Niceville
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Ma si, ma no, ma mah!
Niceville... cosa dire?
I punti positivi sono senza dubbio la lettura estremamente scorrevole e una storia che prende a suo modo. I paragoni di lusso (Stephen King) ci possono stare ma rischiano anche di creare aspettative infine troppo elevate. Il romanzo scorre, ha i suoi punti forti (la casa di Delia Cotton su tutti) e quelli deboli riscontrabili su alcune banalità. Ma alla fine ciò che resta è una buona lettura, una lettura che lascia aperti chiari spiragli per i libri seguenti e che quindi dovrà essere letta nel suo assieme per essere completamente giudicata.
Non ho trovato i tanti personaggi "confusi" e anche se non sono ispezionati più di tanto si riesce a farsi un'idea ben precisa di ognuno di loro. Si poteva fare meglio? sicuramente si anche perché certe cose sembrano accadere troppo facilmente e in maniera telefonata. Di contro i brevi capitoli rappresentano senz'altro un aiuto prezioso per saltare di qua e di là nel mezzo degli avvenimenti.
Alla fine la curiosità di proseguire vive e quindi proseguirò appena possibile con il secondo racconto. Forse bisognava "volare bassi" e avremmo avuto pareri più bilanciati. In Niceville ci sono buone idee e alcune "cadute" che a ben vedere non rovinano più di tanto la lettura.
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Gli specchi? meglio romperli!
Profondo sud degli Stati Uniti dove ancora non sono del tutto sopiti usi, idee e situazioni che risalgono alla guerra di secessione americana; in una cittadina dal nome simpatico accadono dei fatti inspiegabili che si intrecciano con al vita di routine di tutta la comunità degli abitanti.
All’apparenza ci troviamo di fronte a ville con sentieri alberati, negozi, strade e appartamenti tipici di una qualsiasi città di uno stato del Sud, ma in realtà sono tanti i lati oscuri che coinvolgono, in uno strano puzzle, molte persone più o meno stimate che intrecciano le loro vicissitudini facendone scaturire delitti a volte misteriosi e non immediatamente percepibili dalla mente umana. Molta gente nasconde, al riparo della sua vita privata, terribili ossessioni compulsive e scheletri nei propri armadi tali da indurli a perpetrare malvagità e sconcezze di ogni tipo; un mistero, inoltre, avvolge la “graziosa” cittadina: l’elevato numero di persone scomparse nel corso di quasi un secolo per la maggior parte della quale non emerge soluzione alcuna. Queste persone, che hanno in comune lontane parentele e fatti risalenti a epoche passate, scompaiono in maniera anomala come volatilizzate o come disintegrate all’improvviso.
Un romanzo con molti personaggi protagonisti che miscela thriller, poliziesco, spionaggio e fantasy – horror con risultati non proprio esaltanti…il puzzle potrebbe essere completato ma mancano delle tessere e alcune di loro appartengono ad altri schemi di gioco. L’eccesso di protagonisti e le storie che spesso sono impregnate di surreale, tende a confondere il lettore, almeno il sottoscritto, e rende la lettura un po’ pesante. Si può leggere ma bisogna avere molta pazienza e memoria interpretativa.
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NULL-VILLE
Quando ho chiuso il libro mi è sorta spontanea la domanda : e quindi ?.
Brutta considerazione non c'è che dire.
Se a mischiare il soprannaturale con il quotidiano è Stephen king è una cosa...gli altri sono sbiadite imitazioni.
Il racconto inizia come un thriller, incalzante, scorrevole, promette bene ma già dopo poche pagine intuisci che l'autore sta rapidamente virando verso un altro genere, entra in gioco l'elemento fantastico, e diventa una specie di ghost story.
Niceville dovrebbe essere una piccola e tranquilla cittadina dove però il numero di persone misteriosamente scomparse nell'ultimo secolo è tale da far invidia ai morti ammazzati nella famosa Cabot Cove della "Signora in giallo".
