Scelti dalle tenebre
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Arte e sangue
Lestat de Lioncourt, già noto a chi ha letto il precedente romanzo dell'autrice, "Intervista col vampiro", insoddisfatto della versione dei fatti data dal suo "discepolo" Louis nella citata Intervista, ci dà la sua, e nel farlo ci racconta un paio di secoli di storia: una storia vista dagli occhi di un ragazzo dal carattere forte e un po' frustrato prima, e dagli occhi vitrei del vampiro più rappresentativo del dopo-Dracula poi.
Intitolo questa recensione "arte e sangue" proprio perché l'arte, teatrale prima e musicale poi, accompagna ogni momento della vita-non vita di Lestat ed è indice della sua grande sensibilità, della sua passionalità e delle mille sfaccettature del suo carattere.
Chi ha letto il romanzo precedente e ha amato alla follia il personaggio del sensibile Louis, come me, dovrà ricredersi sull'opinione fattasi su Lestat: venendo a conoscenza dei fatti che hanno caratterizzato la sua vita e il suo diventare vampiro, il lettore che già lo ha incontrato vedrà svilupparsi davanti ai suoi occhi un ritratto sempre più vivido e sempre più distante dall'idea che con ogni probabilità si era fatto su questo oscuro personaggio. Emergono i lati "positivi" del carattere di Lestat: le sue debolezze iniziali, il suo smarrimento, ma anche la sua simpatia e il suo languido romanticismo. Un altro personaggio che mi ha affascinata in modo particolare è quello di Magnus, anche se in fatto di personaggi interessanti certo l'opera non scarseggia: abbiamo Armand, Gabrielle...
Difficile non fare un confronto col romanzo precedente: sempre nel mio cuore resterà Intervista col vampiro, ma consiglio questo libro a chi lo ha amato e vuole proseguire con la storia e adottare un punto di vista differente. Si troverà di fronte a un romanzo di formazione, quindi, la formazione di un vampiro, che per quanto si possa dare per scontata, non lo è invece mai nelle parole della Rice: il ritratto di Lestat, anche nella sua versione che meno mi piace, quella un po' trash della rock-star, è sicuramente originale e latore di emozioni diverse: due secoli di storia, dal pianto al sorriso, sono questa vita-non vita del vampiro Lestat de Lioncourt.
Indicazioni utili
il vampiro lestat
finalmente ecco il vampiro del nuovo millenio in tutto il suo fulgido splendore! chi l'ha conosciuto in "Intervista col vampiro", ne ha avuto solo un pallido miraggio.... dimenticatevi il triste e baffuto dracula e il casto e vegetariano edward cullen,perché Lestat diventerà il vosro beniamino.
IL giovane e bellissimo Lestat é un nobile temerario uccisore di lupi,anticonformista e ribelle, che fugge dal suo castello nelle fredda alvernia per tentare la fortuna come attore di teatro nella Parigi pre rivoluzionaria...ma un immortale lo nota e lo trasformerà con la violenza. inizia così il cammino del vampiro
Lestat,che prende la sua trasformazione come un dono prezioso:ogni notte diventerà per lui una continua ed entusiasmante scoperta, un banchetto succulento nel Giardino Selvaggio..non fatevi ingannare da come lo descrive Louis nel romanzo precedente,anche Lestat ha una sua evoluzione vampirica che in questo romanzo viene avviata ma procede nei volumi seguenti.Personaggio più che complesso, con mille sfaccettature...il libro ripercorre i momenti salienti della sua "educazione" in 2 secoli di storia,fino all'epoca moderna dove lui,animale da palcoscenico, diventerà addirittura una star del rock! Dracula è morto..viva Lestat