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Da quando, a causa della morte del padre, Gwendolyn si è trasferita con la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata. La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con l’aiuto dell’inquietante maggiordomo Mr Bernhard. E poi c’è Charlotte, sua cugina: rossa di capelli, aggraziata, bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il primo salto nel passato.



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Red 2017-05-25 21:07:06 Sandra Maggiore
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Sandra Maggiore Opinione inserita da Sandra Maggiore    25 Mag, 2017
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ALLA FACCIA DI DOCTOR WHO

Red: un titolo banale e allo stesso tempo intrigante.
Un libro che purtroppo sono stata costretta a leggere in ebook (preferisco il formato cartaceo, anche se il kindle può effettivamente contenere centinaia di volumi senza incidere nel peso e nello spazio di una casa troppo piccola per contenere così tanti libri!). Un libro che ho terminato di leggere in tre o quattro giorni. Lo stile è fluido, piacevole, divertente. Leggero. La trama, paradossalmente, è sufficientemente complessa, molto affascinante. Non sono una fan dei viaggi nel tempo, eppure Kerstin Gier è stata in grado di farmi apprezzare questo genere e immergere in una prospettiva diversa della storia e del suo profondo significato, coinvolgendo uno dei “miti” più famosi al mondo (il Conte di Saint-Germain) e le teorie sulla possibilità di spostarsi nel tessuto del tempo, in una bizzarra combinazione di scienza e magia.
In questo racconto troviamo una ragazza di nome Gwendolyn Shepherd alle prese con gli strambi segreti della sua famiglia, segreti che riguardano Gwendolyn da molto vicino, più di quanto lei non pensi. Viaggi nel tempo, chiaroveggenza, presagi oscuri, un’alleanza rischiosa, piani pericolosi e minacce che strisciano tra un’epoca e un’altra, alla ricerca di qualcosa, o di qualcuno, per scopi cimentosi e misteriosi. Perché a quanto pare non è Charlotte, la cugina di Gwendolyn, ad aver ereditato il gene dei viaggiatori nel tempo presente nella sua famiglia da tempo immemore, com’era stato predetto. Gwendolyn, impreparata, è costretta a farsi carico di questa benedizione-maledizione, del tutto inaspettatamente. Come? E perché?
Fortunatamente, un altro portatore del gene del tempo le starà accanto per aiutarla in questo difficile percorso: Gideon de Villiers. Costui, intrepido e intrigante, l’accompagnerà nel suo primo viaggio nel tempo, dandole il supporto di cui ha bisogno, e i brividi sottopelle di cui non ha mai neppure sospettato l’esistenza.
Ho solo un piccolo appunto per questa storia: la verità riguardante i genitori di Gewndolyn è intuibile fin dal principio. Sarebbe stato bello un po’ più di mistero da questo punto di vista.
Per il resto, lo consiglio vivamente, specialmente ai fan di questo genere.

P.S. Al momento sono impegnata a leggere il secondo capitolo della trilogia, Blue.

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Red 2017-02-10 08:17:34 Mian88
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    10 Febbraio, 2017
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Il rubino.

