Ogni goccia di sangue Ogni goccia di sangue

Ogni goccia di sangue

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Joseph O’Loughlin è uno psicologo criminale che collabora con la polizia di Bristol, un mestiere che riesce a gestire visto che “il signor Parkinson”, come lo chiama lui, non lo ha ancora costretto a ritirarsi. Ma a complicare ancora di più le cose ci si mettono la recente separazione dalla moglie e un rapporto difficile con la figlia più grande. Per Joe non è un gran momento. Una sera Sienna, la migliore amica della figlia di Joe, si presenta alla porta di casa O’Loughlin. La ragazza è coperta di sangue; non apre bocca, è pallida, rigida. Poco dopo il cadavere del padre di Sienna, Ray Hegarty, viene ritrovato dalla polizia: giace a faccia in giù accanto al letto della figlia, la carotide recisa. O’Loughlin comincia a investigare ma ogni passo lo conduce verso un ginepraio in cui si cospira perché regni il silenzio, perché certe verità fanno male, e allora è meglio insabbiare, corrompere, trovare un capro espiatorio.



Recensione della Redazione QLibri

 
Ogni goccia di sangue 2012-03-24 19:32:21 Georgia
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Georgia Opinione inserita da Georgia    24 Marzo, 2012
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Niente è come sembra

Ogni goccia di sangue che scorre via dalle vene è allo stesso tempo prova di vita e prova di morte: Sienna Hegarty, autolesionista per punizione, ha solo quattordici anni, anagraficamente pochi per regalare perle di saggezza, eppure per lei sono tanti al punto da concedersi filosofiche disquisizioni sull’amore e sul dolore che, concatenati indissolubilmente, governano la vita. Certo la sua di vita non le riserva serenità e spensieratezza adolescenziali , al contrario la proietta rapidamente su binari esistenziali pericolosi come un treno ad alta velocità. Vivace ed esuberante, Sienna è la migliore amica della figlia più grande di Joe, psicologo eccellente, professore universitario, consulente per la polizia di Bristol. Joe non è solo un professionista, ma anche un uomo di sana moralità, un padre premuroso e un marito ancora innamorato, malgrado la separazione. Ogni giorno raccoglie tutta la sua forza di volontà per dominare, assieme alle terapie mediche, il “Signor Parkinson”, in attesa, fiducioso, di una cura risolutiva. Una notte un omicidio efferato trascina Sienna e la sua famiglia in un inferno: il padre viene ritrovato senza vita nella camera di lei e Sienna, ricoperta di sangue e in stato catatonico, è la sospettata numero uno. Ma per Joe questo non è sufficiente, a lui non basta prendere atto di determinate circostanze e coincidenze, lui indaga i perché, le motivazioni, ricerca la causa che ha determinato un effetto: conosce Sienna da tempo, estroversa e disinibita, con la furbizia di una donna nel corpo di una ragazzina, pesantemente penalizzata dal proprio contesto familiare, vittima dei vizi di suo padre, ma non un’assassina! Una serie incalzante di eventi, di soprusi, di complicità, a volte semplicemente di silenzi, o magari di negazioni, perché la mente umana preferisce ignorare e rifiutare l’evidenza piuttosto che affrontarla, illudendosi che la sofferenza sia minore.

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Ogni goccia di sangue 2016-05-06 13:21:30 sonia fascendini
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sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    06 Mag, 2016
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Le indagini del signor Parkinson

