Oscar Wilde e il gioco della morte
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Gyles Brandreth è nato nel 1948. Ex parlamentare e supervisore governativo, ha lavorato per la radio, la televisione e il teatro. Sposato con tre figli, ha al suo attivo romanzi di successo e importanti biografie.
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IL CIRCOLO DI SOCRATE
Maggio 1892, Londra. Come ogni domenica che si rispetti, un gruppo di amici annoiato dalla routine uggiosa e monotona che caratterizza questo giorno della settimana, si riunisce in un lussuoso ristorante per una cena cui seguirà un gioco inventato dall'organizzatore, nonché fondatore, del circolo di Socrate: Oscar Wilde.
Questo strano gruppetto è composto da personaggi alquanto bizzarri e famosi per l’epoca: Arthur Conan Doyle, medico e inventore di Sherlock Holmes, e Bram Stoker, “padre” di Dracula, sono solo un paio di loro.
Il gioco di questa cena non sembra nulla d’impegnativo, né tantomeno particolare: ogni invitato deve scrivere sopra un foglietto, il nome della persona che vorrebbe uccidere, senza firmarsi; il divertimento consiste, infatti, nell'indovinare chi vorrebbe eliminare chi.
Il tutto sembra davvero molto innocente, peccato che dal giorno seguente inizino a verificarsi strane morti accidentali, casualmente nell'ordine di estrazione dei biglietti… è a questo punto che Oscar Wilde, aiutato dal suo amico, nonché voce narrante, Robert Sherard, comincerà a indagare per arrivare a scoprire chi si sia reso colpevole di questi omicidi… ma il tempo è tiranno e il nostro provetto Sherlock Holmes ha poco tempo: è lui infatti la prossima vittima della lista!!!
Un giallo davvero originale, ricco di colpi di scena e appassionante; di scorrevole lettura, non ci si annoia mai e il finale risulta inaspettato e degno del miglior giallo ambientato nella Londra dei grandi personaggi protagonisti di questa storia. Non mi resta che augurarvi buona lettura!