Da sempre è stata la cugina Charlotte, intelligentissima ragazza dalla folta chioma rossa e dai modi aggraziati, ad essere preparata, ad essere addestrata. E’ lei, infatti, che ha il gene; è lei la predestinata. Eppure, proprio quando tutto sembra essere scritto ed immutabile, ecco che le sorti si rovesciano rivelando che in verità la prescelta chiamata a porre in essere i salti temporali e ad adempiere alla missione dei guardiani è la poco più che sedicenne Gwendolyn Montrose. Occhi azzurri, collo da cigno e lunghi e lisci capelli neri, la giovane risulta essere chiaramente impreparata all’adempimento della missione; ella non solo non ha ricevuto alcuna forma di formazione ma non è nemmeno a conoscenza di quei misteri che avvolgono i suoi cari. Tuttavia Gwen, che è il rubino, che riesce a vedere i fantasmi e a parlare con i morti, è anche molto curiosa e quindi non si sottrae a quell’ingrato compito che la vede accompagnata da Gideon De Villers, diciannovenne, iscritto alla facoltà di medicina che già da due anni compie i cd “salti”. Superato il primo impatto e la scoperta della nuova prescelta, tra i due nascerà un sentimento che – spero – verrà, insieme alle vicende, approfondito e sviluppato nei successivi capitoli.
Caratterizzato da uno stile semplice, forse non troppo erudito ma non per questo meno fluido ed accattivante, “Red” di Kerstin Gier è un libro che si autoconclude in poche ore – io l’ho letto in meno di un pomeriggio – ma che lascia il segno. Ho avuto la fortuna di conoscerlo grazie ad una carissima amica, e se non fosse stato per lei, probabilmente non lo avrei mai letto, pentendomene (non lo avevo minimamente notato nemmeno tra gli scaffali della mia libreria di fiducia, pensate un po’!). Perché si, siamo tutti d’accordo nel riconoscere che siamo davanti ad un fantasy, che si tratta di una lettura “easy”, ma è anche vero che a volte questo genere di elaborati servono. Per staccare la spina, ma anche per sognare un po’. Ultimamente, poi, di opere di questo filone che valessero la pena di essere apprezzate, son sincera, ne ho trovate poche.
Pertanto, l’opera ha una buona base di partenza, la storia funziona, i protagonisti e il mistero si fanno desiderare tanto che chi legge è spinto dalla brama di sapere ad andare avanti e avanti ancora.
Dal punto di vista contenutivo e dei personaggi, relativa è la caratterizzazione, l’autrice non approfondisce pienamente ogni loro sfumatura lasciandone alcuni, che avrebbero al contrario fortemente attratto l’attenzione tanto che molteplici sono i quesiti che suscitano nel conoscitore delle avventure, in una posizione marginale, di cornice. Lacuna a cui si somma una leggera confusione dei fatti esposti e una eccessiva prolissità nella parte iniziale; la Gier avrebbe potuto tagliare un po’ per dare maggiore rilievo alla parte centro-finale dello scritto, nel concreto la più avvincente. E’ anche vero che la stessa si concentra maggiormente sugli eventi e sul loro susseguirsi facendo ipotizzare una maggiore delineazione nei sequel. Cavilli a parte, il romanzo si fa apprezzare, e lascia ben sperare per il futuro.
Non mi sbilancio ulteriormente, ne consiglio la lettura a chi cerca uno scritto non banale con cui sognare, staccare la spina e rilassarsi.

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Red 2015-02-06 22:33:41 Vivix
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Vivix Opinione inserita da Vivix    07 Febbraio, 2015
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Preparatevi allo spasso

Ho visto questo libro per la prima volta qualche anno fa, ma mi sono decisa a leggerlo solo dopo aver visto il film. Non si tratta di una storia eccezionale (né tantomeno aspettavo che fosse tale) tuttavia sono rimasta piacevolmente colpita, perché, sebbene la situazione non sia il massimo dell’originalità (adolescente con improvvisi poteri che si innamora del bello arrogante) è riuscita a prendermi come non succedeva da un bel po’. Red è perfino riuscito a farmi piacere i viaggi nel tempo, quando invece di solito li odio. Quello che da’ il tocco in più al volume, a mio parere, è lo stile: ironico, leggero, divertente. Si susseguono battute e considerazioni assurde fatte dalla protagonista e dalla sua migliore amica che fanno sbellicare. Certo, questo toglie credibilità al libro, ma meglio così perché altrimenti sarebbe stato il solito YA scopiazzato.
Ovviamente, non è privo di difetti: è un po’ confusionario e si dilunga eccessivamente in avvenimenti marginali (da questo punto di vista è meglio il film), ma nel complesso trovo che sia un libro molto migliore di quelli che circolano negli ultimi anni.

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Red 2015-01-19 13:30:16 Yoshi
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Yoshi Opinione inserita da Yoshi    19 Gennaio, 2015
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Tengo un profilo basso per precauzione!

