Nulla resta nell'ombra Nulla resta nell'ombra

Nulla resta nell'ombra

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La trama e le recensioni di Nulla resta nell'ombra, romanzo di Claudia Vilshöfer edito da Giano. Sarah e Mark, una giovane coppia tedesca, sono in viaggio di nozze in Italia. Diretti a Viareggio, stanno attraversando su stradine deserte le campagne della val Bormida oppresse dal sole estivo, quando finisce la benzina della macchina e Mark parte con una tanica in cerca di un distributore. Non tornerà mai più. Dopo ore di preoccupata attesa sul ciglio della strada, Sarah si rivolge ai carabinieri. Passano giorni di ansia e disperazione, mentre le forze dell’ordine faticano a prendere il caso sul serio e trattano Sarah come una seccatrice. Quando poi scoprono che poco prima di partire Mark si era licenziato dallo studio fotografico in cui lavorava, insinuano addirittura che la scomparsa non sia altro che una fuga volontaria. Dopo qualche giorno di ricerche senza esiti, Sarah decide di rientrare in Germania. In patria però la polizia tedesca si limita ad alcune indagini di routine che sembrano corroborare la tesi della fuga. La fiducia di Sarah, sposata sull’onda dell’entusiasmo pochi mesi dopo aver conosciuto Mark, inizia a tentennare. Non volendo, tuttavia, credere che lui l’abbia raggirata così smaccatamente, Sarah decide di intraprendere in proprio alcune ricerche sul passato del marito. Scopre allora che Mark non si era licenziato, ma lo avevano cacciato dallo studio in seguito alla comparsa di foto compromettenti. Che prima di partire per l’estero aveva ritirato tutti i contanti dal suo conto in banca. Infine, che tutta la sua vita era stata caratterizzata da ricorrenti cesure improvvise in cui cambiava città, lavoro e frequentazioni per ricominciare ogni volta da zero. Sarah inizia a dubitare seriamente di Mark, e anche i genitori e gli amici cercano di convincerla a desistere dalle sue ricerche. Tuttavia, qualcosa nel suo cuore le dice che Mark non può averla abbandonata così. Decisa a trovare a tutti i costi il bandolo della matassa, a un anno di distanza torna in Piemonte. La verità, orribile, totalmente inaspettata verrà a galla, annunciata dapprima da indizi trascurati ‒ la scomparsa di altre persone nella zona ‒ e poi da drammatiche circostanze in cui la vita stessa di Sara è in pericolo.

Claudia Vilshöfer è nata in Brasile nel 1968. Appassionatasi alla scrittura fin dai tempi della scuola, si è dedicata al suo primo libro solo anni dopo, scegliendo la strada del thriller psicologico. L’ispirazione le è venuta dalla sua attività lavorativa nel campo del turismo e dai numerosi soggiorni trascorsi all’estero. Oggi Claudia Vilshöfer vive con la sua famiglia nei pressi di Colonia. Nulla resta nell’ombra è il suo secondo romanzo.



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Nulla resta nell'ombra 2013-04-08 17:06:36 Pupottina
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    08 Aprile, 2013
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Nulla resta nell'ombra

Dopo Nele Nehuaus, la mia passione per le scrittrici tedesche di thriller ha una nuovo donna in elenco. Claudia Vilshöfer è nata in Brasile, oggi vive a Colonia, ma sicuramente è stata in Italia, almeno una volta e per un lungo periodo durante il quale ha imparato a conoscerla e amarla in tutte le sue sfumature culturali, storiche e folkloristiche. È così che è nato il suo capolavoro. Oltre allo stile conciso, alle tecniche narrative che rendono Nulla resta nell’ombra un romanzo avvincente, un thriller pieno di risvolti inaspettati, il modo in cui Claudia Vilshöfer parla del nostro Paese cattura l’attenzione del lettore italiano, che sente parlare di aspetti, paesaggi e usanze che già conosce.
La storia narrata è ovviamente una vicenda noir che nasconde molti misteri, segreti e situazioni terrificanti per la protagonista Sarah, il cui marito, Mark Holling, scompare inspiegabilmente durante il viaggio di nozze. La vicenda si accresce di indecifrabili indizi, mentre, parallelamente, la storia di Sarah si alterna a ciò che è accaduto al marito sia nel passato sia durante quel maledetto viaggio di nozze.
Sarah Holling è una donna che diventa forte e caparbia nel dolore e nelle avversità e si ostina a non credere alle motivazioni che i Carabinieri italiani le danno sull’allontanamento volontario di Mark. Lei sente che a Mark è accaduto qualcosa di terribile e non si rassegna. Anzi, si improvvisa investigatrice e, quasi un anno dopo, torna in Italia, tra le solitarie colline nel Piemonte, avvolte da vitigni, per indagare.
È un thriller psicologico molto interessante. Ci si immedesima nelle preoccupazioni e nelle riflessioni della protagonista femminile che non ci mette niente a infilarsi in guai più grandi di lei. Mentre l’atmosfera lenta, sospesa e opprimente dell’afoso Piemonte del periodo estivo fa da sfondo alle ricerche di Sarah ogni cosa si tinge del colore del sangue e l’apparente tranquillità inizia a svelare i suoi misteri.
Confesso di averlo letto in poche ore, perché la storia da subito mi ha coinvolta e ho trovato Nulla resta nell’ombra un giallo sopra le righe, perfetto per me che sono un’amante del genere e non mi accontento facilmente.

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