Narrativa straniera Gialli, Thriller, Horror Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio
 

Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio

Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio

Letteratura straniera

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La trama e le recensioni di "Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio", romanzo di Kady Cross edito da Newton Compton. Londra, 1897. Un uomo, conosciuto come il Macchinista, è il regista occulto di una serie di strani crimini commessi da macchine. Griffin King, il Duca di Greythorne, è determinato a scoprire la sua identità e a sventare i suoi piani con l’aiuto degli amici Sam, Emily e Jasper. Ma il Duca decide di rivolgersi anche a Finley Jayne, una ragazza con un lato oscuro e in possesso di una forza fisica soprannaturale, che stravolgerà la sua esistenza. Finley è bella, intrigante e sensuale, e non tutti, all’interno del gruppo al quale si è unita, sono pronti ad accettarla. Intanto i piani orchestrati dal Macchinista diventano sempre più pericolosi: il Duca e Finley riusciranno a fermarlo prima che sia troppo tardi? Red Love. Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio è un elegante thriller ambientato nella Londra vittoriana, con una protagonista esuberante, invenzioni tecnologiche da brivido e turbolenti triangoli amorosi.

Kady Cross è lo pseudonimo di Kathryn Smith, autrice americana di bestseller. Vive nel Connecticut con il marito e moltissimi gatti. Ama il cibo vietnamita, i trucchi e cantare.



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Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio 2013-03-15 22:05:51 Lady Aileen
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Lady Aileen Opinione inserita da Lady Aileen    16 Marzo, 2013
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Carino

Red Love è il primo volume di una serie per adolescenti che mescola romance, steampunk, avventura e mistero. Anche se il finale non lascia l'amaro in bocca, i romanzi sono collegati e dunque è preferibile leggerli nel loro ordine di pubblicazione.
E' il 1897, siamo a Londra e le vicende, raccontate attraverso vari punti di vista ma senza causare problemi al lettore, raccontano la storia di Finley, una giovanissima cameriera con un lato oscuro che la rende super forte quando si sente minacciata. Dopo l'ennesimo problema con la sua parte oscura, viene a salvarla dal giovane duca di Greythorne (Griffin) e non sarà l'unico a temere per la sua incolumità, perché nella sua vita appare Jack Dandy, un criminale "gentiluomo" che l'apprezza quanto il duca. Chi sceglierà, dunque, la giovane Finley?
Naturalmente oltre al risvolto romantico (che vedrà coinvolti anche alcuni personaggi secondari) c'è un mistero da risolvere e in questo caso si tratta un uomo misterioso chiamato Macchinista, che grazie all'aiuto degli automi si macchia di alcuni crimini.
Ad aiutare Griffin (chiamato ad investigare sul caso) ci sarà un gruppo di fidati amici (Sam, Emily e Jasper), dotati di singolari capacità (a cominciare dallo stesso Griffin) ed ora si aggiunge Finley, con la sua doppia personalità.
Stile scorrevole e diretto, descrizioni molto dettagliate (forse a volte troppo), personaggi interessanti, originale a suo modo ma forse avrei preferito respirare una suspense maggiore, invece, molti aspetti risultano troppo prevedibili (e forse gli adulti lo troveranno poco coinvolgente).
Se non avete mai letto romanzi steampunk e cercate una lettura senza troppe pretese questo potrebbe fare al caso vostro.

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Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio 2012-06-05 09:04:59 AzureStrawberry
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AzureStrawberry Opinione inserita da AzureStrawberry    05 Giugno, 2012
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The girl in the steel corset

