Narrativa straniera Gialli, Thriller, Horror Quel che la marea nasconde
 

Quel che la marea nasconde Quel che la marea nasconde

Quel che la marea nasconde

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Judith Pombo, facoltosa imprenditrice e presidente del più esclusivo tennis club di Santander, viene ritrovata morta nella cabina della goletta di proprietà del circolo, quando a bordo sta per svolgersi una cena di gala. È stata pugnalata al cuore, ma la cabina era chiusa dall'interno, non c'era nessuno oltre al cadavere e dell'arma del delitto non v'è traccia... Così alla tenente della Guardia Civil Valentina Redondo tocca affrontare il caso più complicato della sua carriera proprio mentre cerca di ricuperare un equilibrio e un senso nella vita privata, segnata da un recente dramma. Lei e la sua variegata squadra si immergeranno nei più torbidi segreti dell'alta società, imparando a conoscere la vittima, donna potente e prepotente, e gli invitati presenti a bordo nella sera fatale: ognuno di loro potrebbe credere, a torto o a ragione, di avere qualcosa da guadagnare dalla morte di Judith.



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Quel che la marea nasconde 2022-10-30 08:48:45 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    30 Ottobre, 2022
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Valentina Redondo

Maria Oruna, laureata in legge, ha esercitato per dieci anni come avvocato. Nel 2013, pubblica il suo primo romanzo, La mano del arquero e , nel 215, con il successo internazionale di Puerto escondido, decide di dedicarsi interamente alla letteratura. Quel che la mare nasconde è il quarto libro della serie dedicata alle indagini di Valentina Redondo, è il primo tradotto in italiano.
Un libro giallo d’atmosfera, che ricorda, anche nella sua suddivisione, i gialli di Agatha Christie, citata più volte, anche esplicitamente. E’ il classico caso della stanza chiusa, ovvero un delitto viene commesso in una stanza chiusa a chiave dal di dentro.
La vittima in questo caso è Judith Piombo, trovata morta nel suo letto, dopo averla sentita emettere uno strano grido. E’ stessa nella cabina della goletta di proprietà del circolo di tennis più esclusivo di Santander, pugnala al cuore con uno stiletto, da cui fuoriesce pochissimo sangue. Chi era costei?
“La presidente del Club Bahia. (…) era una di quelle fighette snob dell’alta società. Aveva un’agenzia di organizzazione di eventi, catering e cose così, forse ne hai sentito parlare …”
Chi ha voluto la sua morte? E come ha fatto ad ucciderla?
A volerla defunta non erano in pochi, era una donna poco amata, a causa dei suoi modi spicci e della sua arroganza. Però arrivare a tanto …
Ad indagare è il tenente della Guardia Civil, Valentina Redondo, una donna difficile:
“Chiusa in se stessa, dopo tutto quello che aveva passato. Da un lato, la tragedia che le era capitata mesi prima l’aveva convertita in un leader praticamente infallibile della sezione investigativa della Guardia Civil. Valentina sembrava vivere solo per il suo lavoro; la sua mania ossessiva compulsiva per l’ordine era riemersa con feroce rigidità e la sua condotta era professionalmente ineccepibile. Era morbosa, si metteva in pericolo a causa della sua caparbietà e quella nuova freddezza, che ora dimorava in lei, rendeva il suo sguardo bicolore indecifrabile e duro.”
Una donna in preda ad un grande dolore:
“ma era accaduto qualcosa che aveva cambiato tutto e si era rintanata nel freddo e nella nebbia, dove si era adagiata senza intenzione di uscire.”
Valentina riuscirà a trovare l’equilibrio necessario per portare a termine le indagini?
Un giallo classico, un omaggio vero e proprio ai “classici gialli della camera chiusa”, scritto con una prosa fluida e scorrevole, che incanta. Spiccano in modo netto la caratterizzazione fine dei personaggi, sia della tenente che della vittima, due donne diverse, seppur simili, nel loro intimo agire e sentire. Una sfida deduttiva al fulmicotone che incanta e trascina. Speriamo nella prossima traduzione dei tre casi precedenti con ansia e voglia d’immersione in gialli di ottima qualità.

