Scomparsa
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Opinioni inserite: 10
Originale
Non è un thriller dove si sta col fiato sospeso per la sorte della vittima in quanto la struttura stessa del romanzo , la protagonista che racconta la vicenda ad una psicologa, lascia intuire che sopravviverà.
Ma come ? Con quali conseguenze ?
La giovane agente immobiliare Annie viene rapita da un folle che la segrega in un luogo isolato e la sottopone ad ogni sorta di tortura psicologica e violenza fisica in un delirante ideale di vita coniugale basata su regole ferre e insane.
Se dal punto di vista della tensione per "quel che succederà" il libro è fiacco, d'altra parte è molto coinvolgente il racconto di Annie, la descrizione della lucida follia del rapitore, la sua angoscia in certi momenti ti sfiora e ti fa rabbrividire.
Annie ritorna ferita nel corpo ma soprattutto nella psiche, è minata la sua fiducia negli altri, si sente sempre in pericolo, è piena di paranoie e fatica a rapportarsi serenamente con chi le vuole bene.
Scoprirà che una tragedia del genere ha toccato in maniera drammatica non solo la sua vita ma anche quella di chi le stava accanto e la aspetteranno altre prove durissime.
Qui il libro prende vigore e diventa intrigante fino alla sconvolgente rivelazione finale, che può sembrare assurda e inconcepibile, ma la cronaca quotidiana ci ha insegnato che, purtroppo, accade anche questo, in una macabra gara a chi sia più folle. .
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HOPE...
Libro d’esordio per Chevy Stevens, libro che ha avuto un grande successo editoriale, che ha diviso indubbiamente i lettori, tra chi ha trovato la storia originale ed emozionante e chi invece l’ha trovata piatta e poco avvincente.
L’autrice, bella ed affascinante ha un passato di agente immobiliare, e proprio questa è la professione che svolge Annie, la protagonista di “scomparsa”.
Il titolo fa già presagire il destino che può aspettare la protagonista, ed infatti è proprio ciò che accade….
Provate a pensare…. Entrate nei panni della protagonista, avete un immobile da far vedere attraverso un iniziativa definita “open House”, chiunque fosse interessato nella giornata, si può liberamente fermare e voi siete lì, disponibili ad illustrare l’unità abitativa.
Nessun accordo, appuntamento stipulato in precedenza, nessun nominativo, indirizzo, recapito telefonico segnato in agenda, nessuna possibilità di “controllo” degli eventuali avventori…
E’ così che compare il vostro aggressore, proprio mentre state per andarvene, pregustando la serata da passare in compagnia del fidanzato…
ZAC!! In un battito di ciglia la vita che avete conosciuto fino in quel momento, cambia improvvisamente, Non sapete dove siete, in balia di chi, venite picchiate, violentate, obbligate a rispettare insulse regole legate alle solite attività quotidiane, dai pasti, ai bisogni fisiologici, alla possibilità di esprimere anche solo un minimo desiderio, dolore, disperazione………
Ma Annie non si arrende, sfido chiunque a mantenere anche solo un barlume di sanità mentale…. La nostra “eroina” è una grande figura femminile, trasmette forza, ingegno, intelligenza, e speranza….
La storia viene raccontata dalla viva voce della protagonista, durante le sedute dalla psicoterapeuta, quindi si alternano capitoli inerenti al passato e capitoli legati al presente. Facilmente intuibile che Annie non è deceduta in seguito al rapimento, ma cosa ha vissuto Annie nei mesi di prigionia? Come vive Annie il presente? Come è cambiata?
La scrittura è fluida ed avvincente, l’epilogo originale ed inimmaginabile.
Io faccio parte della schiera di lettori che hanno apprezzato in toto questo romanzo di esordio, nel mio caso, il personaggio principale è e rimane Annie, l’attenzione del lettore è totalmente legata e soggiogata da ciò che passa per la testa di Annie e dagli innumerevoli risvolti psicologici che un evento del genere produce nella pische della persona.
