Questa notte morirai
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Un'isola, una leggenda, una tremenda vendetta
Viveca Sten è scrittrice ed avvocatessa svedese. I suoi libri raccontano la storia del detective Thomas Andreasson e della sua migliore amica Vera Linde, avvocato, ambientate sull’isola di Sandhamn. Il suo primo libro è stato Nel nome del padre, ora torna a narrare una loro nuova vicenda in Questa notte morirai. Ritroviamo anche l’incanto che trapela in questo romanzo dell’isola di Sandhamn, una affascinante ambientazione, un incantevole isola naturale nell’arcipelago al largo di Stoccolma. Anche se in questo caso si descrive anche l’isola opposta, quella di Korso: un luogo che in passato è stata la sede di un corpo speciale, quello dei Cacciatori costieri. Un corpo particolare, sottoposto a una durissima e a tratti sadica, disciplina, nel quale gli appartenenti erano sottomessi a durissime prove, atte a rafforzare uno speciale “spirito di corpo” e una certa qual solidarietà che univa i soldati, aiutandoli a sopportare e a resistere. Ed è proprio dei Cacciatori costieri di stanza a Korso che si stava occupando nella sua tesina un ragazzo di nome Marcus Nielsen di ventidue anni, trovato morto impiccato nella sua stanza. In apparenza un tragico suicidio, però forse c’è qualcosa di poco chiaro. In particolare la madre del ragazzo non crede al suicidio e convince in ogni modo Thomas Andreasson ad approfondire le indagini. Dopo di che il numero di morti sale ed è chiaro che qualcuno sta cercando, metodicamente, di uccidere tutti i partecipanti facenti parte dell’addestramento del 1976-77. La scoperta di un diario, del presunto suicidio di uno dei soldati, sono indizi che fanno aumentare in modo esponenziale il mystery.
La trama è una invenzione della fantasia dell’autrice; reale è invece il fatto che ci sia stata una base di difesa nell’isola di Korso smantellata, poi, negli anni ’90 e che ci fosse veramente un corpo scelto dei Cacciatori costieri.
I personaggi, in particolare, hanno uno spessore narrativo non indifferente. Bellissime ed intense sono le scene di vita domestica dove vedono magari la descrizione allegra ed affettuosa di un compleanno del figlio di Nora o dell’ascultazione del battito del cuore di una nuova vita che si sta annunciando per Thomas. Intorno il tragico, la durezza sconvolgente il sarcasmo, l’odio e la sete di vendetta a lungo covata, che prospetta un mondo che non ha rispetto per le vite umane e per i sentimenti. Un intreccio narrativo corposo ed avvincente, in un continuo alternarsi tra presente e passato per una narrazione che inchioda il lettore sempre di più. Un
“continuo crescendo tra realtà e ricordo, nel quale l’orrore dei tempi che furono viene mitigato dalla pace che un così incantato paesaggio può dare.”
Una lettura seducente e assai consigliata. Unico neo intrinseco proprio a questo genere di romanzi: i nomi svedesi dei personaggi. Personalmente amo questo genere di narrativa, ma fatico molto con i nomi. Ma è un mio difetto sicuro. Per il resto una ottima lettura.