Morte nelle Highlands
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ATTENZIONE: NON E' UN THRILLER
Le premesse per un buon thriller ci sono tutte, un'ambientazione suggestiva, un gruppo di amici che passano assieme gli ultimi giorni dell'anno e una vittima, tutti sono sospettati nessuno escluso.
Ma chi è la vittima?
Non si sa, il libro gira proprio attorno al fatto che l'identità della vittima e dell'assassino non si conosca fino alla fine.
Il gruppo di amici è composta da:
Emma e Mark, è Emma ad organizzare la vacanza
Miranda e Julien due ragazzi chic e snob che stanno insieme dall'università
Nick e Bo la coppia gay
Samira e Giles gli unici ad avere una figlia di nome Priya di sei mesi
Katie la single del gruppo
"Torno a guardare la brochure che tengo sulle gambe. Forse questo viaggio che ho pianificato con tanta cura, cambierà le cose. Dimostrerà a tutti che merito di essere accettata nel gruppo."
La vacanza dura quattro giorni dal 30 dicembre al 02 gennaio 2018, lo stesso tempo in cui la narrazione si svolge, i protagonisti soggiornano in un rifugio esclusivo a Loch Corrin che viene affittato quattro volte l'anno, una costruzione ultramoderna in vetro immersa nelle montagne innevate delle Highlands.
Un'atmosfera suggestiva, un paesaggio misterioso dove regna la solitudine e la bellezza della natura incontaminata.
"Possono permettersi di essere se stessi. E quelle come me, le signore nessuno, non sono sempre le eroine della storia. A volte anche loro custodiscono oscuri segreti."
L'attenzione dell'autrice si concentra su cinque personaggi che sono anche le voci narranti : Emma, Katie, Miranda, Heather l'amministrazione del rifugio e Doug, il guardacaccia.
"E' qui da tempo, ormai conosce le diverse tipologie di ospite, è diventato un esperto. Però ancora non sa decidere quale categoria detesti di più."
Nel rifugio per loro sorpresa, soggiorna anche una coppia di islandesi che in realtà nel programma originale non dovevano essere ospiti assieme al gruppo di amici.
Partiamo da punti positivi, ho adorato l'ambientazione della storia, questo paesaggio dà uno sfondo enigmatico e incantevole al romanzo e rende la narrazione più affascinante.
Le descrizioni sono molto accurate, precise e accompagnano le vicende dei personaggi dando un tocco in più. Un punto in più l'ho dato solo per la scelta di questo ambiente.
Un altro elemento a favore del libro è il fatto che si legge molto velocemente, la narrazione scorra via veloce.
Ora invece arriviamo agli aspetti che mi hanno colpito di meno.
A mio avviso, i POV sono troppi ma questo non è il punto peggiore, credo che questo continuo andare avanti e indietro prima e dopo il ritrovamento della vittima, all'inizio possa anche essere interessante ma dopo un po' stanca e annoia.
In fondo la vicenda dura solo quattro giorni.
L'unico colpo di scena è quello legato alla vittima, oltre a questo leggiamo di oscuri segreti, di incomprensioni del passato ma in sostanza ci viene raccontata la vita di questi personaggi prima e dopo la vacanza. Tutti hanno dei segreti nel loro passato, nessuno escluso.
Per questo il ritmo della storia in alcuni punti è risultato statico, come se dovessero passare duecento e passa pagine, prima di far capire chi fosse la vittima e per quali motivi fosse stata uccisa.
Forse mancanza di idee? Oppure l'idea è stata sviluppata male? Forse semplicemente i personaggi sono troppi.
Paragonare questo libro ai gialli di Agatha Christie mi sembra un confronto al quanto azzardato, il libro non è avvincente, non è così appassionante come pensavo e non mi sono affezionata a nessun personaggio. Forse solo per Heather ho provato un po' di simpatia. Un'altra cosa è scrivere nella quarta di copertina, che "Lucy Foley sfida il lettore a scovare la verità in una fitta rete di intrighi e di bugie. Una lettura compulsiva e ricca di colpi di scena.", scusate ma dove sono questi colpi di scena, che ci dovrebbero essere in un thriller che si rispetti? Dov' è il batti cuore, le pulsazioni che aumentano leggendo la storia?
L'idea della vacanza e del gruppo di amici non è sicuramente male però non è neanche originale, però la cosa peggiora è stata la scelta di andare avanti e indietro nella narrazione con voci narranti differenti. Questa cosa non mi è piaciuta affatto.
Questo gruppo di amici si conosce dai tempi di Oxford e perché proprio ora vengono fuori tutti questi dissapori e segreti, prima non c'erano?
La suspense cala subito dopo le prime pagine, perché l'unica cosa da scoprire rimane chi è la vittima e perché è stata uccisa, ma non succede altro.
Un po' pochino per essere un thriller.
Non consiglio questo libro perché innanzitutto non è un thriller, è una non fiction ma non può essere definito nel genere in cui è stato commercializzato.
Pertanto nonostante la bellissima ambientazione questa storia non mi ha convinta.
E' un vero peccato!