Brava l’autrice a focalizzare l’attenzione su questo unico personaggio, descrivendo i personaggi secondari solo in funzione della vicenda “Annie”, quindi non troveremo descrizioni approfondite delle vite personali di altri figure. Questo per alcuni risulta in punto debole del libro, a mio parere invece è il suo punto di forza.
Consiglio in particolar modo alle mie QLettrici la lettura di questo libro, Annie vi rimarrà nel cuore… ma anche l'universo maschile se ha voglia può cimentarsi nella lettura... (ci mancherebbe!!)
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Una bella opera prima
Un rapimento.
Un anno intero da incubo, in balia di un aguzzìno psicopatico. Un incubo di soprusi e violenze, di regole folli e punizioni terribili. Questo libro mi ha ricordato un po' la storia terribilmente vera del rapimento della povera Natascha Kampusch, raccontata nel libro “3096 giorni”.
Ma questo , per fortuna, è un romanzo ed è solo fantasia. Ma fantasia ben costruita, magnetica, trascinante.
Quello che mi è particolarmente piaciuto, oltre la storia comunque ben elaborata ed articolata, è lo stile.
Il romanzo ha una sola voce, quello della protagonista, che racconta in soliloquio la sua drammatica avventura nel corso di ventisei sedute con la sua analista, intramezzando i fatti puri e semplici con i propri pensieri, paure, dubbi.
La bravura dell'autrice sta nell'aver saputo utilizzare il monologo, pur mantenendo intatta la tensione e la vivacità dell'azione.
Un'opera prima di tutto rispetto.
[…]
Sa, dottoressa, lei non è il primo strizzacervelli che vedo da quando sono tornata a casa. Quello che mi aveva indicato il medico di famiglia subito dopo la mia liberazione era un emerito idiota. In realtà, quel tizio fingeva di non sapere nemmeno chi fossi. Che cazzata: per non saperlo bisogna essere ciechi e sordi.
Accidenti, ogni volta che giro l’angolo salta fuori dal cespuglio l’ennesimo rompiscatole armato di macchina fotografica. Ma prima di tutto questo casino?
Prima, quasi nessuno aveva mai sentito parlare di Vancouver Island, e men che meno di Clayton Falls. Provi ora a nominare l’isola al primo che passa e scommetto che subito gli uscirà di bocca una frase del tipo: “Non è lì che è stata rapita quella donna, l’agente immobiliare?”
[…]
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Toccante, a tratti crudo ma avvincente
Premetto che questo libro mi ha toccato particolarmente in quanto madre di una bambina di 4 anni (non aggiungo altro però...). La storia è veramente incredibile, all'inizio l'unico aspetto positivo è sapere che la protagonista sta raccontando la storia del suo rapimento quindi il lettore è consapevole che si sia salvata da un'esperienza tanto stravolgente. Mi sono immedesimata moltissimo in quanto stesse vivendo Annie, sperando che ne uscisse prima possibile. Devo ammettere che alcuni capitoli sono stati davvero crudi e difficili da leggere. La seconda parte invece, riguardando l'indagine per scoprire chi l'ha fatta rapire, diventa più "leggera", se si può dire, anche se lo sviluppo finale è davvero inaspettato. Lo consiglio vivamente
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PAZZESCO,MAGNIFICO,SPLENDIDO.
Questo libro ti prende dal primo rigo fino all'ultimo. Scritto in maniera scorrevole, un thriller da lasciarti senza parole. La storia, così vera e atroce, riescie quasi a trasmetterti la sensazione di essere tu la protagonista della storia, la protagonista che passa un'anno di atrocità,violenze,abusi,traumi profondi. La protagonista che non si ritrova più una vita come tante altre, una vita cambiata da qualcosa che nessuno potrebbe mai aspettarsi. Una vita distrutta,spezzata a due dall'egoismo delle persone che la circondano.
Libro mozzafiato, da lasciare i brividi sulla pelle.
Lo consiglio assolutamente, merita di essere letto.
