Obbedienza
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Quando la realtà invade la finzione.
Capita, a volte, di chiedersi se tutto ciò che percepiamo nell’immanente, le nostre azioni, i fatti e gli accadimenti vissuti possano essere solamente una nostra illusione, un sogno lucido - tipo la trama del film Vanilla sky con Tom Cruise – dal quale prima o poi ci sveglieremo per ritrovarci in tutt’altra dimensione spazio-temporale; certo, in via del tutto teorica, potrebbe essere possibile anche se, in relazione alle nostre convinzioni, altamente improbabile. D’altro canto, comunque, è possibile vivere in certe situazioni/circostanze che hanno come fine di ingannare i nostri sensi e non rendere possibile, per un non definito periodo di tempo, separare in maniera netta la realtà dalla finzione; essere, quindi, protagonisti di un mondo artefatto a similitudine di Jim Carrey nel film The Truman show.
Il presente romanzo lo inserisco nel mezzo di quanto sopra esposto; un thriller a forti tinte psicologiche dove i protagonisti principali, tre studenti di una università nello stato dell’Indiana (U.S.A.), partecipano a un corso integrativo di “Logica e argomentazione” tenuto da uno sconosciuto ed eccentrico professore che organizza le sue lezioni partendo da un tragico verosimile accadimento, inerente la sparizione di una ipotetica ragazza, e fornendo una serie di indizi spesso camuffati ed enigmatici e sempre più subdoli man mano che il corso procede. Più si avvicina la fine del corso, maggiormente gli indizi e gli enigmi si intrecciano tra loro al punto da indurre gli studenti in una specie di paranoia tale da non poter più valutare cosa è reale e cosa è finzione.
La suspense è una condizione costante sin dalle prime pagine fino all’epilogo ; il colpo di scena finale lascia attoniti e frastornati.
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Libro intrigante
Idea fantastica, molta suspance, ottima scorrevolezza (si legge tutto d'un fiato), solo le ultime due pagine non è ben chiaro cosa succeda (c'è un ritorno al passato?). I personaggi sono delineati dal punto di vista della loro storia personale che, di conseguenza, va ad invadere anche il punto di vista psicologico. Fino alla fine sembra una faccenda irrisolvibile che ricorda molto, come scritto anche sul retro della copertina, un gioco di specchi e continui inganni. L'autore ha voluto che anche il lettore arrivasse a non fidarsi più di nessuno dei protagonisti, e così è stato fino allo scioglimento finale.
Lo trovo un racconto incredibile ed appassionante, buono spunto per chi volesse riproporre in chiave propria inganni e tradimenti, per qualsiasi genere.
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Idea originale
L'idea è decisamente originale, sostenuta da una trama incalzante . Peccato che qua è là l'autore lasci qualcosa per strada (nel senso che se lo perde proprio non che vuole indirizzare il lettore...personaggi senza senso, interrogativi che rimangono senza risposta...mah...) e che i personaggi siano delineati poco e male per cui non riesci ad affezionarti a loro e si perde un pò di pathos.
Nel complesso concordo con chi ha già commentato che un'idea così intrigante non è stata sfruttata appieno.
Resta comunque una lettura piacevole.
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tenete d' occhio Lavender
idea di trama geniale...autore forse ancora troppo giovane per sviluppare al meglio un intrigo con canovaccio così originale. Ricorda piacevolmente l' attimo fuggente con una suspence prossima a Vargas....Questo Lavender è da tenere d' occhio...Lettura assolutamente consigliata
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Vargas