Scuola omicidi
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Frusta o bastone
Un bel giallo, di quelli d'altri tempi, che ci racconta una storia complessa, piena di personaggi, con delitti e inganni, ma lo fa con delicatezza, rispetto dei personaggi e dei lettori. New Scotland Yard nelle vesti di Barbara Havers e di Thomas Linley sono chiamati ad indagare su un ragazzo trovato morto a fianco di un cimitero. Si tratta dello studente di una prestigiosa scuola vecchio stile di quelle dove ancora contano più le tradizioni e l'apparenza rispetto alla sostanza. La maggiore difficoltà che incontreranno i due sarà proprio quello di sfondare il muto di silenzio che avvolge la scuola. In sostanza tutto quello che succede nella scuola deve rimanere nella scuola, ma non solo, vige un codice d'onore che impone il silenzio e il divieto di fare la spia. Piano, piano, con la loro consueta tenacia i due investigatori riescono ad arrivare a capo non solo dell'omicidio, ma anche di tutto quello che la scuola ha abilmente nascosto sotto un tappeto di perbenismo.
A fianco delle indagini tutta una serie di drammi che coinvolgono le vita private degli investigator. Normalmente sarei stata infastidita da tanta invadenza, ma in questo caso la George è stata abile nel fornirci poche informazioni alla volta, così da incuriosirci senza però distrarci dalla indagini, per poi, alla fine, con l'assassino in carcere tornare sui suoi passi e fornirci le ultime novità sulle vite di Barbara, Thomas, Helen, Simon e Deborah.
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Scuola omicidi
Un giallo magistrale; una trama avvincente che aggiunge, con acume e perspicacia, i successivi pezzi fino alla realizzazione del puzzle conclusivo. I personaggi sono descritti in profondità, così come anche i vari luoghi che compongono la storia; come spesso accade negli altri romanzi dell'autrice, molti sono i sospettati che avrebbero un valido movente per il delitto; alla fine, comunque, la matassa si dipana in maniera sorprendente indirizzata alla giusta conclusione. Un capolavoro.
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Terzo appuntamento..."Che l'onore sia la frusta o
Ci risiamo, che "bellezza" intrapendere la lettura dei gialli di Elizabeth George, è veramente una goduria al palato del lettore avido di mistero e di giallo. I personaggi principali sono adorabili: Linley, Havers, Simon, Deborah ed Helen hanno sempre qualcosa di corposo della loro vita da aggiungere al delitto che si è consumato. La storia è intrigante, muore un giovane studente di un college britannico, quindi immaginatevi quanti indizi e quante scatole cinesi che si susseguono. Sono sempre più stupita delle nuance che l'autrice sa creare e che danno quel tocco in più costringendoti a rimanere incollato tutto il tempo fino alla parola fine.