Un ragazzino scompare in circostanze inspiegabili , nel frattempo gli muoiono i parenti come fossero zanzare d'inverno , qualcuno rapina una banca con una fuga degna di Rambo dopato ma nel bottino trova qualcosa che lo mette nei guai, più le solite vicende morbose che in un thriller ambientato in un piccolo paese non devono mancare.
Carsten stroud crea tre vicende che dovrebbero essere collegate tra loro da epoche diverse ma , forse per cercare di lasciare tutto avvolto dal mistero, non da al lettore molti elementi di collegamento, si limita ad inserire avvenimenti inquietanti e personaggi senza mai approfondire nè i caratteri nè le situazioni.
E' come se cercasse di raccontare una ghost story con lo stile del trhiller, senza rallentamenti di ritmo suggestivi per far pesare i momenti in cui "le tenebre offuscano la luce", si corre sempre e così anche le vicende soprannaturali non lasciano il segno ma anzi sembrano cose posticce e inverosimili.
Si arriva ad un finale insipido e non conclusivo in cui la fatidica domanda esplicita l'insoddisfazione del povero lettore.
Ho letto che questo dovrebbe essere il primo volume di una trilogia: vade retro !
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State attenti agli Specchi
Parto dal presupposto che questo romanzo fa parte di una trilogia, ma è anche vero che la trama si svolge sotto diverse sfaccettature. sinceramente la storia mi è piaciuta anche se si fa fatica ad abituarsi a tutti i personaggi, ma da subito spicca la figura di Nick Cavenaugh, agente tormentato ed ex militare dei servizi speciali,ma il protagonista principale di questo romanzo è il Male......
Si può leggere.
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Un casino totale
L'ho portato a casa eri mattina, oggi l'ho chiuso per sempre.
La trama può essere convincente, peccato che fin dalle prime pagine c'è una profusione di luoghi, nomi e storie intrecciate che veramente ostacolano la lettura, rendendo il romanzo poco scorrevole.
Ho provato ad insistere, ma niente da fare.
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Non permettere a ciò che è fuori di entrare
Leggendo Niceville di Carsten Stroud, bisogna tenere in conto qualcosa di fondamentale: non è un romanzo autoconclusivo, ma il primo di una trilogia. Se lo si considera così, è davvero spettacolare, dall’inizio alla fine. Ecco perché non c’è il vero e proprio finale che tutti si aspettano, ma un qualcosa che rimette in gioco tutto, personaggi compresi.
Mi aspettavo un thriller, ma ho trovato molto di più.
C’è una forte componente surreale, soprannaturale, che lo rende una perfetta ghost story con lo stile di Stephen King.
C’è anche una componente legal-thriller, come se ci si trovasse in tribunale, in un’aula, a dibattere le prove di un caso particolarmente ostico, accanto ad uno qualunque dei personaggi di John Grisham.
Ce ne è, infine, un’altra componente action, avventurosa, con sparatorie e inseguimenti alla Jack Reacher, ossia con lo stile di Lee Child, ed anche un personaggio che sembra in grado di poter fare davvero qualsiasi cosa e di ribaltare qualsiasi disparata situazione, basta soltanto che lo voglia. Non vi dirò, però, chi è. Uno dei tanti personaggi di Niceville, una cittadina, di 25 mila abitanti, dove si vive come se fosse un territorio insulare. Nessuno esce, ma c’è costantemente qualcuno o qualcosa che ci vuole entrare.
Niceville non è assolutamente tranquilla come sembra, essendo avvolta nel verde delle colline e costituita da antiche ed eleganti ville coloniali. Infatti, nel corso degli anni, troppe persone sono scomparse nel nulla. I morti non lo sono mai abbastanza. Ogni famiglia ha un segreto da nascondere. E il male, come pura essenza, cerca di porre in atto la sua vendetta.
Un romanzo dove tutti i personaggi, presenti e passati, sono intrecciati e lo stile e la fantasia dell’autore ci hanno abituati a imprevedibili colpi di scena ed agghiaccianti situazioni al cardiopalma.
