Orgoglio e preveggenza
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Opinioni inserite: 4
Avrei preferito un giallo classico
Orgoglio e Preveggenza rappresenta un altro sequel del famoso Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen con la differenza rispetto ad altri che oltre ad avere la possibilità di vedere Lizzie e Darcy nel loro quotidiano, sono anche alle prese con dei misteri da risolvere.
Questo è il primo volume, ma se siete interessati solo all'aspetto mistery allora possono essere letti anche singolarmente altrimenti non è consigliabile.
In questa serie ritroveremo un po' tutti i personaggi (naturalmente per qualcuno ci sarà una caratterizzazione un tantino diversa rispetto all'originale ma è normale. Jane Austen è Jane Austen.) e tutto sommato l'atmosfera ricorda in qualche modo quella respirata nel romanzo originale ma l'idea di inserire l'aspetto paranormale nel rivolto giallo non mi ha convinto. Come già detto da qualcuno, avrei preferito un giallo classico.
Inoltre, il colpevole s'individua troppo facilmente per i miei gusti e il modo di condurre l'indagine scorre troppo lentamente.
Un'aspetto che ho apprezzato sono le simpatiche le scene in cui Lizzie e Darcy si punzecchiano.
In conclusione, E' un romanzo leggero, adatto a chi non ha grandi pretese.
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Mistero Regency
Eccomi catapultata ancora una volta nel fantastico periodo regency con il romanzo "Orgoglio e Preveggenza" di Carrie Bebris.
..Ah, come è bello ritrovare Elizabeth e Darcy novelli sposi e in un contesto così carico di mistero!
Non è stato altrettanto bello ritrovare Miss Bingley, dopo poche pagine Mrs Parrish, e le sue battute acide, anche se poi è impossibile non provare pietà per le sorti di questa sciagurata ragazza..
Quanti avvenimenti accadono in queste pagine! E nel frattempo Elizabeth vede sempre più lontana la sua adorata Pemberley.
Ah, ma troviamo anche alcuni personaggi nuovi, in primo luogo un affascinante Mr Parrish, affabile e gentile, e, a quanto pare, innamoratissimo della sua adorata miss Bingley. Effettivamente, descritto così, verrebbe da chiedere, "cosa ci troverà mai in Caroline Bingley un uomo così?", chissà, forse l'amore è cieco?.. Mah...
Poi traviamo anche un trasandato professore, Mr Randolph, archeologo ed esperto di reperti con particolari attitudini magiche.. Affascinante, no?
Infine c'è anche Mr Kendall che fa capolino fra le pagine. Figura ambigua e meschina, destabilizzerà non poco le sorti della numerosa compagnia..
Lo stile impeccabile delle Bebris è riuscita a trasportarmi nel fantastico mondo regency, cercando di accostarsi, per quanto possibile, allo stile dell'amata Jane Austen. L'ho apprezzato soprattutto perchè ha mantenuto alcune particolarità di Orgoglio e Pregiudizio facendo avverare, ad esempio, le parole di Mrs Bennet sulla generosità di Bingley e Jane, ma dando un suo tocco originale a tutto il contesto.
Mi è piaciuto molto la suddivisione del romanzo nei punti di vista alternati di Elizabeth e di Darcy, infatti, in questo modo, anche nei momenti in cui le signore non erano presenti, ho potuto seguire l'andamento della storia prova dopo prova e sospetto dopo sospetto
In un mondo pieno di sequel e variation (ahimè pochi tradotti in italiano), la Bebris spicca per la sua capacità di comprendere e seguire, per quanto possibile, le orme di Jane Austen.
Un bel libro davvero che, in aggiunta, ha quel tocco di mistero che rende ancor più avvincente la lettura.
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Piccola consolazione...
Anch'io mi sono avvicinata a questo libro con un po' di sospetto... come osare ricreare la magia di "Orgoglio e pregiudizio"?
Qui Elisabeth e Darcy sono ormai sposati, anche se solo da poche ore (il libro si apre sulla festa dopo la cerimonia dei due matrimoni, Liz & Darcy + Jane & Bingley ). Quindi viene a mancare tutta la suspence del gioco amoroso, del "come finirà". In compenso, però, i miei due amati personaggi mantengono il brio e lo spirito dei dialoghi e dei comportamenti. Anche gli altri personaggi sono descritti piuttosto coerentemente con quelli originali. E le ambientazioni pure.
Mi ha dato un po' fastidio la descrizione che la Bebris dà dei serivitori, chiamati per nome o "servo". Ma probabilmente all'epoca il loro trattamento era anche peggiore di quel che si legge qui.
La trama è quella del giallo gotico, un po' soprannaturale, perfettamente in linea con l'epoca in cui si ambienta il libro. E' molto semplice, forse un po' puerile. In realtà, però, la mia attenzione era centrata quasi esclusivamente su Liz e Darcy. Quindi tutta la trama passava in secondo piano.
Insomma, alla fine mi sento di dire che si tratta di un romanzo carino-carino. Certamente può creare momenti di consolazione (e compensazione) per tutte quelle persone che si sentono orfane di Orgoglio e pregiudizio....... piccola consolazione.
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Misteri regency per Mrs. Darcy
Premettendo che non amo né i prequel né i sequel di libri partoriti da scrittori che sfruttano l'onda di fatiche letterarie altrui, devo dire di avere trovato questo libro molto gradevole.
I protagonisti sono in neo-coniugi Darcy che si trovano ad indagare su fatti misteriosi che coinvolgono la snobbissima e odiosa Caroline Bingley, ora Mrs. Parrish.
Lo stile è very regency, le atmosfere sono rese bene e i dialoghi, sebbene lontani da avere il brio e l'intelligenza di quelli della Austen, sono perfettamente in tema con l'ambiente ed il periodo storico in questione. E' evidente che la scrittrice ben conosce la Austen e tutti i suoi personaggi, che in questo romanzo sono meglio caratterizzati rispetto a tentativi simili avviati da altri scrittori.
La partenza arranca leggermente, nonostante ci venga servito da subito su un piatto d'argento un bel mistero da svelare, salvo riprendersi quasi immediatamente, rilanciando con una trama in crescendo che ti fa venire la voglia di procedere con la lettura.
Se da una parte ho trovato un peccato la presenza di certe anticipazioni ed indizi forniti dalla scrittrice, che forniscono abbastanza chiaramente motivazioni e fonti del mistero, dall'altra ho apprezzato molto, per usare un termine teatrale, le scenografie e la luce.
Un libro piacevole che si può leggere tutto d'un fiato, magari:
in una notte buia e tempestosa,
con lampi accecanti fuori dalle finestre,
rigorosamente a lume di candela.
Un giallo che mi è piaciuto e che forse per un estimatore della famiglia Bennet & Co. vale la pena di leggere a priori.