Narrativa straniera Gialli, Thriller, Horror Oltre l'esilio. Diario di un sopravvissuto agli zombie
 

Oltre l'esilio. Diario di un sopravvissuto agli zombie Oltre l'esilio. Diario di un sopravvissuto agli zombie

Oltre l'esilio. Diario di un sopravvissuto agli zombie

Letteratura straniera

Editore


Il sequel di "Diario di un sopravvissuto agli zombie". Negli Stati Uniti e nel resto del pianeta eserciti di non morti si sono levati, non esiste alcun rifugio sicuro dai cadaveri malati affamati di carne umana. Tuttavia, al centro di una zona desolata del Texas, un piccolo gruppo di sopravvissuti cerca di contrastare le migliaia di creature che li stanno accerchiando da ogni parte. Giorno dopo giorno, il diario di un sopravvissuto - un uomo rimasto imprigionato in un cataclisma planetario - ci racconta la sua disperazione e la sua volontà di sopravvivere: unirà le sue forze a quelle di un gruppetto di profughi per combattere i molti nemici senz'anima... Ma nel mondo dei non morti, basta davvero sopravvivere?



Recensione della Redazione QLibri

 
Oltre l'esilio. Diario di un sopravvissuto agli zombie 2013-08-17 15:49:49 Sordelli
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Sordelli Opinione inserita da Sordelli    17 Agosto, 2013
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Come sopravvivere agli zombie, secondo atto

Stesso luogo, stessi protagonisti: gli zombie.
All'Hotel 23 la pace non può durare a lungo: nuovi arrivi, Marines per la precisione, mettono a repentaglio l'apparente stato di tranquillità che gli inquilini dell' "Hotel" si erano creati.
Il nostro protagonista, "Kilroy" (non il suo vero nome, ma l'unico riferimento che abbiamo in questo diario per identificarlo), è costretto a rispolverare la sua vecchia divisa e a far valere tutta la sua autorità.
Cosa succederà da qui in poi?

Apocalittico, tanto quanto il primo episodio. Che altro dire? "Oltre l'esilio" mescola sapientemente una grande suspence e un ritmo incalzante, lasciando il lettore senza fiato. Il protagonista, ancora senza vero nome, è uno di noi, una persona che come noi ha dei sentimenti, nutre qualche speranza e sente la morsa della paura in ogni istante della sua esistenza in un mondo che lo desidera morto. In questo secondo capitolo, va delineandosi non solo un'interessante impresa, ma anche un profilo psicologico del personaggio alquanto interessante e......umano. Non vuole essere una battuta di cattivo gusto, anzi: troppe volte capita di leggere romanzi apocalittici in cui il protagonista non ha paura di niente e di nessuno, entra in azione, sconfigge i milioni di nemici e torna a casa trionfante. No, il protagonista di "Oltre l'esilio" è un uomo vero, uno che lotta contro la solitudine che porta alla pazzia, uno che soffre, che ha paura, che agisce sperando di non sbagliare; è anche vero che essendo un Marines non è certamente uno sprovveduto e credetemi se vi dico che il fatto suo lo sa. Pertanto siate pronti a tenere accanto a voi un block notes, perchè se volete lezioni di sopravvivenza, questo diario sa fornirvele.

Divagazioni e riflessioni personali a parte, ho trovato questo secondo romanzo di Bourne davvero ben scritto, avvincente ed appassionante; le descrizioni non sono mai troppo ricche di dettagli da far perdere il filo del discorso per la noia, anzi sono molto utili per spezzare un po' il ritmo travolgente e il susseguirsi degli avvenimenti.
Lo stile di Bourne è impeccabile, l'ho apprezzato in "Diario di un sopravvissuto agli zombie" e non posso che trovarlo nuovamente perfetto. Mi piace il suo saper rendere veramente reale questo romanzo, il suo saper tramutare il lettore nelle pagine del diario del protagonista: quando Kilroy scrive, riflette, registra...lo fa su di voi. É questa la sensazione che avrete e sarà esattamente come esser lì.

Il finale è davvero interessante e stimola alla lettura del terzo ed ultimo (per quanto ne so io) capitolo.
Inutile dire che la lettura è vivamente consigliata, soprattutto agli amanti del genere e a chi cerca una storia mozzafiato in un mondo che è come il nostro, ma che appartiene a loro.
Agli zombie.