Di investigatori ne abbiamo visto di ogni forma e colore. Difficile riuscire a creare qualcosa di originale. C'è riuscito Robotham , che si è mmaginato uno psicologo specializzato in criminologia, alle prese con i primi sintomi del morbo di Parkinson. Con una mente agile ed intuitiva riesce a sopperire anche alle lacune del suo fisico. Spesso quando vorrebbe lanciare uno sguardo truce ad un sospettato o sferrargli un fendente si ritrova a tremare o a guardare un suo arto che ondeggia senza controllo. Con pazienza ed ironia si prende il tempo necessario ed ordina alla sua appendice disubbidiente di rientrare nei ranghi e di eseguire i comandi da bravo soldatino. Mi è piaciuto il protagonista: intelligente e sensibile sul lavoro ma con una vita complicata che lo rende insicuro, triste e malinconico nel privato. Bella anche la trama: una ragazzina con precedenti di autolesionismo viene accusata dell'omicidio del padre. Colta con la classica pistola fumante in mano rende difficile al padre della sua migliore amica cercare di aiutarla. Spaventata, abusata e plagiata da alcune edlle persone che avrebbero dovuto proteggerla l'adolescente si chiude in sè stessa e non vuole alzare il velo sull'inimaginabile. Forse poco credibile l'immagine di Bristol che esce da questo romanzo ed altrettanto discutibili alcuni colpi di scena, ma comunque il romanzo è confezionato molto bene. Un modo di scrivere chiaro e lineare unito a continue sorprese catturano il lettore fin dall'inizio e non lo lasciano andare fino alla fine.

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Ogni goccia di sangue 2014-06-15 15:20:17 gianfranco1
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gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    15 Giugno, 2014
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Ogni Goccia di Sangue

Non c’è niente di più intrigante che leggere un diario di un qualsiasi individuo umano, là dentro possono essere racchiusi segreti e verità frivole ma anche sconvolgenti.
Questo romanzo comincia proprio mostrando al lettore una pagina del diario di Sienna una ragazza quattordicenne che con le sue parole crude, graffianti, descrive tutto il suo malessere interiore avvolgendo la sua realtà con pratiche di autolesionismo fisico.
In questa storia ritroviamo il famoso psicologo, esperto conoscitore del linguaggio del corpo e docente universitario Joe O’loughlin, in veste di collaboratore della polizia di Bristol.
Accompagnato anche dal suo amico” Signor Parkinson” come sovente lui chiama la sua malattia che lo dilania lentamente, è la separazione dalla moglie ed il rapporto conflittuale con le suoi figlie che gli fanno più male, complice la consapevolezza delle brutture di cui il mondo è totalmente circondato.
Tuttavia il professore rimane una mente brillante, una persona piena di valori e con una sensibilità eccezionale.
Una sera Sienna, la migliore amica della figlia si presenta alla porta di casa del professore.
La ragazza è coperta di sangue; non parla, è pallida, rigida, sembra una statua ma poi scappa via con il viso sconvolto. Poco dopo il cadavere del padre di Sienna, Ray Hegarty, viene ritrovato dalla polizia: giace in una pozza di sangue accanto al letto della figlia. Da questo momento tutti gli indizi portano alla colpevolezza della ragazza per la morte del padre ma la figlia del professore non crede che la sua migliore amica sia una assassina e prega suo padre di aiutare Sienna.
O’Loughlin notando che la polizia brancola nel buio, comincia a investigare per proprio conto, senza non poche difficoltà e ogni passo lo conduce verso un intreccio di fili sempre più numeroso dove la parola comune è il silenzio, la menzogna, perché la verità, certe verità fanno male e allora la cosa migliore è insabbiare, corrompere, trovare un capro espiatorio che paghi per gli errori di tutti.
Dopo aver letto “il manipolatore” ho trovato questo romanzo un filino leggermente al di sotto del precedente sotto il profilo psicologico ma tutto sommato con una piacevolezza e fluidità notevole. I personaggi già collaudati e la trama molto reale al giorno d’oggi sono una garanzia. Ottimi i meccanismi che portano fuori strada il lettore alla personale conclusione fino all’ultima pagina.
Buona lettura.

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Il Manipolatore
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Ogni goccia di sangue 2014-05-06 16:13:57 cuspide84
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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    06 Mag, 2014
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BLEED FOR ME

Joseph O’ Loughlin è uno psicologo criminale, ha due figlie, una moglie con cui non convive più da tempo, ma con cui è rimasto in buoni rapporti e un amico che non lo abbandona mai, che spesso si fa vivo nel momento meno opportuno, lo mette in imbarazzo e gli procura spiacevoli inconvenienti: il signor Parkinson.