Voglio rimanere bassa col voto per due motivi:
1) Non è un libro da cinque stelle a causa di un po' di confusione (che spiegherò più in basso);
2) è una trilogia e prima di sbilanciarmi voglio vedere come prosegue, la delusione potrebbe essere dietro l'angolo!
Comunque c'è da dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo primo libro.
La modalità di acquisto è stata questa: arrivo in libreria e sono incazzata nera.
Avevo appena lanciato fuori dalla finestra un libro deludentissimo e di certo non mi aspettavo nulla e niente da nessuno.
Avevo voglia di spendere soldi in libri e basta!
Il titolo mi attrae, estraggo il libro e la copertina mi fa sognare qualcosa di magico e misterioso...
Lo prendo!
Questo per farvi capire che non avevo nessuna idea della trama!
Non sapevo se trattava di vampiri, licantropi, satiri o ufo o robaccia simile (cosa che pensavo vista la copertina)... Nulla.
L'ho aperto e magicamente dopo 3 giorni l'ho letteralmente bevuto!
La scrittura è scorrevole e l'idea di base è veramente interessante.
Si parla di viaggi nel passato grazie ad un cronografo (anzi due ma è da approfondire nei successivi libri), dodici pietre preziose (persone che contengono un dono) e due famiglie che si intrecciano da secoli: i Montrose e i de Villers (Montecchi e Capuleti........)
Inoltre aggiungeteci una ragazzina che pensa di essere la cugina sfigata della prescelta e vari colpi di scena e il fantasy è fatto!
Ho trovato veloce empatia con i personaggi, soprattutto con Gwendolyn (che mi è parsa vera fin da subito) che insieme alla sua amica Leslie mi sembrava di essere tornata alla scuola media.
Confermo che - come ha detto qualcuno prima di me - come primo libro ci sono moltissimi personaggi poco introdotti o introdotti in modo confuso, si fatica a tenerli a mente soprattutto se non si è dotati di grande memoria.
Inoltre il fatto dei molteplici balzi nel tempo si fatica un po' a capire immediatamente com'è strutturato l'albero genealogico.
Ma non vi preoccupate per questo: alla fine del libro c'è una lista completa dei personaggi con breve descrizione.
A mio parere è scritto molto bene e a parte questo inghippo della moltitudine di personaggi il resto è proprio uno spasso.
L'ho trovato migliore rispetto ad altri fantasy che ho letto ultimamente e che a distanza di tempo hanno lasciato il nulla dentro di me.

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Red 2014-10-14 12:37:03 noemi.musica
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noemi.musica Opinione inserita da noemi.musica    14 Ottobre, 2014
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Così così

Sono rimasta leggermente delusa da questo libro. L'idea è decisamente originale, trovare un libro che parla di viaggi nel tempo è molto interessante. Allo stesso tempo secondo me l'autrice non è riuscita a sfruttare appieno questa idea. La protagonista è fin troppo irreale: la scrittrice ha cercato di creare il personaggio della diciassettenne d'oggi, ma per me non ci è riuscita appieno. La protagonista prende fin troppo alla leggera un po' ogni faccenda. Gli altri personaggi (a parte il fatto che letteralmente ci si perde, sono davvero tantissimi forse troppi) sono tutti un po' surreali. Dalla zia Maddy, a Lucy e Paul, a Gideon. Altra nota negativa è che di alcuni capitoli o spezzoni non si capisce molto. Rimangono vari punti di domanda che non vengono chiariti nemmeno nei libri successivi. Nel complesso vale comunque la pena leggerlo, ma mi aspettavo comunque di più.

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Più che altro vi consiglio di leggere anche gli altri per avere un quadro più completo
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Red 2014-09-18 14:54:48 JuliettaFlabber
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JuliettaFlabber Opinione inserita da JuliettaFlabber    18 Settembre, 2014
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E' SOLO L'INIZIO!

