Sotto tiro
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In mezzo al niente
Un postino consegna una busta e scopre un efferato omicidio di un’intera famiglia. Un agente speciale del Comando dell’Esercito degli Stati Uniti viene mandato ad indagare e si apre un mondo di intrighi molto più grande di quello che poteva sembrare, il tutto ambientato nella terra del carbone, una zona remota della Virginia, con una catena di uccisioni che è destinata ad aumentare i propri anelli. Nel dipanarsi della storia, raccontata con un stile ricco di frasi brevi e dialoghi serrati, che, anche solo nella loro forma di scrittura, creano suspence nel lettore, incontriamo una miriade di personaggi minori, ognuno dei quali brilla per particolarità e caratteristiche proprie ed entriamo in prima linea anche nelle fasi di analisi delle scene dei crimini. Il mio personaggio preferito è stato la co-protagonista, Sam Cole, una donna testarda e complicata, capace di passare dalla paralisi emotiva all’efficienza professionale in pochi secondi. Buono lo stile. Splendidi i personaggi. Bello il finale. Un po’ troppo fantascientifica la trama.
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Non si puo' uccidere cio' che non vedi arrivare
“Non si può uccidere ciò che non vedi arrivare”.
David Baldacci ne fa il motto di uno dei suoi personaggi, uomini eroici che non temono niente e nessuno, densi di sfumature psicologiche, carichi di abilità psicofisiche che li rendono esseri al di sopra della media, elementi che si sogna di incontrare e, perché no, anche di essere.
Nel thriller SOTTO TIRO ci presenta John Puller, un veterano di guerra e il miglior agente speciale del Comando dell’esercito degli Stati Uniti per le indagini penali.
A lui affianca una detective locale, Samantha Cole, e tutto acquista sfumature diverse, più avvincenti, e il nostro caro Baldacci non ci risparmia nessun colpo di scena, nemmeno quelli che non avremmo scelto di leggere. La sua strategia narrativa è stupirci sempre, complicare le situazioni, renderle avvincenti fino all’inverosimile per non permetterci di staccare gli occhi dalla pagina.
C’è un mix di intrighi in questa storia che solo Baldacci è capace di orchestrare e anche stavolta riesce a non deludere chi decide di leggere uno dei suoi romanzi.
Altro punto a favore di questo thriller paranoico è l’abilità di descrivere le vicende come se fossero le scene di un coinvolgentissimo action movie.
L’unica cosa che non mi sarei mai aspettata in questo thriller è Awol, ma è perfettamente integrato nella storia ed è un aspetto non indifferente che ci porta ad amare il personaggio di John Puller.
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Il testimone di Nora Roberts
Lo strangolatore di William Landay