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Quel che la marea nasconde 2022-09-19 16:10:36 ALI77
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ALI77 Opinione inserita da ALI77    19 Settembre, 2022
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UN THRILLER SOTTOTONO

Il caso crime di questo libro è ispirato ai grandi gialli del Novecento, quelli della camera chiusa cioè una stanza dove non si può né entrare né uscire, quindi è chiusa dall'interno e inspiegabilmente avviene una morte.
La vittima è Judith Pombo, ricca imprenditrice e presidente del più prestigioso tennis club di Santander nella regione della Cantabria in Spagna, oltre che persona molto influente nell'ambiente sportivo. Era stata organizzata una cena nella nave di proprietà del circolo di tennis, dove erano state invitate alcune personalità del territorio, imprenditori, giocatori e soci del club.

Il corpo viene ritrovata nella sua camera con una ferita al cuore, però nessuno può essere entrato o uscito e in più non è stata trovata nessuna arma del delitto.
Valentina Redondo è l’ispettore della Guarda Civil incaricato delle indagini, è un personaggio che ha subito di recente un grave lutto, è ancora ferita sia fisicamente che emotivamente da quello che è successo.
E' molto brava nel suo lavoro, in particolare nella sezione investigativa criminale dove è la leader, è stata reintegrata da poco dopo aver dovuto affrontare un momento difficile della sua vita. E' conosciuta da tutti per la sua caparbietà e freddezza, ha la mania per l'ordine e il suo corpo, la sua faccia ma soprattutto la sua anima sono piene di cicatrici.




"Il suo unico occhio verde cercava la bellezza, ma trovò solo cicatrici. Una di queste, sul lato destro della mandibola, era nuova; le altre due disegnavano profonde linee sul ventre, testimoni delle recenti operazioni d’urgenza."
La vittima ha urlato, questo però non significa che abbia visto qualcuno o qualcosa, perché la paura ti ferma, ti paralizza piuttosto che aspettare e strillare di paura. Non si capisce come sia successo, chi potesse avercela con lei ma Valentina si rende conto che tutte le persone presenti alla cena potevano avere un motivo per ucciderla e quindi sono tutti dei sospettati. Judith sembra non essere stata una bella persona, non era affatto umile, era una donna che aveva molte conoscenze e le poteva usare sia a favore ma anche a sfavore delle persone che le erano vicine o che erano coinvolte nel club.
"La maggior parte dei giorni su questa terra trascorre solamente per essere dimenticata, poi arrivano momenti che cambiano tutto, che fanno svanire quello che siamo, per obbligarci a percorrere altre strade."
Il personaggio di Valentina come commissario non è originalissimo diciamo che sia per i problemi che ha vissuto che per la mania dell’ordine è simile ad altri ispettori che ho già incontrato nei crime, di solito hanno sempre delle problematiche di questo genere e alcune volte non ne capisco il perché.

"Un omicidio della camera chiusa, come quei romanzi di inizio Novecento che intrattenevano i lettori giocando a immaginare quale poteva essere il limite dell’impossibile."
Il problema di questo libro credo sia che la narrazione è poco interessante e molto lenta per essere un crime. La protagonista utilizza la tecnica del sommario per fare un piccolo riassunto del caso e dei vari sospetti che aveva, forse anche l'argomento tennis mi ha, personalmente, coinvolto poco però avrei sorvolato su questo mio gusto personale se ci fosse stato più ritmo e suspense.
Ogni capitolo inizia con una citazione tratta dai libri di Agatha Christie, di Edgar Allan Poe, di Arthur Conan Doyle e di altri autori classici quindi penso che questo romanzo fosse un omaggio alla loro narrativa.
Lo stile dell'autrice è molto semplice quasi colloquiale, ho contato la parola "ca**o" più di ottanta volte, credo che questo fosse voluto ma penso sia eccessivo, anche se io non sono una purista della lingua italiana, però mi ha disturbato ad un certo punto. Non so se sia dovuto alla traduzione o per volere dell'autrice.
María Oruña viene considerata in Spagna la nuova regina del crime, non voglio dire nulla a riguardo di questa affermazione, dovrei leggere di più di questa autrice per poterla giudicare, sicuramente avrei preferito leggere la serie dal primo libro.



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