Non voglio rischiare di fare spoiler scrivendo questa recensione. Vorrei dire che inizialmente questo libro scorre molto molto lento ma avendo letto le numerose recensioni mi sono autoconvinta a finirlo, effettivamente è solo nelle ultime pagine che avvengono i maggiori colpi di scena, e sono state proprio quelle poche pagine a convincermi immediatamente a comprare il seguito.
Gwendolyn viene descritta come una semplice ragazza londinese e invece la cugina Charlotte e il bel Gideon no! Loro sono i prescelti, loro hanno la capacità di viaggiare nel passato con l'utilizzo di uno speciale marchingegno tempestato di pietre preziose (il cronografo). Ma.. qualcosa è cambiato, sarà la nostra protagonista la prescelta.. affiancherà il bellissimo Gideon nei suoi viaggi temporali e in poco tempo dovrà imparare cose che la sua "adorabile" cugina ha imparato in 16 lunghi anni di lavoro. A me personalmente Gwen inizialmente mi fa anche un pochino pena, derisa da tutti e soprattutto non ritenuta all'altezza di questo compito ma successivamente la sua posizione migliora e di conseguenza (almeno per me) anche il libro.. naturalmente finisce con un sacco di interrogativi ma come potrebbe essere diverso visto che ci aspettano altri due libri??

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NIGHT SCHOOL (il segreto del bosco e della notte), THE ELITE E THE SELECTION, PLL
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Red 2014-02-14 12:31:09 Queen D
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Queen D Opinione inserita da Queen D    14 Febbraio, 2014
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La gemma più importante del cerchio

“Opale e ambra, la prima coppia, s’avanza, canta agata, che del lupo ha sembianza, con acquamarina in si bemolle, solutio! Seguono smeraldo e citrino, coagulatio!, le due corniole gemelle in scorpione, e giada, numero otto, digestione. In mi maggiore: tormalina nera, zaffiro in fa, rischiara la sera. E subito appresso ecco diamante, undici e sette, leone rampante. Projectio! Scorre il tempo così lento, rubino è principio e fine del movimento.”
Dodici cifre, dodici viaggiatori nel tempo, dodici pietre preziose, dodici tonalità musicali, dodici ascendenti, dodici passi per creare la pietra filosofale: ecco il mistero di cui Gwendolyn, adolescente ragazza londinese, resta all’oscuro per tutta la sua vita, perché tutte le donne della sua famiglia credono che il gene meraviglioso dei Viaggiatori del tempo non spetti a lei, ma a Charlotte, la sua sprezzante e boriosa cugina, addestrata alle arti del decoro, del buongusto e del galateo dei secoli passati, in previsione del suo imminente primo “salto” all’indietro nel tempo. Peccato che i suoi sogni di gloria e quelli di sua madre, Glenda, vengano decisamente rovinati da Gwen, che eredita il gene al posto di Charlotte. Disastro! Charlotte è distrutta, i suoi meravigliosi piani andati in fumo! In realtà non è che Gwen sia tanto entusiasta del nuovo fardello che ha sulle spalle: sì, perché per lei questo talento non è qualcosa di cui vantarsi, ma un peso che non vuole portare. Fin quando non incontra Gideon, il suo alter ego maschile, l’altra metà perfetta della coppia di Viaggiatori di questo secolo. Il loro rapporto non sarà idilliaco: lui la disprezza, ritenendola lenta di comprendonio e non all’altezza del dono di cui è portatrice, non addestrata alla storia, alle lingue, alle danze e senza il minimo controllo sul proprio potere.
Ora, apro una piccola parentesi: se voi foste Charlotte, o Gideon, non sareste leggermente arrabbiati se una tipa sbuca fuori all’improvviso e vi porta via quello che avete di più caro nella vostra vita? Io posso comprendere che generalmente la protagonista accenda le simpatie del pubblico, ma si deve pur ammettere che Charlotte non ha tutti i torti. Specialmente perché, oltre al suo prezioso dono, Gwen le ruba anche il fidanzato, Gideon. Insomma, io sarei decisamente seccata, e questo è un eufemismo.
In qualsiasi caso, Gwen non è responsabile del fatto di aver ereditato il gene della sua famiglia e quindi deve recuperare tutto il tempo perso: lezioni di ballo, di storia, di educazione, ma soprattutto (la parte più divertente) di moda, insieme alla simpatica Madame Rossini, la sua sarta personale (di certo non può andare in giro nella Londra vittoriana con le Converse).
Pian piano Gwen riuscirà a padroneggiare il suo dono, grazie anche all’aiuto, non più tanto stentato, di Gideon, che si ammorbidisce e diventa più gentile. Insieme viaggeranno nel tempo, per compiere una pericolosa missione che rivelerà degli inattesi risvolti: chi è Lucy? È davvero sua cugina? E perché ha rubato il prezioso cronografo? Tutte queste domande resteranno senza risposta e all’ombra del misterioso conte di Saint Germain, in attesa di essere risolte.
Il ruolo di Gwen, da marginale che era, sembra essere invece decisivo perché lei è Rubino, l’ultima delle gemme e “rosso rubino, che ha la magia del corvo nel cuore, chiude il cerchio dei dodici in sol maggiore.”
Avendo letto tutte e tre i libri della trilogia, posso certamente affermare, in base al mio gusto, che questo primo volume è il più lento dei tre: è un volume introduttivo, quindi meno vibrante, con una parte iniziale un po’ banale forse, la solita ragazza adolescente che eredita un potere che la rende speciale, la zia odiosa, la cugina invidiosa, l’amica del cuore solidale. Se queste idee non sono originali, lo è però il fatto che il suo dono riguardi i viaggi nel tempo. Niente vampiri, licantropi e compagnia bella quindi.
Altro punto a favore: la narrazione è scorrevole, veloce e molto piacevole; inoltre la parte finale, con i suoi dubbi irrisolti, spinge il lettore a voler leggere il seguito.
I personaggi non mi sono rimasti particolarmente impressi ma la storia è invitante e si ha voglia di scoprire quali nuove avventure aspettano Gwen e Gideon.

