Morti di carta
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Nel fango della stampa rosa
Il numero uno della cronaca rosa viene ucciso; un uomo decisamente amorale nell'esercizio della sua professione. Pedra ed il suo vice Garzòn vengono catapultati in un mondo che è loro estraneo, ma riescono a trovare la soluzione ad una serie di delitti che si susseguono in modalità domino. La strada la si trova trascinandosi da un fatto all'altro come lombrichi, non riempiendo di colore un disegno già fatto. Spicca l'ironia dei protagonisti in questo giallo spagnolo. E' una caratteristica di quest'autrice, ed è un umorismo spontaneo, naturale, che arricchisce di senso le situazioni narrative e che permea tutti i dialoghi, rendendo il lettore molto partecipe. Pedra e Garzòn sono personaggi un pò fuori tempo: lei non ha un vestito da sera, perchè la sera si mette solo in pigiama; lui non ha uno smoking, perchè è da un pò che ha smesso di fumare. :-). Però risolvono il caso egregiamente, perchè quando si alzano al mattino, si applicano al presente come se il passato fosse sfumato col sonno e come se il futuro consistesse nelle sole successive 24 ore.
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Quanti morti!
Proseguo con la mia beniamina Giménez Bartlett: è una scrittrice talmente piacevole, che ogni sua lettura mi fa lo stesso effetto.
Pur essendo normalmente una divoratrice di romanzi, quando affronto i suoi,procedo con una lentezza particolare, perchè solo così posso "goderli" appieno.
E, dopo avere letto l'ultimo- per ora- della serie, mi sono dichiarata orfana!
Morti di carta: questa volta sono tanti i morti , sette addirittura!
La vittima principale , in questa storia, è un giornalista televisivo, un personaggio squallido, che vive di pettegolezzi e di scandali e scandaletti.
Ovvio che fosse molto odiato, e che molte persone fossero interessate a vederlo morto!
Ma il bello di questi gialli è sempre il retroscena; questa volta, oltre ai noti e deliziosi battibecchi fra i due colleghi- amici, c'è la crisi matrimoniale della sorella di Petra, che si installa in casa sua...con conseguenze svariate!
In questa circostanza , Petra si interroga per l'ennesima volta sulla sua femminilità, sulla sua professione, sulle sue scelte: giuste o no ?
Questo romanzo non è totalmente all'altezza dei precedenti, anche se piacevole . Se dovessi assegnargli un voto, sarebbe un Buono.
Comunque, per gli estimatori della scrittrice spagnola, una lettura da non perdere!
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Petra Delicado espatria a Madrid
Non è il miglior giallo di Alicia Gimenez Bartlett, in questo nuovo caso, ambientato nel patinato mondo del gossip, il commissario Petra Delicado, stenta a decollare e ad affermarsi come invece fa nei racconti precendenti: "Il silenzio dei chiostri,serpenti nel paradiso o in messaggeri dell'oscurità", in questo romanzo Petra Delicado espatria da Barcellona e diventa estranea in Madrid, non perde la propria ironia, non perde il collaboratore amico: Fermin Garzòn, ma perde d'identità, poco introspettiva, perchè costretta a dividere la scena con gli altri personaggi del libro.
La sensazione è che la Bartlett, questa volta volesse dare spazio ad "altro" che non fosse soltanto la "famosa commissaria" che tanta fortuna le ha dato.
Da leggere, ma senza tante aspettative.