Prendimi il cuore Prendimi il cuore

Prendimi il cuore

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Emily Wallace è giovane, avvenente e ama il suo lavoro di sostituto procuratore. A poco più di due anni da un trapianto di cuore appare in ottima salute ed è nel pieno della carriera. Il suo capo le ha affidato un caso di vitale importanza, finito sulle pagine di tutti i giornali. Si tratta del processo a Gregg Aldrich, noto agente teatrale sospettato di avere ucciso la moglie Natalie Raines, acclamata stella di Broadway. La fine subita dall'attrice, ferita a morte da un'arma da fuoco, è altrettanto tragica quanto quella riservata quindici anni prima all'amica di Natalie, Jamie Evans, un delitto è rimasto irrisolto. Fatale coincidenza? Il destino di Aldrich sembra segnato, ma durante il processo Emily è tormentata da strane sensazioni, che non le danno tregua neppure dopo il verdetto della giuria. Qualcosa non torna. Da dove arrivano quei presentimenti?



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Prendimi il cuore 2013-11-15 19:16:03 drysdale
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drysdale Opinione inserita da drysdale    15 Novembre, 2013
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C'è un serial killer di troppo...

A mettere troppa carne sul fuoco, a volte, si rischia di rendere il prodotto finale poco commestibile. Ed è, un po', il caso di questo romanzo. C'è una storia di base che non è neanche malee. Un uomo viene accusato di aver ucciso la ex moglie sulla base, essenzialmente, della testimonianza di un soggetto impresentabile. La giovane (e ovviamente attraente) rappresentante della pubblica accusa, pur tra mille dubbi, fa del suo meglio per dimostrare la colpevolezza dell'imputato. Fin qui, nulla da dire. Il problema è che l'autrice, in questa traccia già di per sé abbastanza intricata, ce ne infila a viva forza una seconda - mal caratterizzata, inutile, perfino fastidiosa - di un serial killer talmente imbranato che la prima cosa che al lettore vien da chiedersi è: ma come ha fatto questo a diventare "serial"? Gli do la sufficienza facendo finta di dimenticarmi dell'inutile.

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