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Red 2013-01-29 16:18:53 Minuscola
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Minuscola Opinione inserita da Minuscola    29 Gennaio, 2013
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Trilogia

Ho letto la trilogia e l'ho trovata piacevole e scorrevole. Per lo meno il tema è diverso: non si narra a dei "soliti" vampiri, ma è un fantasy che tratta dei viaggi nel tempo. Un filone nuovo e che mi ha intrigato moltissimo a partire dalla gelosia della cugina Charlotte alle incomprensioni tra i vari personaggi. Le sceneggiate della madre di Gwen e di tutti i segreti nascosti!
Inolre è divertente soprattutto per la sbadataggine di lei (Gwen) e l'amore per Gideon che sembra doversi arrestare invece.....
Io lo consiglio per trascorrere ore in alri tempi!

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Nesun dove di Neil Gaiman
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Red 2013-01-29 15:40:21 Sara moncalieri
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Sara moncalieri Opinione inserita da Sara moncalieri    29 Gennaio, 2013
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Forse ne vale la pena

La domanda è: cosa cerchiamo da un libro?
E da una trilogia?
Se dovessi considerare questo romanzo come una lettura a se' stante ed indipendente dagli altri due tomi che lo seguono e lo completano (pare), e pertanto da potersi leggere anche senza dover procedere oltre, allora non mi sentirei per nulla di consigliarlo.
327 pagine in tutto, di cui le prime 290 mi sono sembrate assolutamente inutili, ripetitive nei contenuti, vuote dove serviva aggiungere quel qualcosina in più, scritte in maniera semplicistica e piene di dialoghi da adolescenti, anche quando a parlare non erano degli adolescenti.
Va bene che è ANCHE indirizzato ad un pubblico giovane, ma la banalità resta banalità ad ogni età.
La trama è sempre la stessa: la solita adolescente (una Gwendolyn, in questo caso) che scopre uno dei soliti poteri sovrannaturali e come al solito non sa come comportarsi e di chi fidarsi.

Lo stile è piatto, le descrizioni sono piatte, la trama è piatta: fosse un elettroencefalogramma direi che il paziente è morto.
I personaggi sono tutti solo abbozzati e non ci si entra proprio in contatto, fatta eccezione per la figura di Leslie, che tra l´altro non è nemmeno la protagonista.
Insomma uno sfinimento.

Poi però si arriva a pagina 290, e finalmente qualcosa inizia a muoversi: il paziente non era morto, ma forse solo in coma: Alleluja Alleluja!!
Le ultime 37 pagine, insomma, danno dei deboli cenni di ripresa, ma servirà sicuramente la riabilitazione, e vedremo se sarà lunga oppure no.

