Sangue reale
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Invito dalla regina. Non-morti a nozze.
Lady Georgiana Rannoch non è proprio entusiasta di partire, ma quando riceve l’invito della regina in persona, coglie l’occasione di poter cambiare aria per un po’. Poco importa se deve andare in Transilvania.
Ambientato nella terra di Nosferatu nel 1932, la regione risente ancora delle antiche leggende sui vampiri e il SANGUE REALE non poteva essere più adatto. La Transilvania è la cornice ideale per vicende di sangue, ma se i classici vampiri della tradizione non c’entrano, non ci dobbiamo comunque stupire di trovare un Vlad tra i personaggi.
L’invito della regina, affinché lady Georgiana Rannoch partecipi al matrimonio della principessa Maria Theresa, non è poi tanto chiaro, visto che lei è parente ma solo 34esima in linea di discendenza. Inoltre, ad essere sinceri, non se la passa nemmeno tanto bene. È solo la più squattrinata ereditiera d’Inghilterra, ma saprà farsi strada, incontrando personaggi interessanti con i quali entrare in contatto.
Però, prima di tutto in questa storia di sangue, c’è il sangue stesso, poiché qualcuno rischia di morire e qualcuno muore davvero. Una reale scia di sangue minaccia la cerimonia e i due sposi sono in pericolo di vita. In questo giallo, se si parla di non-morti, non si intendono sanguinari vampiri, ma personaggi in vita che rischiano di morire. Particolarmente riuscito il gioco di parole. Georgie dovrà inventarsi qualcosa per salvare le nozze.
Ricco di colpi di scena, Sangue reale si legge con piacere, grazie allo stile scorrevole e alla predilezione per i dialoghi che si alternano perfettamente a sequenze narrativo descrittive.
Rhys Bowen è una scrittrice di gialli storici che lasciano il segno con una lunga scia di sangue.