Time Riders
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Reclutati a protezione del tempo
Liam, 16 anni, assistente di bordo sul Titanic nel 1912 quando lo conobbe.
Maddy, 18 anni, appassionata di computer vive nel 2010 quando tutto accadde.
Saleena, 12 anni, giocatrice di Pidoku prelevata nel 2026 a un passo dal bruciare viva.
E’ così che sono stati scelti, oltre che per capacità di ognuno (l’intraprendenza, l’intelligenza e la memoria visiva), perchè stavano tutti per morire.
Infatti non c’è possibilità di ritorno dalla decisione che sono obbligati a prendere.
E’ Mr. Foster a porre la domanda a Liam poco prima dell’inabissamento del Titanic su cui stava prestando servizio, a Maddy secondi prima dell’esplosione di una bomba terrorista nascosta nell’aereo su cui stava volando come passeggera, a Saleena durante l’incendio scoppiato nell’appartamento in cui viveva. Salvati in extremis da questo strano uomo anziano.
La domanda… vuoi vivere?
Perchè lui stà per arruolarli nell’Agenzia, un ente segreto dedito alla protezione del tempo da qualsiasi interferenza esterna che ne possa alterarne il naturale scorrimento. La cellula di cui andranno a riempire i posti vacanti è quella di New York, sospesa in una bolla di tempo che gravita tra il lunedì 10 e il martedì 11 settembre del 2001. Esatto, poco prima degli attentati che misero in ginocchio l’America e crearono un numero spaventoso di vittime. Ma dopo i primi momenti di disorientamento e di addestramento, devono subito mettersi al lavoro. La prima missione arriva inaspettatamente presto quando, uno scienziato del 2066 tale Paul Kramer, assieme a un piccolo manipolo di mercenari, si impossessa della prima macchina del tempo costruita, nascosta niente meno che negli archivi del Museo Americano di Storia Naturale.
Le intenzioni di Paul e del gruppo di militari è di tornare indietro nel tempo, precisamente al 15 aprile del 1941, in Germania vicino al Nido dell’Acquila dove Hitler si era momentaneamente ritirato per preparare i piani di invasione della Russia, durante la Seconda Guerra Mondiale, e cambiare dastricamente il futuro che, nel 2066, non è certamente roseo per la popolazione umana.
Qui riesce a farsi largo fino ad arrivare al Führer e ne diventa il braccio destro, cambiando così la storia che noi tutti conosciamo.
Nel medesimo momento, nella New York del 2001, Sal, Maddy e Liam ricevono una scossa che li avvisa che qualcosa di preoccupante è successo. Sensazione confermata quando usciti dal “covo” trovano una nuova NY City ad aspettarli…una città grigia, monotona e repressa. Sottomessa ad un regime molto simile a quello nazista.
E’ il momento per i ragazzi di entrare in campo e sistemare il tempo!
Nonostante alcune incongruenze, situazioni al limite che mi hanno fatto storcere il naso un paio di volte, si tratta di un racconto molto appassionante. Adattissimo ai ragazzi, per farli avvicinare in un modo tutt’altro che classico alla storia, e per noi grandicelli per rispolverare avvenimenti in una chiave più divertente e spensierata.
Anche un modo per insegnare e far ragionare sulle possibilità e probabilità in cui stiamo spingendo il nostro futuro, quello che ci attende dietro l’angolo. Quello che stà portando il nostro pianeta e noi stessi in una situazione ingestibile.
Un libro che fa riflettere molto e bene. E allo stesso tempo diverte e fa sperare che ci sia sempre un’altra possibilitò, se si è in grado e si ha la volontà per cercarla.