Primo a morire
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Charlie's Angels
Con questo giallo ho rivalutato un autore molto letto, molto acclamato ma che io non ho mai molto amato. Con questa storia ho scoperto una sua capacità di mantenere viva la suspence, un suo stile molto schietto e vivace che non avevo ancora scoperto. Complice la trovata di inventare un club di donne che si alleano per incastrare i criminali, una sorta di gruppetto stile Charlie's Angels, che fanno di questo romanzo un gran bel giallo, portando qualcosa di nuovo in un ambiente esclusivamente maschile. C'è anche sensibilità in queste pagine, perchè c'è un momento nella vita di ognuno di noi in cui ci rendiamo conto che la posta in gioco è improvvisamente cambiata. Bello il finale a sorpresa, sia per il risvolto improvviso dell'indagine, sia per il colpo di scena nella vita della protagonista che dà il titolo al romanzo.
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IL KILLER DELLA LUNA DI MIELE
Le donne del Club Omicidi di Patterson si incontrano per la prima volta in questo poliziesco, attorno al tavolino di un bar di San Francisco, in formazione completa: una detective, un procuratore distrettuale, una patologa e una giornalista.
L’amicizia tra donne cerca sempre strane vie per nascere e un interesse in comune nutre questa dimensione e salda ciò che già è nato.
Il “killer della luna di miele”, così chiamato perché uccide le coppie proprio all’apice della felicità, profanando e violentando il loro momento magico, è ciò che si può definire il loro interesse comune.
Da tragedia in dramma, la protagonista principale, l’investigatrice Boxer, oltre a questo inatteso e sconvolgente caso, dovrà anche affrontare qualcosa di molto più serio, proprio quando la sua solitudine si trasforma da scelta a disagio. E da questa solitudine e dall’esigenza di aprirsi in un momento tanto difficile, nasce il Women Murders Club.
Non aggiungo altro alla trama perché per ogni libro credo sia importante non anticipare passi che ogni lettore dovrebbe compiere da solo.
Avvincente e ricchissimo di colpi di scena, compreso un finale assolutamente imprevisto,
è come una macchina sportiva che va da 0 a 100 in pochi secondi.
Non ci sono morali, non ci sono lezioni e non ci sono particolari spunti di riflessione in questo libro ma sicuramente c’è un valore fondamentale, rendere lieto chi lo legge.