Se morisse mio marito Se morisse mio marito

Se morisse mio marito

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Una proposta molta insolita quella che Poirot riceve dalla celebre diva Jane Wilkinson: cercare di convincere il marito di lei a concedere il divorzio. Poirot, incuriosito, accetta ma scopre che la cosa è ancor più strana di quanto si aspettava: il marito, il vizioso Edgware, infatti aveva già ampiamente acconsentito a divorziare. Quando poi, qualche giorno dopo, il nobiluomo viene assassinato, e l'ispettore Japp arresta la moglie, sospettata del delitto, Poirot può intervenire a ragion veduta. Che movente poteva avere infatti la meravigliosa Jane Wilkinson?



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.7  (3)
Contenuto 
 
3.7  (3)
Piacevolezza 
 
4.0  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Se morisse mio marito 2024-05-30 11:42:44 La Lettrice Raffinata
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    30 Mag, 2024
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La vedova allegra

Dopo aver imbroccato una dopo l'altra una sequela di letture al più mediocri e al peggio terribili, sentivo la necessità di trovare rifugio in un porto sicuro. E chi meglio della cara Agatha poteva darmi il tanto necessario riparo? in particolare, la mia scelta è ricaduta su uno dei suoi più apprezzati gialli tra quelli in cui compare la figura del pavonesco Hercule Poirot, ossia "Se morisse mio marito". Un titolo che stravolge nella forma l'originale britannico, pur mantenendone la sostanza, a differenza di quanto succede con la discutibile versione statunitense "Thirteen at Dinner": avrà anche senso nel contesto della narrazione, ma non trasmette granché per quanto riguarda il giallo di fondo.

Come spesso accade, ci troviamo in un momento storico parallelo al periodo di pubblicazione, ovvero gli anni Trenta. In realtà, la premessa ci informa che gli eventi raccontati hanno avuto luogo tempo prima, ma solo adesso il solito capitano Arthur Hastings si sente pronto a svelarli al grande pubblico. Il motivo di tanto mistero è presto detto: la vittima è George Alfred St. Vincent Marsh, quarto baronetto di Edgware, una figura tanto in vista da suscitare un certo interesse da parte dei curiosi. Prima di arrivare al delitto assistiamo però all'incontro tra il duo protagonista e l'attrice Jane Wilkinson, moglie di Lord Edgware dal quale spera di ottenere presto il divorzio grazie proprio al buon Hercule. Questi suoi tutt'altro che discreti propositi la portano a finire logicamente in cima alla lista dei sospettati non appena il cadavere dell'uomo viene rinvenuto soltanto un paio giorni dopo nella biblioteca.

Il cast è ancora una volta formato da personaggi molto carismatici, seppur a tratti caricaturali; tra questi spicca ovviamente Jane Wilkinson, nei panni della vedova meno affranta della Storia, però anche caratteri meno centrali -come l'imitatrice Carlotta Adams ed il capitano Ronald Marsh, che si fa subito notare per l'eccessiva sicurezza di sé- riescono a incuriosire il lettore. Ovviamente Poirot ed Hasting sono sempre dei protagonisti piacevoli da seguire, e la loro dinamica risulta al solito efficace grazie ai continui punzecchiamenti, anche se avrei preferito qualche risposta accomodante in meno da parte dell'ex capitano. Un altro elemento interessante all'interno del cast è l'ispettore James Japp, già apparso in altri romanzi e racconti, che qui si fa carico di una parte delle stroncature di Poirot, incassandole quasi con orgoglio.

Il secondo, grande merito della prosa è quello di delineare un mistero complesso e ben articolato, seppur all'apparenza possa risultare più semplice da seguire rispetto ad altri. Questa sensazione non rende però meno avvincente la lettura, anzi per quanto mi riguarda sono convinta possa spronare ancor di più il lettore a mettere al lavoro le sue celluline grigie. Come sempre, sistemare al posto giusto tutti i pezzi del puzzle non è affatto semplice, eppure il punto di vista più rintronato del solito di Hastings penso possa fornire un piccolo aiuto in questo senso.

