Morte sospetta
Editore
Recensione della Redazione QLibri
PROGETTO CALVARIO
Non fermatevi alle prime righe della trama pensando che sia la solita storia trita ritrita di un marito sconsolato che non riesce a superare la morte della propria moglie.
Non lasciatevi prendere dal timore di affrontare la lettura di un nuovo emergente autore, paragonato a Michael Connelly o a Jo Nesbø, pensando “ok, prima o poi arriverà senz’altro la fregatura, ma quando!?”
Se acquisterete questo thriller non ve ne pentirete assolutamente!!
David Raker è un ex giornalista che sta cercando di raccogliere e di rimettere insieme i cocci della sua vita per andare avanti e superare la perdita della sua adorata Derryn, portatagli via da un male incurabile.
Quando una collega della moglie bussa alla sua porta per incaricarlo di scoprire la verità sulla morte del proprio figlio, misteriosamente scomparso cinque anni prima in un incidente stradale, David non sa cosa rispondere, ma qualcosa, o meglio qualcuno, gli dice che sarebbe il lavoro adatto per lui, abituato nei tempi passati a indagare per scoprire verità nascoste e occultate per i motivi più svariati; ma quel che il nostro protagonista non sa, è che la scomparsa di Alex non è il capriccio di un figlio improvvisamente stufo della vita di tutti i giorni, ma è la punta di un iceberg, un sassolino nella scarpa divenuto, per qualcuno, particolarmente fastidioso.
In 423 pagine, che scorrono veloci come lampi nel cielo, faremo la conoscenza di questo personaggio davvero fuori dagli schemi: un uomo pronto a sacrificare la propria routine quotidiana per buttarsi in una mischia ricca di colpi di scena, pronto a non riconoscersi più allo specchio e a cambiare drasticamente la propria visione della vita per poter scoprire la semplice e dura realtà; pagina dopo pagina, personaggio dopo personaggio, il lettore si troverà intento a sopravvivere a un calvario crudele e senza senso, scoprirà verità nascoste e occultate per anni, giri di persone e cose assurde, votate alla ricerca di una redenzione che spesso si traduce come insolenza nei confronti della vita propria e degli altri.
Il primo libro di una trilogia che sicuramente troverà posto nella libreria degli appassionati di thriller da cardiopalmo!
Buona lettura!!!
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Recensione Utenti
Opinioni inserite: 5
LA VITA OLTRE LA...VITA
Inizio con il dire che è uno di quei libri che ti mette al pari con il mondo, specie se prima di questo hai faticato a finire "Il calice della vita" di Glenn Cooper.
Sì sa, senza le giuste motivazioni, non si riesce a fare nulla: David Raker, ex giornalista, prende forza dalla sua debolezza (morte dell'amata moglie) per reagire, e unendo l'utile al dilettevole (gli piace trovare persone scomparse, a ognuno il suo insomma...) accetta un incarico, all'apparenza impossibile, da parte dell'amica della moglie, che dice di aver visto suo figlio, nonostante fosse scomparso (in tutti i sensi) qualche anno prima. Da qui nasce la storia, caratterizzata da inseguimenti e appostamenti, personaggi strani e indecifrabili, da tanti dubbi e poche certezze...
Lo STILE pressoché vincente: descrizioni mai banali e fini a se stessi; capitoli che finiscono sempre con un piccolo colpo ad effetto che ti spingono a leggere quello successivo; niente di quello scritto è casuale; ogni domanda trova la sua risposta nel corso del libro; finale ad effetto e imprevedibile sotto ogni i punti di vista. Ma, soprattutto, ciò che più mi ha entusiasmato, è la "confessione" del colpevole, che spiega tutto e che risponde a tutte le domande.
Di conseguenza il CONTENUTO è ottimo, mai banale ma nemmeno di difficile comprensione. Dato che la suspense è sempre alta, e che ci sono anche dei momenti di azione, il rischio di sconfinare nel surreale l'ha corso più di una volta, senza, per fortuna, riuscirci.
