Non è come pensi
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Incubo al n. 11 di Bentley Grove
Ho letto diversi romanzi di Sophie Hannah; molti di essi hanno la caratteristica (almeno per la traduzione in italiano) di enfatizzare la negazione. Insieme al presente romanzo “Non è come pensi” ci sono anche “Non è mia figlia”, “Non ti credo”, “Non è lui”, “Non è un gioco”; quindi, una peculiarità che è intrinseca nella trama di ogni sua scrittura.
Il romanzo in questione può annoverarsi tra gli psico-thriller che hanno la capacità di coinvolgere il lettore in situazioni paradossali nelle quali il senso della realtà si confonde con l’immaginazione senza essere consapevoli di ciò che effettivamente stia succedendo con la conseguenza di indurre la protagonista principale in un dualismo paranoico innescato e voluto da altri per un torbido e oscuro fine.
Connie Bowskill è il personaggio principale della vicenda che ha luogo in una famosa città dell’Inghilterra meridionale. Tutto, all’inizio, appare tranquillo: una famiglia, un doppio lavoro a fianco del marito e collaboratrice dei genitori, una vita normale come tante altre. L’evento che disturba e scatena il tran tran quotidiano è la ricerca su internet di un sito con annunci immobiliari; tale ricerca ha successo, in relazione alle esigenze della famiglia Bowskill, e Connie trova l’appartamento al n. 11 di Bentley Grove. Visionando le varie pagine relative agli spazi dell’abitazione, la protagonista ha un forte shock dovuto a una situazione delittuosa che vede sullo schermo del proprio pc. Ma si tratta della realtà oppure è da imputarsi ad allucinazioni? Perché il marito Kit non vede ciò che Connie ha visto? Ecco dunque instaurarsi i pressanti dubbi sulla sanità mentale di Connie. Lo sconcerto aumenta fino al parossismo e il tutto diventa simile a un gioco di specchi dove il riflesso può rappresentare l’incubo dell’immaginazione…la mente si astrae e libra nell’aria con un senso di ottundimento dal quale bisogna uscirne con una forte volontà e determinazione.
Ma la spiegazione potrà essere messa in luce grazie all’intervento di un investigatore della polizia locale che con il suo acume e perspicacia riesce a trovare il bandolo dell’intricata matassa.
Un romanzo che si legge volentieri e che ci fa immedesimare in certe situazioni-rompicapo forse lontane dai nostri orizzonti ma, d’altro canto, di possibile accadimento…bisogna sempre diffidare degli scherzi che qualsiasi mente potrebbe perpetrare.
Indicazioni utili
Non è come pensi ... è imprevedibile
Un thriller psicologico che coinvolge più degli altri, forse proprio perché non ci si immedesima nella protagonista principale che, da subito, risulta follemente nevrotica. Chi vorrebbe sentirsi così? Nessuno. Ma tutti vogliono sapere dove le sue nevrosi porteranno la nostra protagonista, Connie Bowskill.
Tutti trascorriamo ore e ore di navigazione notturna e se avessimo un’allucinazione, durante le nostre ore spensierate? E se quella che tutti ci ripetono essere stata un’allucinazione avesse delle fondamenta reali?
Sophie Hannah ha pubblicato un altro interessantissimo thriller psicologico che inizia con un “Non” come in quasi tutti i suoi titoli. Negare l’evidenza non basta, mentre suspense e tensione si accavallano e si susseguono di capitolo in capitolo.
In continuazione, il titolo del romanzo di Sophie Hannah ci ronza nelle orecchie e quel “Non è come pensi” ci torna alla mente e ci fa dubitare delle idee e delle aspettative che da attente lettrici formuliamo.
Impareggiabile, coinvolgente, avvincente e psicologicamente complesso questo thriller è il massimo del genere.
Non è come pensi è una storia di ossessioni, ma anche di mistero e inganno. Sophie Hannah sa come delineare in profondità i meandri della mente umana, costituita da tanti antri reconditi e affascinanti, umane e insondabili complessità.