Finito qualche giorno fa, The girl in the steel corset (preferisco chiamarlo col suo titolo originale) è un romanzo steampunk, dai protagonisti adolescenti (16-20 anni), che mi è piaciuto molto per la sua ricchezza in termine di ambientazione e trama. La parte steampunk del romanzo, infatti, viene descritta e inglobata nell’epoca vittoriana in cui si svolge la storia in maniera veramente realistica dall’autrice. I “fumi” e i cigolii degli ingranaggi di queste incredibili invenzioni meccaniche vengono rese benissimo dalle descrizioni tanto da sentirli e poterli immaginare fin nei minimi particolari. E’ il primo romanzo steampunk che è riuscito a darmi un’idea vera di quello che tratta questo genere letterario, senza perdersi invece nello sfondo della trama principale del romanzo stesso. Per quanto riguarda la storia in sè, anche i personaggi e il mistero di base che fanno da filo portante mi sono piaciuti.
Finley, la protaginista che già era stata presentata nel racconto breve -prequel alla serie- The strange case of Finley Jayne, viene qui spiegata a trecentosessanta gradi. Dall’inizio in cui è la sua strana e inspiegabile forza la mette nei guai con il figlio dei suoi principali, all’incontro-scontro con Griffin -Duca di Greythorne- che le cambierà la vita.
Perchè sarà da questo incidente che finalmente scoprirà che esistono altri ragazzi che come lei hanno capacità particolari, ma sopratutto inizieranno a dipanarsi i misteri legati alle sue origini. Misteri che coinvolgono lo stesso Griff e gli organiti (organismi scoperti dal padre di Griff che aumentano le potenzialità dei macchinari e allo stesso tempo, se a contatto con ferite umane, le riparano in tempi brevissimi) e la porteranno vicino a comprendere la sua dualità alla Jeckyll e Hyde.
Per non perderci anche una parte un pò più “romantica” Finley, che già sente crescere un legame affettivo profondo (anche se per ora solo d’amicizia) con Griffin, intreccerà rapporti d’amicizia con Jack Dandy, capo della malavita londinese che sembra trovare lei e la sua nemesi un pò più violenta molto interessanti.
Su tutto questo si sovrappone l’intreccio investigativo, perchè ovviamente un personaggio antagonista non poteva mancare. E’ il Macchinista che, tramite automi potenziati, dietro le quinte seguirà i propri nefandi piani, senza mai scoprirsi fin quasi alla fine, e creando non pochi grattacapi ai nostri eroi i quali si troveranno invischiati in una corsa contro il tempo per salvare se stessi, la Regina Vittoria e l’intero Impero Britannico da una minaccia mortale.

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Consigliato a chi ha letto...
Soulless e Changeless di Gail Carriger
Leviathan di Scott Westerfeld
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Rosso come il sangue, freddo come l’acciaio 2012-05-28 10:55:16 Foschia75
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    28 Mag, 2012
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Spero nel secondo.....

Aspettavo con trepidazione questo libro, e dopo averlo chiuso mi ritengo abbastanza soddisfatta. La "scenografia" Steampunk (delle macchine a vapore e degli automi) c'è, le descrizioni della Londra vittoriana ci sono, la lotta con il cattivo di turno anche, i buoni sentimenti e la voglia di riscattarsi è stata rispettata.....ma allora cosa mi è mancato? Fondamentalmente l'adrenalinico inseguimento del "cattivo" Macchinista, le scaramucce amorose con battute sarcastiche che tanto mi sarebbero piaciute e avrebbero messo un pò di sale nella narrazione, la sensazione di attrazione tra i protagonisti che avrebbe incollato ancora di più il lettore alle pagine. Insomma ben ricamato il lato meccanico-futuristico sullo sfondo ottocentesco (Come sarebbe stato il passato se il futuro fosse accaduto prima?), la descrizione degli automi e del loro funzionamento, ma il lato romance quello non c'è.....al momento, perché questo primo libro è il trampolino di lancio per questa nuova serie che promette scenari interessanti e sicuramente l'evoluzione sentimentale tra i personaggi. Questi ultimi sono ben descritti psicologicamente, hanno un lato oscuro che devono imparare a gestire e in questo si aiuteranno a vicenda, imparando qualcosa l'uno dell'altro e faranno un'interessante scoperta sui propri genitori e sul loro passato, che li avvicinerà ancora di più e li aiuterà a capire l'origine delle loro strane capacità. Finley Jane, dalla doppia personalità con un "mostro" interiore da contenere; Griffin duca-sexy in contatto con il mondo etereo che gli provoca qualche spiacevole effetto collaterale; Jack Dandy misterioso "boss" degli affari poco leciti e pericolosamente sexy; Emily ragazza intelligente e inventrice di gatti meccanici e cuori artificiali; Sam amico-fraterno di Griffin dal carattere imprevedibile ma pronto a dare la vita per gli amici.....e il Macchinista dalle origini italiane e fastidiosamente indisponente.
Durante la lettura non ho potuto fare a meno di confrontare questo romanzo con La stirpe di Meljean Brook, perché hanno molte cose in comune (qualche dettaglio è confrontabilre anche con "Il protettorato del parasole" di Gail Carriger). Sarà anche per quello che la lettura è stata piacevole anche se meno adrenalinica. La cosa che più ha solleticato la mia attenzione è stato sicuramente l'interazione tra Finley, Griffin e Jack dandy (il sexy-enigmatico rivale in amore). Tre personalità che tengono il lettore sull'attenti senza scoprire del tutto la carta dei sentimenti di ognuno, ma rendendo l'idea degli sguardi rubati. Aspetto con ansia il prossimo per conoscere gli sviluppi......perché il cattivo (come in ogni serie che si rispetti) è ancora in giro!
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