Inutile, quindi, dire che la PIACEVOLEZZA del libro è altissima, in considerazione della scorrevolezza con cui è scritto, l'ottima alternanza di momenti descrittivi e dialoghi; dialoghi anch'essi mai banali. E poi l'idea del Progetto Calvario, seppur inventato di sana pianta, ha un suo perché, e ti lascia anche qualche riflessione, riguardanti soprattutto sul vero perché le persone si allontanano da casa.
Insomma, il libro di uno scrittore esordiente (all'epoca della stesura del libro) che sa bene come tenere il lettore attaccato alle pagine del suo libro, introducendo, all'interno dello stesso, tutte le caratteristiche principali di un ottimo libro, con un qualcosa in più che lo rende più reale e più vicino a chi lo legge: la malinconia. Che non appesantisce la storia ma, che anzi, gli dà una spinta in più.
Prologo a parte, non è così palese, ma traspare dalle parole, dai gesti, dalle azioni del nostro protagonista. Nonostante ciò, non vi troverete mai tratti noiosi o pesanti che non vedrete l'ora di superare.
Infine, volendo azzardare un paragone televisivo, si può dire che lo svolgersi della storia ricorda The Following, mentre il personaggio è una sorta di Ryan Hardy in salsa british!
PS: ho già iniziato il secondo libro della trilogia e in pochi giorni sono arrivato a metà...il ragazzo ci sa fare!!!
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Killing Me Softly
“Avevo capito dove voleva andare a parare:l’avevano già fatto. 'Questa tua missione…Lo fai per il ragazzo, o è per tua moglie?’ “
Tra le trame che costituiscono un thriller, quelle che riguardano la ricerca di persone scomparse sono indubbiamente tra le più intriganti. E’ facile essere conquistati dalle indagini, ritrovarsi subito a braccetto con il detective, nel suo girovagare a zig-zag tra le tracce sbiadite dal tempo.
Ricostruendo il percorso a ritroso dello scomparso prima della sua sparizione, grazie ai ricordi delle ultime persone che lo hanno visto, e poi in avanti, durante la difficile ricerca, spesso ci ritrova a fare i conti con le miserie della natura umana, ad osservarne con impotenza l'insensibilità verso gli altri, a ritrovarsi faccia a faccia con le loro e nostre paure.
David, il protagonista di Morte Sospetta, cerca le persone svanite nel nulla, ha appena perso la moglie per un male improvviso ed incurabile ed ha bisogno di andare avanti in fretta, buttarsi nel lavoro, congelare il dolore che lo stordisce, che brucia dentro senza dargli scampo.
Il caso sembra fatto apposta per distoglierlo, è l’opportunità di aiutare una famiglia affranta dalla morte improvvisa del figlio Alex, deceduto un anno prima in un terribile incidente stradale, ma che è stato forse intravisto vivo dalla madre qualche giorno prima, anche se per un solo attimo.
A David non resta che iniziare la sua ricerca, che sin da subito appare complicata, rischiosa e con pochissime speranze di riuscita.
Davvero interessante ed intrigante questo libro, un thriller classico se vogliamo, ma di qualche spanna superiore alla media, mi è piaciuto non solo per il suo ritmo incalzante, ma soprattutto per la attenta e curata caratterizzazione dei personaggi, per la capacità dell’autore di misurarne con precisione la loro inquietudine e ambiguità. Consigliato!
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LAZARUS
Un thriller di ottima fattura e una piacevole scoperta questo giovane autore inglese.
La partenza del romanzo è di quelle col "botto..subito la tensione è alta e la narrazione cattura assai piacevolmente il lettore per proseguire su livelli sempre carichi di grande suspance.
Lo stile è molto fluido e scorrevole, le vicende si susseguono con un ritmo sempre d'impatto e mai tedioso e la trama risulta abbastanza originale.
Se devo fare un piccolo appunto devo dire che dopo un partenza così misteriosa e interessante, verso tre quarti del romanzo gli avvenimenti narrati prendono una piega leggermente meno carica di quella vena inquietante così forte dell'inizio, scivolando un pochino su canoni classici del filone action thriller con vicende abbastanza prevedibili (questo però è un giudizio soggettivo che non va a intaccare l''ottima fattura del libro).
