Purosangue
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UNA CORSA A OSTACOLI IN UN GIALLO D'ALTRI TEMPI
Siamo all'ippodromo di Newbury e Christmas Fielding, per tutti Kit, sta per cavalcare uno dei cavalli della principessa Casilia, zia della sua fidanzata Danielle; è un bravo fantino, spesso riporta numerose vittorie, riesce a capire il temperamento dei quadrupedi che cavalca e instaura con loro un rapporto tale da riuscire a trasmettere ad alcuni la voglia di arrivare primi.
Ben presto scopriremo altre doti di Kit: coraggio, altruismo e un senso per l'indagine che non ci aspetteremmo mai di trovare in un semplice fantino. Già perchè quando un tale, Henri Nanterre, riceve un rifiuto da parte di Roland De Brescou (socio della sua azienda, nonché zio di Danielle), per iniziare la produzione di armi di plastica con la loro società, si susseguono numerosi eventi nefasti che coinvolgeranno direttamente e indirettamente Kit: alcuni promettenti cavalli della principessa vengono trovati morti nei loro box, uccisi da un colpo di pistola usata un tempo dai macellai per sopprimere le bestie; Danielle viene inseguita da un uomo dopo che quest'ultimo aveva manomesso la sua macchina, il principe Litsi rischia di cadere dagli spalti e di morire.... insomma, cosa sta succedendo? Come poter fermare questa catena di eventi negativi?
Ed è proprio qui che entra in gioco il fantino, il quale, tra una corsa ad ostacoli e un'altra, riuscirà a mettere alle strette il colpevole e a riconquistare l'amore della sua amata Danielle, titubante all'idea di passare la sua vita assieme ad un uomo che svolge un lavoro in cui il rischio di caduta è elevato ogni volta che salta in groppa ad un cavallo. Ma non è finita qui perchè un altro nemico si profila all'orizzonte di Kit: un nemico di famiglia che porta un rancore tale nei suoi confronti da mettergli letteralmente, ad ogni corsa, i bastoni tra le ruote (in questo caso tra i cavalli!).
Leggendo questo giallo si capisce come sia stato scritto più di vent'anni fa (è del 1986), ma, nonostante ciò, è comunque scorrevole, si legge volentieri e ha una buona trama. Certo alla fine sembra un po' ridicolo che questo fantino sia una sorta di investigatore privato che, grazie al suo intuito e alle sue conoscenze, senza richiedere l'intervento della polizia, riesce a mettere le cose al loro posto, sia nel pubblico che nel privato; ma, a parte questo, è un libro carino che se vi capitasse di trovare spulciando nei mercatini di antiquariato potreste tranquillamente portarvi a casa... senza però aspettarvi nulla di particolarmente emozionante!
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