Sentiero nero
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Opinioni inserite: 4
Freddo intenso
E' il terzo thriller, sempre più bello. In questo libro compaiono elementi che lo fanno diventare anche un giallo politico. Ma ciò che più ti colpisce e lascia il segno è il paesaggio scandinavo, quel freddo che ti senti nelle ossa ed il calore umano di Rebecka, sempre più descritta e dipinta come una donna davvero speciale. Forse l'autrice si identifica un pò in lei, perchè c'è un qualcosa che ti prende di questa protagonista e ti rimane dentro, con tutti i suoi pensieri.
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Poco coinvolgente
Mi spiace pronunciarmi negativamente su un libro, purtroppo questo "Sentiero nero" mi ha lasciato molto perplesso.
Non leggo molto i noir o i gialli, ma recentemente avevo letto Stieg Larsson e mi è piaciuto, per cui mi sono detto "proviamo ancora con i famosi gialli scandinavi". Ho preso questo un po' a caso, e ne sono rimasto deluso.
La trama è abbastanza inconsistente, prevedibile e scontata, e non è riuscita a coinvolgermi. Ci sono ramificazioni che non portano da nessuna parte, un po' morte. La descrizione dei pochi momenti di azione è molto plasticosa e suona falsa. I racconti che si riferiscono a momenti passati, al di fuori del tempo in cui si svolge l'azione principale, sono noiosi e non aggiungono spessore alla vicenda né ai personaggi. A tale proposito, ancora più della trama mi hanno deluso i personaggi: vacui, poco definiti, nessuno che resti impresso o che faccia riflettere, stereotipati e, se posso esprimermi così, di carta.
Giudizio negativo su tutta la linea. Proverò altrove.
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Sentiero ghiacciato.
Terzo caso per l'ormai inseparabile coppia Martisson-Mella.
Questa volta ad essere uccisa è una donna, Inna, che viene ritrovata torturata e uccisa, in un capanno sul ghiaccio.
Da qui inizia l'indagine che porterà le due protagoniste a scoprire una rete di legami politici ed economici che sparge il suo veleno in tutto il mondo: omicidi, finanziamenti illeciti, insider trading, guerre per il potere e la ricchezza.
Il romanzo inizia, come gli altri, in modo pulito e accattivante. Si perde il pathos nella parte centrale dove la narrazione rallenta e diventa un po più confusa. Ma come nei primi due, è nei capitoli conclusivi che la scrittrice regala al lettore il meglio di se.
Consigliato.
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fiato sospeso
di solito il primo romanzo di un autore è il migliore.ho iniziato on tempesta solare ho continuato con il sangue versato e ho finito con sentiero nero; mi devo smentire questa volta xche' dei tre sentiero nero e' quello che mi è piaciuto di piu.Non penso dipenda dal fatto che ho cominciato a conoscere meglio i protagonisti..la trma è avvincente,è meno crudo rispetto ai primi due,forse anche piu facile da leggere ma in certi punti la scrittura è cosi efficace che ti toglie quasi il respiro..mi piace Rebecka in particolare alla fine quando si lascia finalmente andare, si lascia amare e ama..finalmente anche x lei dopo tanto buio e dolore un "sole di mezzanotte" che ni auguro duri piu a lungo del sole di mezzanotte reale.non vedo l'ora di gustarmi l'ultimo sperando non i deluda!