Nella tana dei lupi
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Tutte le possibilità
Giallo scandinavo dal clima giornalistico e politico. Per risolvere il delitto di un Primo Ministro, si sondano tutte le possibilità, alla ricerca del movente, che sia di natura privata o di natura pubblica. Perché il movente è il primario elemento che può permettere di scoprire l’assassino. Il libro è molto lento, l’ho trovato eccessivamente dispersivo, troppo intriso di elementi di politica poco utili ai fini dello svolgimento della trama. Le parti che ho apprezzato di più sono state i momenti di interazione tra Billy T. ed Hanne, i due personaggi principali che avevo avuto modo di apprezzare in altre storie; questi momenti però sono veramente pochi rispetto all’articolarsi dei capitoli. Ho letto altri gialli di quest’autrice, di cui in genere mi piace la scrittura ed anche il tratteggio dei personaggi, ma questo l’ho trovato decisamente meno interessante e molto poco vivo.
Indicazioni utili
Un'altra opera non del tutto convincente
Le ultime opere della Holt sono decisamente le migliori: questa non è proprio recente e non convince del tutto. Sembra quasi che quando la Holt devii da serial killer e omicidi tradizionali, non riesca ad ottenere risultati entusiasmanti. Questo libro narra la vicenda di Birgitte Volter, primo ministro norvegese, assassinata un venerdì sera nel suo ufficio. Se da un lato questo libro evidenzia come in una democrazia aperta, come quella norvegese, sia facile avvicinarsi a personaggi di spicco, dall'altro si inviluppa sui potenziali assassini: dai soliti neonazisti ai complotti internazionali, dal movente passionale a quello politico. Alla fine il libro non convince anche perchè manca un vero protagonista e troppo spesso la Holt si perde via nei vari rivoli investigativi.