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Oltre l'esilio. Diario di un sopravvissuto agli zombie 2015-02-06 21:15:20 alessio
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alessio Opinione inserita da alessio    06 Febbraio, 2015
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OLTRE L’ESILIO

OLTRE L’ESILIO

"Oltre l’esilio" è il secondo libro del Diario di un sopravvissuto agli zombi,dove il protagonista Kilroy e la sua piccola comunità di sopravvissuti dopo averne viste di cotte e di crude trovano finalmente pace e riposo dentro una base missilistica ancora piena di provviste denominata dagli ex-occupanti HOTEL 23, ma comunque da difendere, sia dai morti viventi che da una banda di malviventi che se ne vorrebbe impossessare a tutti costi, ma per fortuna i nostri sopravissuti hanno avuto la meglio vincendo la battaglia per la conquista del‘HOTEL23. Ma questo era il primo libro, nel secondo libro il nostro protagonista Kilroy è riuscito ad entrare in contatto con il resto delle forze militari della fanteria del Texas.Essendo per quel che si sa, l’ultimo ufficiale vivo sul continente ben presto si ritrova in una posizione di comando alla quale dovrà affrontare altre battaglie per la sopravvivenza, effettuare nuovi salvataggi fino a ….. questo lo lascio scoprire a voi.
La storia è molto originale, scritta in modo scorrevole regalando una lettura piacevole e coinvolgente, però essendo un amante del genere come già detto del primo libro quando leggo una storia basata su zombi mi aspetto un libro dove la suspense, l’ansia , la paura, scene da film “splatter”, siano messe in evidenza, non dico che in questa storia mancano questi ingredienti, ma secondo me come nel primo libro si è prestato molta più attenzione ai dettagli sull’equipaggiamento che a questi particolari . Perlomeno è quello che ho percepito io, magari forse influenzato anche dalla lettura di altri libri di questo genere ed è inevitabile fare dei paragoni.
Comunque anche se per me non è stato proprio un colpo di fulmine, rimane un libro da consigliare sia agli amanti del genere che no perché l’autore è molto bravo a coinvolgere il lettore in questa storia facendolo diventare parte del gruppo.
A questo punto leggere il terzo volume credo che sia quasi d’obbligo per vedere se i nostri protagonisti riescono a …. Beh aspettate che lo leggo prima cosi poi ve lo dirò
Buona lettura

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Oltre l'esilio. Diario di un sopravvissuto agli zombie 2014-04-24 08:18:22 Donatello92
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Donatello92 Opinione inserita da Donatello92    24 Aprile, 2014
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Dannato diario dei dannati

