Tutto ciò che resta Tutto ciò che resta

Tutto ciò che resta

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Alice Salmon ha un segreto. Solo che non può più tenerlo per sé. Un giorno Alice fa ritorno alla cittadina in cui è cresciuta, e la mattina dopo il suo corpo viene riportato a galla dalle acque del fiume. A ricostruire minuziosamente la vita di Alice, nella speranza di chiarire le circostanze della sua morte, è un suo ex professore, l’anziano scrittore Jeremy Cooke. Cooke si dedica anima e corpo al progetto e raccoglie tutte le tracce fisiche e soprattutto virtuali che Alice ha lasciato. Tutto ciò che componeva l’universo di una vita apparentemente quieta. Perché la verità è nascosta non in ciò che è scomparso, ma in tutto ciò che resta. Ma qual è il vero motivo per cui Cooke si dedica con tanta tenacia a questo progetto, anche contro la volontà dei famigliari di Alice? E se anche lui avesse qualcosa di terribile da nascondere? E se tutto ciò che resta non fosse la verità, ma un’immensa menzogna?



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Tutto ciò che resta 2015-08-10 15:27:28 Vany
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Vany Opinione inserita da Vany    10 Agosto, 2015
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Uff...

Mai mi sono trovata nella condizione di lasciare a metà un libro. È una regola non scritta ma ferrea sancita da me stessa. Forse mi è capitato con un paio di libri di Brian Weiss, ma quelli non contano, perché più che libri sono documentari da leggere nei tempi che abbisognano di essere riempiti.
Tuttavia, questo libro mi ha davvero messa a dura prova...stavo per infrangere la regola!
Romanzo, se così si può definire un collage di lettere e mail che, assemblati, dovrebbero tirare fuori una dark story, a dir poco PESANTE, RIDONDANTE, LENTO E SCOLLEGATO. Forse come idea per un film, che possa quindi essere sviluppata ed assemblata in maniera scorrevole, potrebbe andare, ma così, con un insieme di "materiale" che spetta al lettore incasellare ed interpretare dove e come crede no, non ci sto. La bravura di uno scrittore del genere Thriller, secondo me, è proprio quella di accompagnare il lettore all'interno di una trama che può essere più o meno articolata, e nessuno si può permettere di abbandonare chi legge ad immaginazione eccessiva e soprattutto a ricostruire da solo quello che è il senso di una racconto.
Peccato, perché poi il finale non appare nemmeno scontato...
Decisamente non consigliato. Non ho apprezzato il tentativo di Richmond di approcciarsi ad una tecnica nuova, che poco si addice al genere letterario proposto.

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Tutto ciò che resta 2015-07-07 06:56:41 Pupottina
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    07 Luglio, 2015
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Lascia che sia io la tua storia

Il romanzo di T.R. Richmond mi ha incuriosita, partendo già da copertina, titolo e trama. Ma, leggendolo, è stata l'impronta originale con cui l'autore ha deciso di scrivere TUTTO CIÒ CHE RESTA che mi ha interessata di più. TUTTO CIÒ CHE RESTA, infatti, ripercorre la fine tragica e misteriosa di una giovane e promettente ragazza, Alice Salmon. Il romanzo si apre con il ritrovamento del corpo e l'annuncio e i commenti esplosi in chat, prima che in televisione. Morte per annegamento è la prima ipotesi. Ma perché? Chi è Alice Salmon? È una ragazza che tutti sembravano conoscere e la descrivono come piena di passione e di vita. Ha un lavoro che la appassiona a Londra, molti interessi e molti amici. Adesso, però, non c'è più e in rete la notizia fa il giro di amici e conoscenti.
Richmond affida al suo personaggio, l'anziano ex professore, scrittore e antropologo, Jeremy Cooke, il ruolo di ricostruire, per noi lettori, l'intera esistenza di Alice Salmon. Ed è così che veniamo appagati, poiché ci accorgiamo di quanto sono importanti i nostri scritti, anche minimi, quotidiani, su chat, mail, blog, forum, ecc...
Sono tutti tracce, testimonianze che potrebbero essere d'aiuto per descriverci.
Ed è così che iniziamo a conoscere Alice Salmon. Il professor Cooke inizia a raccogliere dati prima, partendo dai Social Network, poi, dai testi scritti dalla stessa Alice quando lei frequentava la scuola. Entra in possesso del suo diario segreto. Poi, esce allo scoperto, chiede anche in televisione, fa degli annunci pubblici: chi vuole parlare con lui di Alice, chi ha qualcosa che le appartiene o vuole raccontare un aneddoto o un episodio, più o meno, può mettersi in contatto con lui.
Scopriamo così che Alice, come ognuno di noi, aveva un segreto e non poteva più tenerlo per sé, anche se questo avrebbe potuto rivelarsi molto pericoloso.
Quindi, un giorno, Alice torna nella casa dei suoi genitori, nella cittadina in cui è cresciuta e dove ha studiato, e la mattina dopo è morta. Se non è stato un incidente, allora forse quel segreto ha scatenato la mano di un astuto omicida.
Ma il suo segreto è davvero morto con lei? Davvero la storia di Alice finisce quando finisce la sua vita?
Molto di lei continua anche dopo la sua morte attraverso le testimonianze e i ricordi di coloro che ancora parlano di lei e possono far luce sulla sua fine, rimettendo in ordine quelle che Jeremy definisce le "schegge evanescenti di Alice". Le storie e i segreti non muoiono mai se c’è qualcuno che le racconta.
Molto originale la tecnica narrativa di Richmond che ingarbuglia l'intreccio, facendo di TUTTO CIÒ CHE RESTA un romanzo corale, un giallo informatico a più voci e di conseguenza con più stili, registri linguistici e focalizzazioni interne ai personaggi. È una strategia di successo che, in un modo completamente inedito, dà agli amanti dei gialli un romanzo scioccante per riflettere sulla complessità e l'abbondanza di materiali personali che diffondiamo online, ma anche per arrovellarci alla ricerca della verità rimettendo ordine nella confusione dell'etere. Il nome dell'assassino è già scritto. Basta leggere tra le righe. Basta trovarlo !?!?

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