E nel caso i suoi granchi clamorosi non vi sembrino sufficienti, potete sempre ripiegare sulla prefazione, che fornisce dei suggerimenti alla risoluzione del giallo fin troppo spoilerosi per i miei gusti: forse sarebbe stato meglio leggerla una volta terminato il romanzo! In generale, la recente edizione non brilla per qualità, essendo farcita da un gran numero di refusi, in alcuni casi di battitura ma sopratutto nella coniugazione dei verbi. Una constatazione alquanto infelice se consideriamo che si tratta di un classico pubblicato quasi un secolo fa, e dal prezzo tutt'altro che conveniente.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
20
Segnala questa recensione ad un moderatore
Se morisse mio marito 2017-07-20 06:59:47 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    20 Luglio, 2017
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Delitto perfetto

I gialli di Agatha Christie sono caratterizzati da intarsi che si incontrano perfettamente, da percorsi tortuosi, ma che portano alla meta secondo un programma prefissato e ampiamente collaudato, nonché da delitti che, pur sfidando i limiti della logica, alla fine risultano perfettamente comprensibili nella loro esecuzione, tanto da poterli definire perfetti. Ma perfetti non sono, perché l’investigatore di turno, che potrà essere di volta in volta Poirot o miss Marple, riesce a scovare una piega, anche minuscola, tale comunque da far assicurare il colpevole alla giustizia. Anche Se morisse mio marito non diverge da questa impostazione di massima; se c’è qualcosa di diverso, invece, è l’immagine di un Poirot coinvolto, incolpevolmente, in un omicidio. La vicenda di una moglie che ha necessità di sbarazzarsi del marito non in tribunale con una sentenza di divorzio, ma diventando vedova, di per sé non presenta particolari originalità, tranne nell’inserimento di un personaggio che possiamo chiamare controfigura, senza andare tuttavia oltre, per non anticipare gli sviluppi della trama. Ecco, questa perfezione di incastri tipica della Christie è quella che da giovane apprezzavo e che ora avanti negli anni, considerata la sua impossibilità, avverto stucchevole, e poi quel modo di narrare compassato, flemmatico da old british finisce con il rendermi ancor meno piacevole la lettura. I personaggi sono marionette, mancando di una fine analisi psicologica, tanto che chiuso il libro si dimenticano subito. Quindi quello che poteva sembrare l’occasione per una piacevole evasione sdraiati in spiaggia sotto l’ombrellone, dopo poche pagine, almeno in me, è motivo di stizza, perché tutta questa perfezione irreale finisce con il far diventare un omicidio l’opera di un cesellatore preoccupato solo che tutti i pezzi combacino perfettamente, senza acuti e innalzamenti di toni, ma anche senza particolari meriti.
Da leggere per chi è un sostenitore di Agatha Christie; quanto a me credo che non ne leggerò altri.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore
Se morisse mio marito 2013-11-30 14:48:11 MrsRiso13
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
5.0
MrsRiso13 Opinione inserita da MrsRiso13    30 Novembre, 2013
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Paris or not Paris

Donne fatali, fredde e ammalianti che coinvolgono Poirot affidandogli strani incarichi e cercando di gettargli fumo negli occhi. Intrighi complicati e ingarbugliati che traggono inizialmente in inganno anche l'esperto Hercule. Vita di spettacolo e giochi di capricciose star raccontanti dal fido amico Hastings mettendo in risalto sia l'iniziale impasse del belga dalle celluline grigie in fermento sia la geniale intuizione che lo porterà a scoprire la verità.
“Se morisse mio marito” sembra una partita a carte scoperte, non ci si può sbagliare, il giallo è chiaro e l'assassino si palesa fin dalle prime pagine. Sicuri di avere la vittoria in pugno, si continua a leggere sfidando la Christie, che sorniona se la ride. La trama fila e i personaggi, rappresentanti del più tradizionale “english style”, calcano le scene ingarbugliando le vicende. Le carte viste sembrano scomparse e la certezza della conoscenza si affievolisce mentre la partita scorre e la vittoria si allontana vittima del solito sublime bluff di “agathiana” fattura. La regina del giallo fa sempre apparire possibile l'impossibile, intrappolando lo sprovveduto lettore in un gioco di specchi dove nulla è come sembra e tutto può cambiare fino all'ultima riga.
Semplicemente degno classico d'autore!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Agatha Cristhie, giallo classico
Trovi utile questa opinione? 
190
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale
Qualcun altro
Il misterioso caso degli angeli di Alperton
I fantasmi dell'isola
La porta