Tommyknocker. Le creature del buio
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GLI ALIENI SECONDO KING
Fanta-Horror, che non fa mai davvero paura.
E' il solito King, ma non nella sua versione migliore.
Il solito mare di pagine, il solito mare di parole, ma questa volta, al contrario del solito, i tasselli non finiscono tutti al loro posto.
E' un buon romanzo, non bellissimo ma neppure da buttare.
Lo stile è proprio quello a cui l'autore ci ha abituato, un mare di avvenimenti che converge piano piano verso in centro del bersaglio.
Il problema è che il "piano piano", questa volta è davvero troppo "piano piano", e non tutte le situazioni descritte alla fine hanno una loro collocazione logica.
Per me leggere King è una sicurezza, quando non so cosa leggere, leggo un King, comunque vada so che non mi deluderà.
Leggere un romanzo di King per me è come andare in un ristorante dove andavo con mio padre fin da quando ero bambino, il locale è stato ristrutturato, diversi piatti sono nuovi o cambiati, ma alla fine sai che non rimarrai deluso da ciò che mangi.
In questo caso però, king mi ha portato un minestrone di trippa, e già la trippa non è il mio piatto preferito, in più nell'abbondante calderone ci ha infilato troppi ingredienti, davvero troppi, e la trippa alla fine era davvero troppo poca...
Il finale è un colpo di coda vigoroso, il ritmo si fa serrato, e tutta l'azione che ho aspettato per oltre settecento pagine sembra essere cacciata a forza nelle ultime venti.
Ma non basta.
Non basta perché questo libro è discreto, non male, ma sicuramente non un ottimo romanzo, troppo lento e troppo "pretenzioso".
King quindi non ha sparato la solita pallottola assassina, ma solo una cartuccia a salve che ha fatto un sacco di rumore, un sacco di fumo, ed alla fine mi ha anche fatto anche saltare sulla sedia, ma solo alla fine.
Indicazioni utili
- sì
- no
"Nulla è destinato, sulla terra, a durare x sempre
"Ieri notte a tarda ora,
i Tommyknockers, i Tommyknockers
hanno bussato e oggi ancora,
Vorrei uscire, ma non so se posso,
Per la paura che m'hanno messo addosso!"
Non so per quale motivo..ma un po' a causa della copertina, un po' a causa del nomignolo (Tommyknockers appunto) ho sempre avuto l'impressione che questo romanzo avesse come protagonisti strani e diabolici folletti della foresta..ebbene niente di più sbagliato.
Il libro parla di UFO.
E ammetto di aver notato più di un'analogia con il successivo The Dome, sempre del Re, del 2009.
E' un libro molto corposo, ma come sempre lo stile di King cattura e accompagna il lettore attraverso un viaggio incredibile e agghiacciante, geniale nella sua idea.
Senza dilungarmi sulla trama, vorrei sottolineare ancora una volta la grandezza dell'autore nel miscelare momenti di tensione e suspance a momenti commoventi, in grado di rapire, a storie fatte di odio di amore e di amicizia in un mix assolutamente fluido e scorrevole, mai prolisso.
Forse rispetto alle altre sue opere, il Re qui forse riesce meno ad affascinare construendo una trama solida ma con dosi di pathos che non raggiungono di certo le vette di altre sue opere (vedi Shining, It o 22/11/1963...per citarne alcuni) ma in ogni caso ci offrono un'ottimo libro dal sapore horror/fantascientifico.
La suddivisione dei capitoli è stata a mio parere una scelta azzecatissima, ognuno infatti (a parte un paio di lughezza superiore) risulta composto da poche pagine, a voler spezzare gli eventi narrati e a tenere sempre vivi l'interesse nel lettore.