Bastano dunque sole 37 pagine per considerare buono un libro?
Forse…. sicuramente a me sono bastate, perché sono stata finalmente presa dal gorgo del racconto, la scrittrice mi ha fatto vedere da un piccolo buco della serratura delle immagini-spot, la trama ha iniziato a mostrarsi: insomma, io continuo con il Blue.
Anche se poi non si sa mai: il paziente, alla fine, potrebbe morire lo stesso, ed io averlo rianimato inutilmente.
Ma si sa anche che la pazienza, a volte, paga.

Tento di rianimare questo paziente.

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Red 2012-12-28 12:48:29 ColeSeya
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ColeSeya Opinione inserita da ColeSeya    28 Dicembre, 2012
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Rubinrot

Ho divorato questo libro nel giro di 3 giorni!
Veloce, interessante, intrigante, un ottimo libro per chi ama il fantasy.

Iniziamo con le note dolenti dell'edizione italiana: Prima cosa, il titolo. "Rubinrot" o "Rosso Rubino" sarebbe stato decisamente più azzeccato e probabilmente si sarebbe staccato ancora di più dal genere ampiresco/angelico/noiamortale/misparoall'istante richiamato dalla copertina. "Red" è passabile, non è stato modificato troppo, ma da amante della traduzione precisa ed esatta, avrei preferito un "Rosso Rubino".
Seconda cosa, la copertina. Questa è veramente orrenda. La prima volta che vidi il libro in libreria passai oltre. Troppo simile a saghe noiose e vomitevoli come quella di "Fallen & Co". Sarà che in questi ultimi tempi se un libro vende, in Italia, i successivi libri (dello stesso genere, tutti identici) avranno una copertina uguale. Prima ci fu Twilight, poi Fallen (che meno male non arrivò al successo del primo, ma anche lì avrei da dire e ridire), po 50 Sfumature.... Anche un po' basta. Ma farsi dare i diritti per l'utilizzo della copertina originale no? Troppo complesso? Per me sarebbe stata decisamente migliore.

Passiamo al libro in sé.
L'edizione è impeccabile. Buon carattere, buona carta, buona rilegatura.
E non è una cosa da sottovalutare, ho libri che durante la prima lettura già cedono.

Per quel che riguarda invece la trama non ho nulla da criticare.
Visto l'universo monotematico che popola le nostre librerie in questi ultimi anni, sono stato ben felice di trovare qualcosa di diverso e interessante, forse passato un po' in sordina all'inizio.
Anche se il libro è popolato da un po' di cliché, questi non sono noiosi e monotoni.
Gwendolyne è la classica ragazza un po' impacciata, protagonista, che viene catapultata un po' per caso, un po' per fortuna, in un "mondo" che non conosce e che non è per lei.
Gideon è il classico ragazzo "so-tutto-io", "sono-figo-solo-io", "sono-il-più-bello-di-tutti-e-me-la-tiro-come-non-mai" che ci hanno propinato sin da quando siamo piccoli.
Lelslie, l'amica di contorno, un po' utile, un po' inutile.
Il COnte di Saint Germain, il classico personaggio oscuro, misterioso, che sembra cattivo, ma in realtà non lo è o è proprio lui.
Insomma, i personaggi di per sè non inseriscono nulla di nuovo alla vicenda narrata.
La novità, innovazione e differenza è data dallo scopo di questi ultimi e dal loro compito: Recuperare una goccia di ogni viaggiatore temporale (12 in tutto) da inserire nel Cronografo, questo strumento misterioso che permette ai viaggiatori di spostarsi attraverso il tempo (sono nel passato). Tutto questo per un misterioso fine di cui si intuisce poco e nulla.

La decisione di fare una trilogia, e non 74 libri e poi se vendo ne faccio alti 30mila, mi ha fatto decisamente piacere.
Un peccato perché una saga del genere la finisco in una settimana e poi dovrò riprendere a vagare in libreria nella speranza di trovare qualcosa di interessante e non scontato...

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