Ripropongo per questo secondo volume della saga pressocché la stessa valutazione che avevo dato al prequel, e noto con "dispiacere" di non essere d'accordo con i miei colleghi del sito. Va bene che i gusti sono gusti, ma vorrei porvi una domanda: come diavolo fate a dargli voto 5/5 per quanto riguarda il contenuto? Che romanzo avete letto? Aveva forse delle pagine in più rispetto alla mia versione? Detto ciò, proseguo con quello che io penso del romanzo, specificando ovviamente che è tutto soggettivo...
Sostanzialmente, la storia prosegue da dove l'avevamo lasciata, grazie anche ad una breve introduzione dell'autore che ci ricorda fatti e persone dopo un pò di tempo dall'uscita precedente.
Anche le mie impressioni sono pressocché uguali: avevo già apprezzato il primo di questi diari, storcendo però il naso, e anche ora ho affrontato una lettura piacevole, ma altrettanto ambigua.
Il problema è sempre lo stesso, a mio parere: la forma di scrittura in "diario" (che, tral'altro, è la formula vincente della saga) rovina un bel pò il romanzo. Chi ha letto qualcos'altro del mondo zombie, saprà certamente che queste storie sono un turbine di orrore e realtà, suspance e speranza, ansia e combattimenti. Dunque, leggere le esperienze del protagonista quando le ha già vissute, rovina quest'atmosfera di attesa continua, presentandoci un'opera dove sappiamo già che andrà tutto bene. Per spiegarvi il mio stato d'animo, dal quale è derivata una copiosa noia durante la lettura, vi riporterò le parole del protagonista: "se sono qui a scrivere, vuol dire che ce l'ho fatta". E, tral'altro, non ci troviamo dinnanzi ad uno di quei diari terribili alla "resident evil", pieni di esperienze disastrose e coinvolgenti, ma ad uno scrigno di pensieri personali scritti pacatamente dopo aver mangiato, dormito e bevuto in abbondanza, a qualsiasi ora del giorno, circondati dai Marine. Il diario è quasi del tutto privo di disegni, note al margine o effetti particolari, ma ad un certo punto troveremo delle pagine "bagnate" e sporche, perchè il protagonista inciampa in un evento spiacevole e disastroso. L'incipit di quel capitolo riporta che "la situazione è pessima, e forse non riuscirà a sopravvivere". Ebbene, la mia ansia leggendo quelle parole è pari a quella che può procurare un cartone animato della Walt Disney, e questo accade per lo stesso motivo già esposto: mancano ancora 200 pagine, quindi stiamo sicuri che sono solo chiacchiere, non è successo un bel niente.
Non esiste una trama di fondo, quindi è anche faticoso trovare un appigglio per andare avanti, e i personaggi secondari sono numerosi e marginali, al punto che, se anche questa maledizione del "diario onnisciente" venisse infranta ammazzando il protagonista e passando il testimone a qualcun altro, o se morissero tutti i personaggi di contorno, poco me ne importerebbe ad essere sincero.
Non siamo davanti ad un romanzo, e non siamo davanti ad un diario.
E la suspance viene smorzata anche dal fatto che, talvolta, ci troviamo dinnanzi ad interi capitoli di 10 pagine, che tutto emanano fuorché l'impressione di un diario terribile scritto di fretta e furia nei momenti di tregua. Anzi, a dirla tutta, vi sembrerà che a leggerlo nel letto, stiate vivendo le esperienze di una persona felice e tranquilla che, nonostante il caos di contorno, non se la passa mai così male, ed ha una risorsa infinita su cui contare: se ci sono altre pagine nel diario, state sicuri che scriverà e sopravvivrà anche con il collo rotto. Qualcuno troverà il modo di aggiustarglielo e farlo guarire.
Il romanzo mi ha ricordato in certi punti una copia sbiadita de "io sono leggenda", diventando a tratti un elenco infinito di nomi e attrezzature da trasportare nel rifugio, armi e descrizioni di cavi elettrici ed eliche di areoplano. Zombie? Ah si, a volte ve li fanno scordare.
Tuttavia i miei voti non sono poi tanto bassi (e consiglio la lettura perchè, essendo il secondo capitolo di una saga, penso che stiano leggendo questa recensione coloro che hanno già acquistato il primo volume) perchè l'opera è scritta egregiamente. Che piaccia o meno, lo stile non fa una piega, il protagonista è distaccato, freddo e sistematico. L'assenza di dialoghi non si fa sentire, la trama è tanto semplice quanto scorrevole e l'esperienza militare dell'autore si fa sentire in ogni riga. Infatti opere ed oggetti sono descritti maniacalmente con precisione realistica e posso dire che, a differenza della quasi totalità di romanzi zombie a disposizione di questo panorama, il diario del sopravvissutto è quanto di più realistico si possa immaginare in una ipotetica apocalisse di morti viventi. Questa sensazione di veridicità, accostata ad un'atmosfera di devastazione totale, mi spingono a terminare la lettura della saga, e dovreste veramente farlo anche voi.
Un lavor ben riuscito. Se solo si fosse fatta più attenzione a renderlo veramente un diario, piuttosto che a scrivere un paio di date ed orari senza senso, sarebbe potuto essere un capolavoro del genere.

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Oltre l'esilio. Diario di un sopravvissuto agli zombie 2013-05-31 02:14:18 SPACK
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SPACK Opinione inserita da SPACK    31 Mag, 2013
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Oltre L'Esilio -Vol.2-

I reduci del primo capitolo hanno aspettato con ansia l'arrivo del secondo e l'attesa non può aver deluso le aspettative.

Degna delle migliori critiche, la storia si evolve orizzontalmente. Rapida e incessante. Nel continuo della sua avventura il capitano “Kilroy” –unico riferimento non confermato al nome del protagonista- sarà alle prese con i non-morti e con un nuovo amico/nemico, mentre la situazione al campo base si evolve velocemente.