La routine quotidiana di questa famiglia viene spezzata una sera, quando alla porta di casa bussa Sienna, la migliore amica della loro figlia più grande, ricoperta di sangue e in forte stato confusionale.

Non c’è tempo per capire cosa sia successo perché la ragazza fugge via e dopo poco viene ritrovato nella sua camera il cadavere del padre, barbaramente ucciso con un taglio alla gola.

Chi è il colpevole? Possibile che la fragile Sienna si sia resa responsabile di un tale crimine?

La propensione a studiare le persone, i loro atteggiamenti, le loro parole ed espressioni, spinge O’ Loughlin a cercare altrove il colpevole, a posare lo sguardo laddove nemmeno la polizia ha voglia e tempo di farlo, rischiando la vita e molto di più per arrivare in fondo nella ricerca della verità.

Un thriller psicologico che parte subito in quarta, pochi sono i momenti di respiro, nonostante questo non sia il primo libro della serie, si riesce tranquillamente a leggerlo senza averne letto i precedenti.

Ritmo incalzante, scene inaspettate, a volte cupe e destabilizzanti, abbinati a intrecci imprevedibili, rendono questo mattone un libro piacevole da divorare in breve tempo.

Non riuscirete a togliergli gli occhi dalle pagine fino a che non ne avrete letto l’ultima riga!

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Ogni goccia di sangue 2012-08-06 18:19:03 alessio
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alessio Opinione inserita da alessio    06 Agosto, 2012
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In ogni goccia di Sangue

Anche in questo libro Robotham ha saputo tenermi incollato alle pagine capitolo dopo capitolo.Il romanzo parte subito in "quarta" con colpi di scena per poi "rallentare" un po' a meta'( con qualche parte un po ripetitiva) e ripartire per il finale che è tutto diverso da come lo si può immaginare.Anche questo libro è scritto molto bene: i personaggi,gli ambienti, sono tutti ben dettagliati, e il contenuto del libro è molto interessante ,trattandosi per lo piu' di una storia vera.Consiglierei di leggere anche gli altri libri dell'autore (sono molto belli) per capire bene la relazione che c'è tra Joseph O'Loughlin,Ruiz,Cray,visto che il libro fa alcuni richiami al passato.

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Gli altri libri dell'autore e gli amanti del genere thriller polizieschi
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Ogni goccia di sangue 2012-04-05 10:34:16 Sara S.
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Sara S. Opinione inserita da Sara S.    05 Aprile, 2012
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Ogni goccia di sangue