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pazzesco...
Scritto in maniera scorrevole e accattivante, questo thriller non ti permette di staccarti un momento...
Il fatto e' che non puoi fare a meno di immedesimati nella protagonista, provare la sua rabbia, la sua paura, il suo dolore, il suo odio...
E al colpo di scena finale pensi che no, non può essere vero...ma purtroppo lo e' perché certe cose non accadono solo nei romanzi, ma purtroppo anche e soprattutto nella realtà ...
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Scomparsa
La mia vicina d’ombrellone stufa di vedermi leggere libri tristi e poco adatti alla spiaggia ha deciso di prestarmi questo, “tanto per cambiare un po’” ha detto ed è stata un’ottima idea.
L’ho divorato in due giorni, prende già dalle primissime pagine e una volta incominciato non sono più riuscita a mollarlo.
Annie è una giovane agente immobiliare, una donna normale , un fidanzato, un rapporto un po’ burrascoso con l’ingombrante madre e il fardello di una gioventù al suo fianco non proprio spensierata a causa di un grave lutto che le colpisce. Un giorno viene rapita da uno sconosciuto che la tiene prigioniera la tortura e la violenta per mesi , isolati in uno chalet sulle montagne lui ha il pieno potere su di lei.
Ogni capitolo corrisponde ad un appuntamento con la sua terapista, sono lunghi monologhi perché il patto che ha fatto con lei è chiaro “nessuna domanda, parlo solo io “.
In ogni incontro Annie parla con lei del suo passato prima del rapimento, dei mesi di prigionia e del presente in cui ha tantissime difficoltà a vivere e relazionarsi con chiunque, purtroppo la ragazza che è tornata non corrisponde più a quella che era prima, la vecchia Annie è morta ora c’è tutto da ricostruire e tanta paura da affrontare.
Uno stile davvero semplice e godibilissimo, il pregio dell’autrice è quello di fare entrare davvero il lettore nel personaggio, impossibile non soffrire con la dolce Annie o non godere delle sue gioie, nulla lascia indifferenti in questi lettura e io ammetto di avere anche pianto in alcuni passaggi veramente toccanti.
Bellissima la descrizione del suo rapporto con la madre, interessanti le sue divagazioni sul passato che ci fanno capire maggiormente l’animo e i sentimenti della protagonista .
Che altro dire, leggetelo merita veramente , a tratti un po’ forte certo ma molto bello e il finale poi è la ciliegina sulla torta .
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Suspense ed emozioni forti
Ho iniziato a leggere questo libro carica di "speranze" e non mi ha affatto delusa!!
Il racconto delle vicende è affidato alla voce e ai ricordi della protagonista, la quale sta ripercorrendo la tragedia accadutale con la psichiatra, dalla quale sta andando per cercare di recuperare se stessa e non lasciare che la propria vita vada davvero definitivamente a rotoli...
La protagonista è Annie O'Sullivan, una giovane donna che sta cercando di far carriera come agente immobiliare.
La sua vita è apparentemente serena e felice: ha un fidanzato - Luke -, un'amica carissima - Christina -, la mamma, il lavoro, i colleghi .... insomma, pare non le manchi nulla!
Nel passato di Annie c'è un dolore forte: la morte, per un incidente, della sorella maggiore Daysi e del papà...
Il rapporto con la madre, che è un tipo molto particolare, tendente all'alcolismo, non è mai stato facile e le due non hanno mai avuto slanci d'affetto particolarmente sinceri e spontanei.
Ma la vita va avanti e un pomeriggio, Annie organizza un open house, finito il quale si appresta per tornarsene a casa..., ma ecco sopraggiungere un uomo, dall'aspetto gentile e affabile, che vuol vedere una casa...
Annie accetta di mostrargliela e da quel momento inizia un incubo, lungo più di un anno, che vedrà la donna soffrire come mai avrebbe pensato di poter soffrire.