Il capitano non lascia nulla per scontato, controlla il funzionamento delle armi che trova tenendole ben pulite ed oliate, guarda nelle tasche degli zombie abbattuti per trovare oggetti utili, scruta minuziosamente i rifugi di fortuna dove passerà la notte, calcola la quantità di carburante prima di mettersi in viaggio, conta le munizioni alla fine di ogni conflitto…

Il continuo rinnovo di armi, attrezzature e oggetti d’equipaggiamento come mai prima, elimina definitivamente ogni dubbio o perplessità della critica e risulta la carta vincente di cui aveva bisogno questo secondo capitolo per decollare.

Un altro diario dalla livrea impeccabile di quasi 300 pagine che vi impegnerà, purtroppo, solo per qualche ora. Neanche a dirlo il finale lascia spazio e introduce al terzo ed ultimo capitolo che anche per i neofiti del genere sarà ormai diventato un passaggio obbligato.

Recensione di R.C. aka Spack Lele

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Diario di un sopravvisuto agli zombie -Vol.1-
Epidemie in genere
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Oltre l'esilio. Diario di un sopravvissuto agli zombie 2013-05-02 07:19:23 Yoshi
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Yoshi Opinione inserita da Yoshi    02 Mag, 2013
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OLTRE L'ESILIO

Siamo all'Hotel23 e i nostri sopravvissuti sono ancora alle prese con zombie e umani.
La paura continua a battere i pugni sulla porta d'entrata in costante richiesta di carne fresca da addentare mentre all'interno, il cibo sta scarseggiando e si sta programmando una (poco piacevole) scampagnata alla ricerca di provviste.
Qualcuno manda segnali, messaggi criptati e in codice.....
Chi sarà mai??? Altri nemici o alleati?
In questo mondo storto dove gli zombie la fanno da padrone, anche gli umani non esitano un secondo a far venire fuori il lato animale che c'è in loro.
Cosa succederà all'Hotel23?

Signori e signore!
Amanti degli zombie!
Abbiamo qui il secondo libro (di 3) della saga Apocalittica "Diario di un sopravvissuto agli zombie".
Questo libro, come il primo del resto, mi ha ammaliato e risucchiato in un mondo surreale in cui c'è un netto schieramento tra bene e male, anche se non è sempre chiaro se il "Male" siano gli zombie o gli umani stessi.
La continua lotta per la sopravvivenza in cui il cibo scarseggia, i beni materiali e commestibili si stanno deteriorando senza la cura e l'amore della volontà umana, dove non bisogna fermarsi mai perchè chi si ferma è mangiato!
In questo punto del libro lottiamo contro degli zombie che hanno una skill in più, un errore umano (decisione presa nel primo libro), il lancio di bombe atomiche nella speranza di uccidere la maggior parte degli zombie residenti nelle grandi città, ha avuto i suoi effetti ma non sono quelli sperati.
L'unica cosa è tanto sangue freddo e voglia di correre più lontano possibile.
Difficoltà in più che toglierà speranze di sopravvivenza in molti punti della narrazione.
Qualcuno dall'alto aiuterà il nostro protagonista.
Chi sarà mai?
La fortuna?
Quel Dio che ha abbandonato l'umanità sotto l'assedio degli zombie?
O un nemico più potente e pieno di armi?
Un amico?
Chi può dirlo..
La scrittura è scorrevole e credo che per chi ama questo genere e divora libri su libri (pochi purtroppo) di zombie, come me, non può fare altro che assaporarsi il viaggio attraverso il Texas assieme al protagonista.
Mi vorrei soffermare anche sul "packaging" del libro che è a mio avviso stupendo (di solito non sono cose che non noto ma in questo caso l'ho trovato geniale), la carta "grezza", colori ad impatto visivo forte, alcune pagine con macchie a simulare alcuni momenti di difficoltà del momento, danno la sensazione di avere fra le mani il vero diario del protagonista ed essere con lui a combattere i mostri..
Lascia in sospeso con una sorpresa, una sospensione inaspettata cui non mi ero mai imbattuta in nessun altro libro del genere quindi anche questo mi ha lasciato piacevolmente sorpresa anche se un po diffidente perchè voglio capire dove vuole andare a parare.
Letto in due giorni e già mi trovavo in crisi d'astinenza.
Non c'è altro da fare che aspettare il 3 e capire come si concluderà questa saga.

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