Grazie ad un incipit da brivido che contiene un paio di pagine del diario di Sienna, una ragazzina autolesionista e problematica, questo libro parte subito ingranando una marcia alta e riesce immediatamente a carpire la piena attenzione del lettore. Come si scoprirà dopo la breve introduzione, non è Sienna ad essere la protagonista del libro, bensì Joseph O'Loughlin, psicologo criminale cinquantenne, separato da poco dalla moglie, padre di due figlie e malato di Parkinson. Sienna è invece la migliore amica di Charlie (figlia quattordicenne di Joseph) e una sera verrà ritrovata sotto shock e coperta del sangue di suo padre, che verrà trovato assassinato nella camera della figlia. L'unica sospettata dell'omicidio è ovviamente Sienna, ma Joseph, che conosce la ragazzina da una vita, decide di collaborare con la polizia di Bristol per saperne di più, dato che è fermamente convinto che non sia stata lei ad uccidere il padre.
Lo stile di scrittura di Robotham è riuscito a conquistarmi in pieno, mi è piaciuto il suo modo di esporre i fatti e descrivere le persone con cui il protagonista si relaziona. In particolare trovo che proprio grazie a questo suo approccio molto introspettivo nella analisi dei personaggi riesca a fornire un'immagine molto vivida e accurata nella mente del lettore. Mi sono però stupita che questo thriller non sia uno di quelli che parte con un ritmo lento, stuzzicando la curiosità in un crescendo per poi accelerare dinnanzi a colpi di scena nella seconda metà del romanzo. Come infatti ho già precisato "Ogni goccia di sangue" parte con un ritmo abbastanza veloce, ma il fatto che mi ha lasciata un po' perplessa è che già dai primi capitoli vengono fatte delle scoperte importanti, che mi hanno indotta a pensare che il mistero dietro al quale ruotava tutta la vicenda sarebbe stato abbastanza facile da intuire (e anche un po' banale). E siccome circa a pagina 50 mi ero fatta un'idea abbastanza precisa del romanzo (che conta più di 500 pagine) potete immaginare che abbia avuto un lampo di delusione al pensiero che buona parte dei colpi di scena erano stati già svelati. Mi sono chiesta cosa ci sarebbe stato scritto nelle 450 pagine rimanenti e ho sperato che la storia avesse ancora tanto da raccontare, angoli bui da esplorare, e che la verità sarebbe stata del tutto diversa da quella ipotizzata inizialmente. In parte questo mio desiderio è stato esaudito, perché la storia si è rivelata effettivamente molto più complessa e ingarbugliata rispetto ai pronostici, e lo stile di scrittura dell'autore non lascia proprio spazio alla noia nonostante sia un romanzo corposo. La vicenda infatti si snoda in più direzioni, seguendo piste diverse, che poi immancabilmente sembrano avere tutte un punto in comune, anche se apparentemente l'impressione è che non vi sia pertinenza. E per scoprire la verità il nostro protagonista dovrà focalizzarsi principalmente su QUALE punto hanno in comune tutti i vari loschi personaggi che ruotano intorno alla vita di Sienna. E la risposta cambierà totalmente le carte in tavola, dando una svolta inaspettata all'indagine e mettendo anche in grave pericolo il protagonista stesso. Ho trovato che il finale sia stato di buon livello, risponde a tutti gli interrogativi posti durante la lettura, ma non totalmente spiazzante o scioccante come piace a me. L'ho trovato soddisfacente ma non mi ha fatto scattare la scintilla. In definitiva ho trovato che "Ogni goccia di sangue" sia un thriller appassionante, con incastri ben riusciti e una solida struttura, ma non eccelso. Secondo il mio personalissimo parere manca qualcosa per farlo spiccare dagli altri buoni thriller in circolazione.
Volevo inoltre porre l'attenzione sul fatto che questo libro sia in realtà il quarto di una serie che vede come protagonista lo psicologo Joseph O'Loughlin. Come si sa tutti i thriller sono autoconclusivi e per capire la storia non vi è bisogno di leggere i romanzi precedenti. Io infatti non li avevo letti e al momento di intraprendere la lettura non ne ero neanche al corrente. Non ho avuto nessuna difficoltà riguardo alla storia narrata, ho però provato un leggero smarrimento davanti al fatto che le dinamiche relazionali tra i personaggi sono tutte già avviate, si capisce che c'erano dei precedenti e per come sono fatta io avrei preferito iniziare partendo dal principio. Intendiamoci, i personaggi sono descritti magnificamente, le caratterizzazioni sono ottime, ma ci sono a volte piccoli rimandi ad aneddoti del passato che stonavano e solo quando ho scoperto che il libro faceva parte di una serie ho capito il perché di questa mia sensazione. Per chi volesse partire cronologicamente con ordine i titoli prima di questo sono: "L'indiziato" (pubblicato con Rizzoli e BUR nel 2004-2005), "Perduta" (pubblicato con Rizzoli e RL nel 2005-2006) e "Il manipolatore" (pubblicato con Fanucci nel 2010).

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"L'indiziato", "Perduta" e "Il manipolatore" di Michael Robotham
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