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La trama e le recensioni di Non parlare, romanzo di Brian McGilloway edito da Newton Compton. Derry, Irlanda del Nord. Una notte una bambina viene ritrovata mentre vaga nel fitto bosco innevato. Nonostante il gelo, indossa solo un pigiama con su scritto un nome, Alice, e ha del sangue addosso, ma non è il suo. Difficile capire chi sia e da dove provenga, perché “Alice” non sa o non vuole parlare. L’unica persona di cui sembra fidarsi è la giovane detective che l’ha salvata, Lucy Black. Mentre cerca di identificare la bambina, a poco a poco la detective Black inizia a sospettare che ciò che è accaduto alla piccola Alice abbia a che fare con un altro caso che sta tenendo con il fiato sospeso l’intera città: il rapimento di Kate McLaughlin, la figlia di un noto imprenditore locale. E quando, all’improvviso e senza apparente spiegazione, la detective viene estromessa dalla squadra che indaga sul caso di Kate, i suoi sospetti si fanno sempre più forti. La verità è nascosta in fondo agli occhi pieni di terrore di Alice, e la chiave di tutto potrebbero essere alcuni tragici eventi della recente storia dell’Irlanda, gli stessi che hanno segnato l’infanzia di Lucy… Un thriller intenso e agghiacciante sulla corruzione, la violenza, l’avidità umana e l’amore incondizionato di un padre per la propria figlia.

Brian McGilloway è nato nel 1974 a Derry, Irlanda del Nord, dove oggi insegna Letteratura Inglese. I suoi romanzi hanno ottenuto importanti riconoscimenti. Non parlare, primo thriller della serie sulle indagini della detective Lucy Black, ha vinto il premio University of Ulster’s McCrea Literary nel 2011 ed è stato per settimane al primo posto della classifica degli ebook.



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Non parlare 2014-03-17 08:12:31 viviana84
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viviana84 Opinione inserita da viviana84    17 Marzo, 2014
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Ragazze perdute...

Una bambina ritrovata a vagare in un bosco in stato confusionale. Una detective, figlia di due poliziotti, alle prese con un padre malato di Alzheimer che viene coinvolta nel ritrovamento della piccola senza nome. Una terza ragazza, di nome Janet, trascurata e rifiutata dalla madre, che sembrerebbe legata al passato dell’anziano padre di Lucy. Il mistero ruota intorno a queste tre figure femminili, perdute in un mondo di abusi, corruzione, rapimenti, al recente conflitto nordirlandese e ai disordini di un periodo in cui la stessa Lucy era solo un’adolescente. A complicare il tutto, si scopre un collegamento con il rapimento di Kate McLaughlin, figlia di un noto imprenditore, e con l’esplosione di una bomba che ne uccise la madre. Così, Lucy e il suo nuovo capo dovranno destreggiarsi in mezzo a una folla di personaggi ed eventi che s’intrecciano in un’indagine tortuosa e complicata.
L’opera ha lo stampo del giallo classico. Le indagini si sviluppano in maniera intrecciata e realistica, ma senza troppi colpi di scena, con una buona descrizione dei personaggi e dell’ambiente. Forse, l’atmosfera è la parte più riuscita. Per il resto, nonostante sia un romanzo abbastanza piacevole, non mi ha particolarmente coinvolto. Mi ha dato l’impressione di una lettura in cui si va a rilento. Si può leggere quando non si ha molto altro per le mani.

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