PS: Azzeccatissima l'immagine della caramella in copertina..
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Insospettabile...
Il protagonista delle storie narrate in questo libro è con certezza David Raker.
David è un ex giornalista dalla vita sconvolta e segnata dalla perdita improvvisa causa malattia dell’amata moglie Derryn, e che decide per ricominciare a vivere di ricercare su commissioni, persone scomparse dando cosi un senso di vitalità alla sua solitudine.
Un giorno David riceve una vista da Mary (ex collega di sua moglie) la quale la prega di investigare sulla vita di suo figlio Alex il quale scompare 5 anni prima e poi ritrovato morto in un incidente stradale ma che la donna sostiene di averlo visto in vita a passeggiare per le strade di Londra alcune giorni prima.
Seppur con molta difficoltà David accetterà l’incarico e da questo momento la sua vita subirà dei cambiamenti notevoli scontrandosi con verità e personaggi a dir poco allucinanti.
E’ un romanzo che ti coinvolge a poco a poco, l’inizio è ricco di particolari e aneddoti interessanti, poi il racconto è pacato tranquillo sembra la quiete prima della tempesta e infatti dopo poco più della metà del libro il racconto si fa dinamico, le descrizioni delle vicende sono veloci e ben particolareggiate aumentando la tensione a un ritmo forsennato portando l’immaginazione del lettore a mille, e per finire con un finale da botto di capodanno.
Sicuramente la mia conclusione è che per gli amanti del genere è un libro da non perdere, la lettura
composta di 423 pagine e suddivisa in capitoli brevi da poter tranquillamente riprendere in qualsiasi momento e la scrittura è fluida e di facile comprensione.
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Misteriose sparizioni: un debutto che conquista
Un romanzo d’esordio che rivela al mondo un giovane scrittore che ha saputo lasciare il segno.
Morte sospetta, opera prima di Tim Weaver, è un thriller agghiacciante che prende già con l’incipit e che riesce ad appassionarti e non ti molla fino alla fine, ricca di colpi di scena. È la storia che ti cattura. È il personaggio, alla ricerca di una ragione accettabile alla perdita della persona che ama, che ti entra dentro, fin sotto la pelle. Il suo lavoro è quello di cercare le persone scomparse e si scompare in vari modi: si esce di casa per non tornare più, si muore di malattia, si muore in uno scontro frontale …
Si tratta di traumi che destabilizzano la vita interiore di chi resta, ma c’è sempre qualcosa alla base di chi fugge di sua iniziativa.
Il protagonista David fa i conti con gli allontanamenti volontari ogni giorno, per spiegare una morte che non avrebbe mai dovuto veder arrivare. David accetta un caso diverso dagli altri. Un ragazzo risulta, prima, scomparso da cinque anni e, poi, ritrovato morto in un terribile incidente stradale un anno prima, ma la madre è convinta di averlo visto vivo e vegeto, camminare per le strade di Londra.
Inquietante e progressivamente avvincente, soprattutto perché non è una ghost story, ma un thriller dove la brutalità è una delle componenti che Tim Weaver ha saputo dosare tra le pagine. Non è la classica storia che a tratti sembra assurda. Potrebbe accadere. Non solo perché la speranza, di ritrovare chi amiamo e di poter avere una seconda opportunità con loro, non vuole abbandonarci. Tutto viene spiegato nei dettagli. L’indagine giunge in profondità, ma non trascura i risvolti psicologici. Dare una seconda opportunità o la possibilità di ritrovare una vita felice è l’idea dominante, ma non sempre le strade per raggiungerla sono lecite.
È sicuramente un prodotto commerciale riuscitissimo. Alle spalle di Tim Weaver, c’è stato un team che ha definito e controllato i dettagli per raggiungere un ottimo prodotto, in grado di conquistare anche i lettori di thriller più esigenti. Morte sospetta è un romanzo da non lasciarsi sfuggire e il primo di una trilogia, che mi riprometto di leggere per intero.