Tre secondi
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Opinioni inserite: 8
PER MORIRE BASTANO TRE SECONDI
Piet Hoffman è da anni un informatore della polizia, ben infiltrato come talpa in un’organizzazione criminale polacca, la quale traffica e smercia stupefacenti sul territorio svedese.
Durante un trasferimento di droga fra la Polonia e la Svezia un poliziotto viene assassinato alla presenza di Hoffman, che non riesce ad impedire l’omicidio.
Mentre Ewert Grems, commissario della polizia di Stoccolma indaga sul delitto, Hoffman entra in un carcere di massima sicurezza, apparentemente per incrementare i traffici dell’organizzazione polacca, in realtà come informatore della polizia con lo scopo di sradicare il traffico di droga all’interno delle carceri. Ma qualcosa va storto e Hoffman, o meglio Paula, il suo nome in codice da informatore, dovrà diventare un vero criminale se vorrà sperare di sopravvivere.
Un’idea originale, una trama innovativa raccontata in maniera accattivante e coinvolgente. Gli autori riescono ad approfondire la psicologia di diversi personaggi, dallo strano commissario Grems, all’ex galeotto Paula, combattuto fra l’amore per la moglie e la necessità di non soccombere.
Mi ha colpito in modo particolare il racconto dell’angoscia e del terrore di Hoffman rinchiuso nel carcere dopo che la situazione è precipitata, sentimenti nei quali il lettore non può fare a meno di immedesimarsi. Consigliato.
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3 secondi - un attimo
questo romanzo è scritto piuttosto bene e la storia è molto scorrevole. l'ho letto tutto d'un fiato in due giorni. Ci si immedesima facilmente con l'infiltrato Paula e la storia non risulta mai noiosa o lenta.
mi sembra buona la ricostruzione della gestione degli infiltrati da parte della polizia svedese e le prevaricazioni a cui viene sottoposto il buon Piet fanno un po' arrabbiare.
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thriller scandinavo doc
Un thriller ambientato nel mondo della malavita svedese. Un infiltrato della polizia, dopo essersi guadagnato la fiducia di una organizzazione criminale che opera nel traffico di droga, entra in galera per conquistare il mercato della droga delle carceri svedesi. Purtroppo una volta dentro, perde i contatti con l'unico poliziotto che conosce la sua vera identità, e suoi "complici" criminali vengono a conoscenza del suo doppio gioco. Si ritroverà così con le spalle al muro...
Consigliato agli amanti dei thriller "alla Larsson".
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Tre secondi....magari!
Attratta dalla copertina, dall'ottimo marketing e dalla fama che ormai ha elevato tutti gli scrittori scandinavi ad autori di best seller, ho comprato ed iniziato a leggere questo ennesimo "libro dell'anno".
Nulla di più falso fu mai scritto. Lento, noioso, prolisso e angosciante. Pagina dopo pagina ho sperato in un cambiamento di rotta da parte dei due scrittori, ma fino alla fine sono rimasti coerenti con il resto del libro...
Sconsiglio a chiunque abbia apprezzato i più famosi scrittori della penisola più fredda d'Europa.
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Angosciante!
Come da titolo questo libro è veramente angosciante, la storia di Paula, agente infiltrato nella malavita e nel carcere, è di quelle che ti tengono incollato alle pagine e quando arrivi alla fine è come una sorta di liberazione.
Se ci si immedesima nel protagonista, e non si può farne a meno, si può percepire la tensione del suo lavoro, un lavoro che si regge su continue menzogne e potrebbe crollargli addosso da un momento all'altro, sopratutto quando è in carcere senza protezione.
Lettura consigliatissima a chi ama il thriller adrenalinico.
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Coinvolgente e mozzafiato
A me è piaciuto moltissimo questo libro che mi ha tenuto aggrappato fino alle ultime pagine. Eroi ed anti-eroi si accavallano in questa storia che ahimè è basata su storie che si verificano quotidianamente nelle prigioni di tutto il mondo. Mi è sembrato anche un pò diverso dal solito filone scandinavo e con qualche elemento di originalità.
Decisamente consigliato.
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TRE SECONDI di Roslund & Hellstrom
L'ennesima uscita di un thriller strillato come l'ennesimo capolavoro assoluto dell'anno si rivela pero' questa volta in grado di mantenere - almeno in parte - quanto promettono le spesso ingannevoli fascette pubblicitarie che ormai accompagnano indiscriminatamente opere d'arte e ciofeche illeggibili.
Da qualche mese mi sono stufato del "giallo nordico", dopo la crescente delusione maturata leggendo i tre romanzi di Larsson (delusione accentuata ulteriormente dalla visione degli sciatti omonimi film svedesi), dopo una piacevole-ma-niente-piu'opera di Anne Holt e, in controtendenza rispetto a questi ultimi, dopo la felice scoperta della coppia Sjowall/Wahloo che mi ha fatto chiudere il capitolo con piu' ottimismo.
Ora e' toccato a Tre secondi, che si rivela subito un romanzo teso, avvincente, forse un po' convenzionale, a volte prevedibile, ma assolutamente godibile nella sua stuttura veloce ed avvolgente.
Eterno e non nuovo confronto a distanza tra due protagonisti non certo originali ma tratteggiati con sapienza: l'uno, ex criminale ora infiltrato come talpa in un giro di traffico di droga nelle carceri svedesi, e destinato a venir "bruciato" dai suoi stessi illustri datori di lavoro; l'altro, un classico poliziotto vicino alla pensione, afflitto da mille acciacchi fisici e psichici, da sensi di colpa paralizzanti, scostante quanto determinato sulla pista fiutata, scontroso e antipatico con i colleghi, ma assolutamente adorabile per i lettori.
I due si inseguono per tutto il "film" (ops - racconto, ma sembra davvero un film, un bel film alla Michael Mann!), si rincorrono e si cercano ma non si incontrano mai, anche se.. .
Speriamo che gli americani (e non gli svedesi, per carita', che hanno appena affossato la gia' fiacca e verbosa trilogia larssoniana) ci facciano davvero un film. Mann ne trarrebbe quasi certamente un capolavoro, sul genere di Heat-La sida (ma sperare in una cosa del genere e' come credere ai miracoli o al super-enalotto); tuttavia anche un abile mestierante come McTiernan, Gary Gray o Renny Harlin potrebbe realizzare un blockbuster con i fiocchi.
Protagonisti gia' individuati: Jason Statham e' la talpa Piet Hoffman/Paula, mentre il grande Johm Lithgow e' il nevrotico Ewert Grems, anche se i piu' gli preferirebbero il piu' noto Al Pacino.
Aspettiamo, aspettiamo dunque..che il film si fara'..ma intanto passiamo ad un altro libro..e cambiamo decisamente genere..
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3....oo...
...3 secondi...veramente ho impiegato un secolo a finirlo!Una trilogia su cui si fonda tutto il mattone ossia: 1)la criminalità contemporanea; 2)le forze di polizia; 3)il sistema penitenziario. "Un triller incalzante".... io per dirla in 3 parole l'ho trovato: davvero molto noioso. E poi trovo veramente disumano utilizzare risorse umane solo per combattere e controllare lo spaccio di droga.