Sulla pelle
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Una storia "malata"
Dopo aver letto "L'amore bugiardo" e "Nei luoghi oscuri", non potevo farmi mancare quest'altro libro della Flynn, che ormai è diventata una delle mie scrittrici di thriller preferite. Sinceramente però rispetto agli altri due suoi libri, questo mi è piaciuto meno.
Si tratta la storia di Camille, giornalista di Chicago, che viene rispedita alla sua cittadina di origine per seguire la storia di un presunto serial killer: due bambine sono state trovate morte e sono stati strappati loro tutti i denti. Per Camille si tratterà però soprattutto di un viaggio interiore, ritornare dalla famiglia con cui ha praticamente tagliato tutti i ponti e dove conoscerà per la prima volta la strana sorellastra Amma, dalla madre Adora con cui è legata da un rapporto di odio amore ma soprattutto si tratta di un viaggio alla riscoperta di tutte le sofferenze che l'hanno colpita quando era ragazzina. Infatti Camille ha vissuto un'adolescenza travagliata segnata dalla morte della sorellina, dall'anaffettività della madre, tutte cose che l'hanno portata a ferirsi: oltre a darsi a comportamenti sregolati, lei ama tagliarsi o meglio "incidere parole sulla sua pelle", ne è totalmente ricoperta.
A differenza degli altri due libri che hanno storie piuttosto intrecciate, in questo caso la storia si concentra sin da subito sulla madre e la sorella di Camille, si tratta di personaggi ben delineati anche se un po' inquietanti: la madre è fissata col vedere le figlie stare male per poter prendersi cura di loro, la sorellina tredicenne ma molto molto sveglia, gode dallo stare al centro dell'attenzione di tutti. Saranno proprio questi tratti delle loro personalità a rovinarle.
Camille si troverà ancora una volta a fare i conti con la sua famiglia e chissà come ne uscirà questa volta....
Ancora una volta la Flynn si riconferma scrittrice dai tratti molto forti, tuttavia rispetto agli altri due libri ho trovato la trama un po' meno intricata, ciò non toglie che sia un ottimo thriller!
Indicazioni utili
segni indelebili...
Camille si taglia,il suo corpo e' martoriato da incisioni... parole scritte da lei stessa...c'e' qualcosa nella sua infanzia che non riesce a mettere completamente a fuoco...la freddezza della bellissima madre,Adora, misteriosamente crudele...segnata dalla morte della figlia Mariam. Camille da Wind Camp si trasferisce a Chicago dove lavora per un giornale,dopo un orribile periodo passato in una clinica psichiatrica per cercare di curarsi,viene spedita in missione giornalistica nella piccola citta' della sua infanzia,in cerca di scoop:una bambina e' scomparsa e un'altra,poco tempo prima,e' atata uccisa:niente violenza sessuale,solo denti strappati. La polizia non e' ancora stata in grado di trovare l'assassino.Per Camille tornare in quella piccola dannata cittadina del Missouri significa riaprire vecchie profonde ferite della sua strana e triste infanzia e della sua perversa e dolorosa adoloscenza... ritrovarsi faccia a faccia con la mentalita' ristretta di certe sue coetanee,con la noia,i petegolezzi ed una crudelta',quasi da parte di tutti...sottilmente nacosta... affrontare Adora,nella sua splendida e immacolata casa,risposata con Alan,un uomo asettico,e la piccola sorrelastra,Amma,tredicenne bellissima, anche troppo emancipata,intelligente e furbissima... dal fascino misterioso e dagli strani e ambigui comportamenti.Presto anche il corpo della bambina scomparsa verra' ritrovato... ancora denti strappati...La protagonista,tra una crisi e l'altra, forti scontri con la madre e la conoscenza con Amma...si ritrovera' davanti agli occhi delle sconvolgenti realta'...che faranno luce sugli incubi della sua infanzia...un finale con un colpo di scena AGGHIACCIANTE...ma che man mano il lettore riesce lui stesso a scoprire...un crudele intreccio psicologico sui drammatici affetti materni patologici nel quale, Gillian Flynn, ci conduce con eccellente sapienza...