Alla fine di Niceville resta comunque quel brivido che fa accapponare la pelle e che, in alcune pagine, raggiunge livelli estremi, insieme a tanta curiosità di sapere come Carsten Stroud farà evolvere le vicende nel secondo e nel terzo ed ultimo libro della serie.
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NON MALE, MA MI ASPETTAVO DI PIù
Ho deciso di acquistare questo romanzo perchè la trama presentata sembrava appetitosa e interessante (palava di un bambino scompraso nel nulla), ma poi, gia dai primi capitoli, ho capito che la trama del ragazzo sparito sarebbe stata poco approfondita, e confusa d atrame secondare, di cui, sinceramente, non ho capito l'effettivo scopo. A metà, si è trasformato in un pastrocchio di horror, thriller psicologico e horror, a cui i unisce una mescolanza di nomi e storie che confondono alquanto il lettore. Il finale, poi, per quanto curato sia, lascia in sopeso e non risponde ad alcuna domanda del lettore. Che dire? Un libro da leggere se si ha pazienza e passione. Un romanzo che con una trama così accattivante si sarebbe potuto sviluppare meglio.
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la confusione regna sovrana
Attratto dalla trama decisamente stuzzicante decido di acquistare il libro. Le prime pagine sono effettivamente piacevoli ma già al secondo capitolo mi accorgo che non è tutto oro ciò che luccica...in breve, la trama segue tre storie diverse che lontanamente hanno alcuni punti in comuni. Ciò che più mi ha spiazzato è stata la marea di personaggi che caratterizzano ogni capitolo. Francamente io non sono riuscito a memorizzarli ed identificarli tutti, sono rimasto spiazzato parecchie volte non riuscendo a ricondurre i personaggi alla trama. Inoltre delle tre storie, l'unica che mi ha coinvolto è stata la prima che ha come protagonista un bambino scomparso...la più grande delusione è stata però la mancanza totale di logica nell'epilogo finale. Per un assiduo lettore di thriller psicologici contorti ma comunque razionali è stato molto deludente scoprire che il finale è frutto di azioni svolte da forze sopranaturali e misteriose.
Sostanzialmente mi sono trovato alla fine senza nemmeno essermene reso conto...come se mi fossero state strappate le ultime pagine del libro.
Che delusione.
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Ciò che viene da fuori
Di questo libro mi ha attirato molto la storia della sua pubblicazione in quanto l'autore ha conquistato, inviando alle case editrici i primi tre capitoli, uno alla volta, che, in effetti, sono fenomenali. Il primo capitolo parla di un bambino inspiegabilmente evaporato nell'aria; il secondo capitolo è azione pura e descrive una strage di poliziotti; il terzo capitolo sembra tratto da un legal-thriller d'eccezione. Tu affronti la lettura carico di aspettative. Cerchi di trovare un senso ai pensieri deliranti che leggi. Cerchi di trovare un filo logico nei misteri che avvolgono Niceville, un posto così grazioso che sembra impossibile possa succedervi qualcosa di brutto. Eppure le storie evolvono, su susseguono, tu ti aspetti che prima o poi si intreccino e che i fili si dipanino. E invece alla fine ti aspetta una gran delusione. Lo considero decisamente sopravvalutato, soprattutto come contenuti. Uno stile incalzante, se non trova un finale soddisfacente, ti dà solo l'idea di avere fatto una corsa.
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aspettando il nulla
Da questo libro mi aspettavo molto di più. L'autore scrive bene ma ha condito il piatto con troppe spezie... Ho letto a perdifiato rincorrendo un finale che non c'è. Dovrebbe trattarsi di una trilogia ma se le premesse sono queste il secondo non lo leggerò! Troppe cose lasciate in sospeso e poche spiegazioni. Peccato perchè il racconto sembrava ben costruito ma si è impastato nella sua " miscela di generi". Non lo consiglio ai lettori amanti del genere.