Morte di un uomo da poco
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Non paragonatelo alla serie televisiva
Siamo giunti al terzo volume della serie poliziesca che vede protagonista l'Ispettore Capo Barnaby affiancato dal sergente Troy.
I libri sono autoconlusivi per cui non ci sono problemi a leggerli senza rispettare l'ordine di pubblicazione. Molti di voi sanno che la serie in questione ha ispirato l'omonimo telefilm che va in onda su La7 ma come tutti gli adattamenti televisivi molti aspetti si discostano da quelli dei libri.
Barnaby è un'ispettore burbero, taciturno, coscienzioso, curioso e scorbutico al lavoro ma quando torna a casa dalla sua mogliettina diventa un uomo innamorato, premuroso e accondiscendente. Troy invece, è cinico, troppo sicuro di sé, e fa di tutto per mettersi in mostra, il quale non lo sopporta. Una coppia più improbabile non si può.
Questa volta lo sfondo è il teatro cittadino e sarà anche l'occasione per conoscere meglio Cully (la figlia di Barnaby) e la sua passione per la recitazione.
Grazie all'esperienza e alla passione, l'autrice è riuscita a ricreare un'atmosfera credibile fatta di gelosie, di pettegolezzi, di amore per l'arte di una compagnia teatrale amatoriale prima di un debutto.
La struttura del romanzo è molto particolare perché una parte è interamente dedicata alla conoscenza dei rapporti che intercorrono tra i vari membri della compagnia teatrale (per questo i punti di vista sono vari) e un'altra è destinata all'indagine e alla risoluzione del caso. Il lettore è l'unico ad avere una visione completa.
Trovo sia un giallo intrigante grazie allo stile scorrevole, al buon ritmo, ai personaggi ben caratterizzati (a cominciare dal nostro ispettore) e una trama avvincente.
Non vi aspettate tecniche da CSI per risolvere il caso ma solo prove di acume, intelligenza e anni di esperienza.