L'anno trascorso nello chalet con un pazzo sarà davvero un 'esperienza ai limiti della sopportazione per la nostra protagonista, che si troverà ad affrontare anche dopo questa orribile vicissitudine, delusioni ed angosce, che però la fortificheranno e la metteranno nelle condizioni di chiamerà all'appello tutta la sua forza di volontà per "andare oltre" e riprendersi la propria vita.
Nonostante tutto, un soffio di speranza resta anche nel cuore di una donna che, per volere di altre persone, ha perso un pò di se stessa, arrivando a toccare suo malgrado un abisso nero e doloroso.
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Interessante debutto
Gran bel esordio quello di Chevy Stevens. "Scomparsa" è un thriller profondo, un racconto narrato in prima persona, una lettura che non concede la minima sosta. Poche righe e si entra subito nel fulcro della storia, si vive in prima persona e vividamente tutto quello che accade alla sfortunata protagonista Annie.
Il parco personaggi è ben assortito, la curiosità di sapere non arriva mai a livelli vertiginosi ma non vedo tutto questo come un lato negativo. La Stevens con una scrittura incredibilmente fluida e semplice (bannato ogni tentativo di rendere il romanzo anche per sole poche righe vagamente complicato) ci rende partecipi di ogni singolo pensiero della protagonista. In più di una occasione riesce ad estrapolare, pensieri o situazioni così intime da colpire perfettamente il bersaglio nel centro.
"Scomparsa" non ambisce di certo alla novità (lettura caldamente consigliata a chi ha adorato "Misery" di King), non vuole essere innovativo ma riesce a prendere, a catturare intensamente come solo un romanzo riuscito in ogni sua parte può fare. Buona l'idea di dividere i capitoli in sedute psichiatriche, il rovescio della medaglia è la ciclicità che assume il racconto (si sa già come sarà diviso più o meno ogni capitolo) ma dopo essere entrati nel pieno della storia non ci si bada più di tanto finendo immersi nella agghiacciante trama.
"Scomparsa" è da leggere, per empatizzare con Annie, una donna devastata che si ritrova ad affrontare un conflitto quasi perso in partenza.
Davvero ben riuscite le conclusioni delle diverse vicende, e ottimo il modo in cui prosegue il romanzo una volta sciolto il nodo principale.
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Un libro che ti lascia qualcosa dentro
Il libro racconta l'inferno di Annie (rapita, violentata, picchiata e tenuta prigioniera da uno psicopatico per un anno) e i giorni successivi alla sua liberazione mentre cerca di rimettere a posto i pezzi della sua vita ormai distrutta.
Le vicende sono narrate in prima persona dalla stessa Annie ed invece della solita suddivisione in capitoli, troviamo le sedute a cui si sottopone Annie per ritrovare il suo equilibrio.
Con grande coraggio tra passato e presente (senza creare problemi al lettore) Annie fa partecipe il lettore dei suoi sensi di colpa, dei suoi sentimenti, dei suoi pensieri e delle sue paure.
E' davvero difficile non identificarsi con lei, è una donna che non si è mai arresa, arguta, intelligente, ha cercato in tutti i modi di sopravvivere, forte e vulnerabile allo stesso tempo.
L'autrice ha saputo creare un personaggio realistico e questo vale anche per i personaggi secondari.
Se la prima parte del romanzo racconta la prigionia e come sia riuscita a scappare, la seconda è dedicato alla scoperta di cosa si nasconde dietro al rapimento (sarà l'aspetto che lascerà davvero senza parole).
Lo sconsiglio alle persone che si impressionano facilmente perché è una storia inquietante e dalle tinte forti (l'autrice descrive le violenze e gli abusi che subisce Annie) ma lo stile scorrevole e semplice tiene incollato il lettore fino alla fine.
Ho provato tanti sentimenti contrastanti: turbamento, dolore, paura, impotenza, rabbia ma anche la speranza che tutto si risvolvesse per il meglio.
Sicuramente non mi lascerò sfuggire il prossimo libro di quest'autrice.