, la relazione di quest’ultima con un professore poi sprofondato nella follia, un cadavere che riaffiora dalla sabbia, una brutta storia che qualcuno ha preferito coprire. Dal caos iniziale emerge a poco a poco una logica ferrea quanto brutale, un disegno fatto di squallore e irrimediabile debolezza umana.



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Un corpo sulla spiaggia 2012-12-23 07:40:15 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    23 Dicembre, 2012
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Insabbiamento

Questo giallo comincia con un pò di confusione, tanti personaggi e nomi difficili da assimilare, più storie tra passato e presente che sembrano slegate, ma poi piano piano emergono i collegamenti e gli intrecci e dal caos si comincia a passare all'ordine degli eventi. Emergono brutte storie che si erano volute insabbiare, ma di mano in mano che si legge, si comprende che dietro a tutti gli eventi c'è una logica ferrea. Il disegno è intriso della debolezza umana, in tante sue forme ed in molti personaggi si intravede un pessimismo morale che in alcuni punti mi ha fatto tenere un pò le distanze. Mi ha colpito una frase, su cui sto ancora riflettendo: "Certe cose non si possono affrontare, si possono solo dimenticare".

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