Parti in fretta e non tornare
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PARIGI
Il commissario Adamsberg è un personaggio singolare. Apparentemente distratto, sicuramente disordinato, vive un po’ nel suo mondo. Soprannominato lo “Spalatore di nuvole”, non possiede un metodo investigativo e affronta i casi più disparati con un distacco irritante. Casi che comunque risolve grazie ad autentiche intuizioni . Spesso folgorato mentre passeggia con la testa per aria o scarabocchia un foglio nel suo ufficio ..
La città sta per essere scossa da una minaccia che viene dal passato. Tutto nasce da una denuncia fatta in commissariato da una signora abbastanza agitata. Nel suo condominio, quasi tutte le porte degli appartamenti presentano strani simboli verniciati di nero. Simboli simili a dei 4 disegnati al contrario. QUASI TUTTE … E, mentre il vice commissario Danglard tende a minimizzare, il numero dei palazzi “segnati“ dalla vernice nera comincia ad aumentare nei giorni successivi. Adamsberg capisce che qualcosa di malvagio si cela dietro questi fatti insoliti. Infatti non tarda ad arrivare la prima vittima. Un uomo, che per sua sfortuna abitava in un appartamento privo di “segni” sulla porta.
Intanto, tra le piazze dei quartieri popolari di Parigi, la gente è attratta da un personaggio bizzarro. Da un po’ di tempo infatti è comparso per le strade un ex marinaio bretone. Quest’uomo, per varie vicissitudini, si è dovuto reinventare BANDITORE, mestiere vecchio di secoli ma oramai scomparso da molti decenni. La sua nuova professione lo porta in giro per i quartieri a diffondere notizie, fare pubblicità ai commercianti o leggere qualunque tipo di messaggio. Anche in forma anonima. Tutto bene finchè non iniziano a essere letti messaggi portatori di sventura e apocalittici ….
A dare una mano al commissario Adamsberg e al vice Danglard ci saranno anche gli Evangelisti, già protagonisti di altri romanzi della Vargas. Questi Evangelisti sono un gruppo improbabile di storici e archeologi un po’ bizzarri …
Anche questo libro di Fred Vargas è in stile retrò. Addirittura il criminale in questione ha un modus operandi RETRO’ !!!! E ….. colpo di scena finale ! Se cercate un giallo privo di sangue,violenza, tecnologia, ritmi incalzanti e preferite la semplicità delle indagini old style, allora questo romanzo fa per voi. Semplicità che troverete anche nei personaggi ( talvolta anche buffi ). Lettura leggera e godibile per disintossicarsi un po’ dal “ progresso “. Niente CSI , niente profiler, niente serial killer, niente impronte o luminol …. Se volete abbiamo il telefono a gettoni e … il banditore in piazza per le previsioni meteo. Magari ci azzecca.
BUONA LETTURA !!!
Indicazioni utili
Vargas o Simenon?
Ma che bello questo libro!
Al di là dell'intreccio del giallo in sè, davvero degno di nota, questo libro mi ha fatto sognare parecchio.
Ognuno dei personaggi è di una "delicatezza", di un lieve incredibile.
Impossibile non paragonarlo al miglior Simenon, a cui deve un evidente tributo, ma non in senso fastidioso, anzi...
le atmosfere sono più dense, i personaggi sono più a portata di mano.
Impossibile non immedesimarsi in Admasberg o nel suo inappuntabile vice.
Notevole anche la ricerca bibliografica che l'autrice ha evidentemente effettuato per dare dignità di riscontro a tutta la storia.
I due bretoni che danno il via a tutto l'intreccio sono tra i personaggi più riusciti che io abbia letto negli ultimi dieci anni.
Consigliatissimo.