So dove sei
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Non puoi nasconderti. Io ti troverò.
" E' assurdo che io pensi di poter fare una cosa normale come andare in un negozio vicino al tribunale. E' stupida la mia smania di respirare aria fresca, solo per qualche minuto, di andare e tornare a piedi. Sono sciocca a rifiutarmi di rinunciare ai gesti comuni."
Nella vita di Rafe esiste una sola persona a cui lui dedichi tutte le sue attenzioni, tutti i suoi istanti di vita, tutti i suoi pensieri, continuamente. Penserete che Clarissa è veramente una donna molto fortunata, senza volerlo è riuscita ad attirare l'attenzione di un uomo rispettato, un docente universitario; una persona a prima vista molto affidabile, insospettabile, ma spesso proprio dietro a questo "quadro" si ritrova la persona che non vorresti aver mai conosciuto...
Claire Kendal con il suo "So dove sei" ci racconta quello che molte donne (ma ultimamente anche gli uomini) hanno o stanno ancora subendo.
Come forse avrete capito, questo libro parla di stalking e Clarissa si ritrova a dover affrontare continuamente le attenzioni, da lei non volute, del suo stalker Rafe.
La protagonista si ritrova a dover rinunciare ad ogni gesto comune, come andare a fare la spesa o una passeggiata, che per lei diventano delle vere e proprie imprese, perché ogni attimo è buono per Rafe.
Non solo la difficoltà di vivere in uno stato costante di paura ed ansia, ma soprattutto la difficoltà di farsi credere dagli altri perché come molti ben sanno gli stalker sono spesso persone "molto rispettabili".
La Kendal ci racconta con un realismo sorprendente la forza di una donna che cerca di fare di tutto per sopravvivere e il fatto di partecipare, come giurata ad un caso analogo al suo, gli fa capire che non sempre la giustizia aiuta i "buoni".
Con un crescendo di adrenalina, ci ritroviamo immersi in questo thriller psicologico in cui l'autrice non tralascia niente e che non può lasciarci indifferenti. La sua scrittura è reale e intensa e il fatto che questo sia un esordio, fa promettere molto bene per il futuro.
"Come tutte le migliori fate madrine, la signorina Norton è autoritaria. SI alza in piedi per andarsene...ma non senza avermi dato un ultimo ordine. Non aspettare troppo, mia cara."".
Lo consiglio.
Buona lettura!!