Ritratto di un assassino
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E Jack se la ride
Il caso del'assassino più sfuggente di tutti i tempi ancora affascina e fa discutere. La Cornwell ha deciso di lasciare temporaneamente Kay Scarpetta e company e di mettersi ad indagare su quello che è il più intrigante cold case di tutti i tempi. Lo squartatore di prostitute che dall'Inghilterra vittoriana periodicamente fa capolino in ogni epoca. Devo riconoscere al'autrice che si è impegnata parecchio in questa indagine. le ricerche sono state fatte a tutto tondo. Ogni affermazione è motivata, ogni prova di senso opposto è minuziosamente smontata. Tutto è tanto preciso ed accurato da diventare piuttosto pedante. Un romanzo decisamente lontano da quelli a cui la Cornwell ci ha abituati.
Il caso dello squartatore londinese è stato risolto? No e a mio parere a meno che si trovi qualche confessione scritta che oltre ogni dubbio sia originale non lo sarà mai. Certo i risultati dell'autrice hanno una logica anzi sembrano inoppugnabili. E' necessario però dare per buone una serie di premesse ed ipotesi che a me sembrano troppo numerose. Quindi lettura gradevole se considerata come racconto di fantasia, poco realistico se considerato come ricostruzione storica.
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PAREIDOLIA ?
Oceani d’ inchiostro sono stati usati per scrivere di JACK LO SQUARTATORE . Molti hanno indagato e pubblicato libri sulle vicende accadute a Londra nel 1888. Un mistero irrisolto. Per alcuni un’ossessione, per altri un mito. La lista dei sospettati è lunghissima . Pescivendoli,scrittori , barbieri psicopatici, magnaccia, calzolai , persone con alte cariche militari, medici, Il Duca di Clarence, Lewis Carroll ….. e chi più ne ha …. Hanno girato film, documentari, trasmissioni . Ognuno con la propria teoria, con la propria soluzione. In Tv hanno intervistato un agente di Scotland Yard che come hobby prosegue le indagini per conto proprio !! Ed è anche diventato, nel tempo, il più fornito dei collezionisti …. su qualunque cosa appartenga a quel lugubre periodo e a quel caso.
Ma nessuno è mai arrivato a fare quello che ha fatto Patricia Cornwell. Nel 2002 pubblica questo libro inchiesta sostenendo di avere risolto il caso di JACK LO SQUARTATORE ( si firmava così nelle lettere …). Il colpevole ? Il pittore impressionista Walter Richard Sickert. Uno dei più famosi artisti d’oltremanica. Per arrivare a questa soluzione, la Cornwell , ha acquistato 32 dipinti dell’artista facendone a pezzi uno per farlo esaminare ( scatenando l’ira furibonda della Fine Arts Society e di tutti i critici d’arte) . Altro che CSI ! Non solo …. Ricerche a tappeto in varie località dove Sickert soggiornava di frequente o nei vari archivi . Infine esami grafologici e genetici su lettere ecc. completano un’indagine molto onerosa. Insomma uno scherzetto da 6 milioni di dollari.
Il risultato è un libro molto interessante ed avvincente. Descrive nei minimi particolari l’indagine dalla A alla Z . Ripercorre la vita intera del sospettato N.1 . Ci regala uno spaccato della Londra vittoriana molto inquietante. In sostanza un libro/inchiesta che non ha niente da invidiare ai migliori thriller. Vicoli bui, appartamenti segreti, tracce, sfide, lettere minatorie, indizi, DNA mitocondriale , messaggi nascosti in opere d’arte ….
Non sono un fan di Patricia Cornwell, nel modo più assoluto. Ma forse questo è il libro che più gli è riuscito. Già perché la realtà spesso supera la fantasia . E questa volta l’autrice ha dovuto scrivere qualcosa di realmente accaduto. Spero solo che la Cornwell non sia l’ennesima vittima di pareidolia ( fa più vittime di JACK !) , altrimenti quei 6 milioni di dollari sono stati bruciati a causa di un’ossessione ….
Lettura consigliata agli investigatori incalliti.
P.S.
Nel settembre 2014 l’esame del DNA effettuato su uno scialle di una vittima dell’epoca incastra tale Aaron Kosminski. Finisce in una bolla di sapone pochi mesi dopo. L’identità di Jack Lo Squartatore rimarrà un mistero per sempre.
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svelato il mistero di Jack lo Squartatore
Non si può dire che non sia interessante! Però, in molti sappiamo che, interessante fa rima con pesante. Ed infatti così è stato.
Forse, negli ultimi mesi, Pupottina ha letto troppi saggi ed ora non ne può più.
il voler vedere nell'eccentrico ed insensibile pittore londinese del XIX secolo, Walter Sickert, il probabile Jack lo Squartatore è un po' forzata come tesi, anche se Patricia Cornwell con la sua equipe di storici, ricercatori, scienziati ed amici ha fatto proprio un bel lavoro. La ricostruzione della Cornwell mi ha convinta e leggendo molte pagine mi ha anche davvero emozionata. Pupottina si è chiesta come mai nessuno ci avesse pensato prima di lei.
In "Ritratto di un assassino. Jack lo Squartatore. Caso chiuso", Patricia Cornwell ha sviluppato con lodevole passione la sua tesi, scendendo nei particolari.
Dicendo che la Cornwell è arrivata a guardare dentro le mutande di Sickert non vado molto lontano dalla realtà. Eheheheh! Partendo dalla sua infanzia, ha analizzato tutti gli aspetti del suo carattere e della sua personalità e non solo. Ha parlato delle sue vittime, delle vite squallide e misere che conducevano, della sua arte, dei suoi quadri. Dipingendolo a tratti anche come un pedofilo, a tratti come un impotente, ha svelato i probabili aspetti segreti di una personalità contorta e bisognosa di emergere ... come di uccidere ... così ha ipotizzato.
Le testimonianze su cui poggia la sia tesi sono rappresentate dalla ricca bibliografia, fatta di lettere e diari, abitudine che si va sempre più perdendo ... o forse no? Probabilmente si è semplicemente trasformato lo strumento su cui si scrive.
Questo libro è una biografia di varie vite ed anche uno scorcio di vita di fine Ottocento. Interessante è anche il modo in cui venivano effettuate le indagini che, ovviamente è molto diverso da oggi ...
Non voglio svelarvi tutto il libro, ma non voglio nemmeno scoraggiarvi dal leggerlo. Vi ho avvertiti che è un po' pesante ... però c'è sicuramente di peggio ...